Politica
L'Ugl critica su Fondi Po Fse
Poche le azioni rivolte a giovani, donne e disoccupati
Matera - lunedì 30 novembre 2015
19.31 Comunicato Stampa
"Quanto illustrato sull'investimento complessivo per la Basilicata del Po Fse 2014-2020, l'Ugl è critica su punti mancanti nella programmazione e successiva dotazione dei 300 milioni di euro messi a disposizione. Non esiste concreta volontà per sostenere investimenti sociali in favore dei cittadini e delle loro capacità, finalizzati a una crescita del territorio regionale incentrata sulla competitività del capitale umano, su elevati livelli occupazionali e una rafforzata coesione sociale".
Lo dichiarano il segretario regionale dell'Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e il segretario provinciale di Matera, Pino Giordano per i quali, "assenza totale ed incisiva delle politiche da attuare per creare posti di lavoro, favorire la domanda di lavoro, qualificare e rafforzare le competenze dei lavoratori. Gli interventi a favore dell'occupazione non vanno nella direzione da poter effettivamente contrastare gli effetti negativi della crisi economica lucana in particolar modo per le categorie più vulnerabili: i giovani, le donne, i disoccupati di lunga durata e i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale. Poche le azioni rivolte ai giovani, assenza di politica sinergica tra gli interventi per l'inclusione educativa e quelli per garantire l'accesso al mercato del lavoro. L'occupazione dei giovani non viene promossa attraverso un'alleanza vincente tra scuola e mondo del lavoro, nell'ottica di una politica a favore dei giovani che realizzi interventi migliorativi continuati nel tempo. La programmazione - concludono i segretari Giordano e Tancredi - per l'Ugl non tiene conto del fatto che nella nostra Regione la povertà, da fenomeno circoscritto, è diventata negli ultimi anni una minaccia per una parte consistente della popolazione. I gruppi sociali maggiormente esposti al rischio di povertà sono i bambini, i giovani, le famiglie monoparentali o con persone a carico, i migranti e le persone disabili. Avremmo preferito che il Po Fse promuovesse l'innovazione sociale e il miglioramento della qualità dei servizi alla persona per garantire alle persone svantaggiate e a rischio di povertà un effettivo inserimento non solo nel mercato del lavoro ma anche nella società".
Lo dichiarano il segretario regionale dell'Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e il segretario provinciale di Matera, Pino Giordano per i quali, "assenza totale ed incisiva delle politiche da attuare per creare posti di lavoro, favorire la domanda di lavoro, qualificare e rafforzare le competenze dei lavoratori. Gli interventi a favore dell'occupazione non vanno nella direzione da poter effettivamente contrastare gli effetti negativi della crisi economica lucana in particolar modo per le categorie più vulnerabili: i giovani, le donne, i disoccupati di lunga durata e i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale. Poche le azioni rivolte ai giovani, assenza di politica sinergica tra gli interventi per l'inclusione educativa e quelli per garantire l'accesso al mercato del lavoro. L'occupazione dei giovani non viene promossa attraverso un'alleanza vincente tra scuola e mondo del lavoro, nell'ottica di una politica a favore dei giovani che realizzi interventi migliorativi continuati nel tempo. La programmazione - concludono i segretari Giordano e Tancredi - per l'Ugl non tiene conto del fatto che nella nostra Regione la povertà, da fenomeno circoscritto, è diventata negli ultimi anni una minaccia per una parte consistente della popolazione. I gruppi sociali maggiormente esposti al rischio di povertà sono i bambini, i giovani, le famiglie monoparentali o con persone a carico, i migranti e le persone disabili. Avremmo preferito che il Po Fse promuovesse l'innovazione sociale e il miglioramento della qualità dei servizi alla persona per garantire alle persone svantaggiate e a rischio di povertà un effettivo inserimento non solo nel mercato del lavoro ma anche nella società".