Eventi e cultura
L’assessore D’Antonio alla tavola rotonda sul Teatro di Comunità
“Le frontiere si superano con la cittadinanza attiva”
Matera - mercoledì 21 giugno 2017
Comunicato Stampa
"L'esperienza di San Chirico Raparo merita una valutazione particolare. La progettualità per l'inclusione sociale e dei cittadini di oltre frontiera, infatti, rappresenta un patrimonio che deve diventare best practice". Così l'assessore ai Sassi Paola D'Antonio è intervenuta in apertura dei lavori alla tavola rotonda su "Teatro di comunità come strumento di inclusione sociale" che ha analizzato proprio l'esperienza del comune lucano.
"Le frontiere negli ultimi anni, non sono più solo geografiche ma anche fisiche e l'esperienza del teatro di comunità, in particolare quella che ha coinvolto San Chirico Raparo, è un esempio di cittadinanza attiva che utilizza gli strumenti dell'arte, della cultura, dello spettacolo e del teatro. Nella condivisione di usi e costumi, si valorizza la conoscenza che proprio nel confronto fra culture differenti vede il suo strumento migliore. Matera, Capitale della Cultura europea– ha proseguito l'assessore – riconosce queste esperienze, come opportunità significative che coinvolgono tutto il territorio lucano. Ci auguriamo, perciò, che il progetto del Sicomoro possa essere proposto anche in altri contesti a dimostrazione che la cultura è e deve essere elemento strategico oltre che momento di inizio di un percorso senza confini".
"Le frontiere negli ultimi anni, non sono più solo geografiche ma anche fisiche e l'esperienza del teatro di comunità, in particolare quella che ha coinvolto San Chirico Raparo, è un esempio di cittadinanza attiva che utilizza gli strumenti dell'arte, della cultura, dello spettacolo e del teatro. Nella condivisione di usi e costumi, si valorizza la conoscenza che proprio nel confronto fra culture differenti vede il suo strumento migliore. Matera, Capitale della Cultura europea– ha proseguito l'assessore – riconosce queste esperienze, come opportunità significative che coinvolgono tutto il territorio lucano. Ci auguriamo, perciò, che il progetto del Sicomoro possa essere proposto anche in altri contesti a dimostrazione che la cultura è e deve essere elemento strategico oltre che momento di inizio di un percorso senza confini".