Territorio
L'Acqua è Vita, preservarla è un diritto
Sabato 27 maggio, tutti in marcia a Matera per difenderla dall'inquinamento e dal petrolio
Matera - giovedì 18 maggio 2017
Un barile di "oro nero" vale più di milioni di vite?
Continua l'operato della Rete Appulo-lucana "Salvalacqua" che sabato 27 maggio, scenderà nuovamente in piazza per una marcia finalizzata a difendere il diritto all'acqua di buona qualità e ad affermare la priorità dell'acqua sul petrolio. Puglia e Basilicata devono essere compagne d'armi in questa lotta al petrolio, perché se in terra lucana la situazione è in grave pericolo, inevitabilmente a subirne le conseguenze è anche il tacco d'Italia, in quanto: l'invaso del Pertusillo (in Val d'Agri) è una sorgenti dell'Acquedotto pugliese che disseta circa 4 milioni di uomini, donne e bambini; attorno al Pertusillo ci sono 28 pozzi petroliferi di cui alcuni vuoti utilizzati per buttarci dentro le acque di lavorazione del petrolio; nei mesi scorsi, a causa di una perdita da un grosso serbatoio, sono fuoriuscite 400 tonnellate di petrolio sono state sversate nel terreno attorno al Centro Oli di Viggiano, distante solamente 2 km dal Pertusillo.
I promotori dell'iniziativa hanno invitato alla marcia Vescovi e Sacerdoti delle due Regioni del Mezzogiorno convinti che, attraverso una sensibilizzazione di massa ai temi della pace e della difesa del Creato, il cui emblema è proprio San Francesco D'Assisi, si riesca a "risvegliare" le coscienze dormienti e a stimolare l'assunzione di responsabilità individuale e collettiva, necessaria ora più che mai in quanto l'acqua potabile (che coincide con il diritto alla vita) è messo a serio rischio dalle attività petrolifere.
Insieme per la lotta al petrolio, che prosegue inarrestabile e diritta per il perseguimento del suo scopo ultimo: salvare l'acqua, proteggere la vita. Perché senza petrolio si vive, senza acqua no.
Continua l'operato della Rete Appulo-lucana "Salvalacqua" che sabato 27 maggio, scenderà nuovamente in piazza per una marcia finalizzata a difendere il diritto all'acqua di buona qualità e ad affermare la priorità dell'acqua sul petrolio. Puglia e Basilicata devono essere compagne d'armi in questa lotta al petrolio, perché se in terra lucana la situazione è in grave pericolo, inevitabilmente a subirne le conseguenze è anche il tacco d'Italia, in quanto: l'invaso del Pertusillo (in Val d'Agri) è una sorgenti dell'Acquedotto pugliese che disseta circa 4 milioni di uomini, donne e bambini; attorno al Pertusillo ci sono 28 pozzi petroliferi di cui alcuni vuoti utilizzati per buttarci dentro le acque di lavorazione del petrolio; nei mesi scorsi, a causa di una perdita da un grosso serbatoio, sono fuoriuscite 400 tonnellate di petrolio sono state sversate nel terreno attorno al Centro Oli di Viggiano, distante solamente 2 km dal Pertusillo.
I promotori dell'iniziativa hanno invitato alla marcia Vescovi e Sacerdoti delle due Regioni del Mezzogiorno convinti che, attraverso una sensibilizzazione di massa ai temi della pace e della difesa del Creato, il cui emblema è proprio San Francesco D'Assisi, si riesca a "risvegliare" le coscienze dormienti e a stimolare l'assunzione di responsabilità individuale e collettiva, necessaria ora più che mai in quanto l'acqua potabile (che coincide con il diritto alla vita) è messo a serio rischio dalle attività petrolifere.
Insieme per la lotta al petrolio, che prosegue inarrestabile e diritta per il perseguimento del suo scopo ultimo: salvare l'acqua, proteggere la vita. Perché senza petrolio si vive, senza acqua no.