Eventi e cultura
Kingsley, un medico rifugiato partecipa al carro della Bruna
Un progetto per Matera2019. Anche un laboratorio di comunità
Matera - mercoledì 19 giugno 2019
16.00
La festa della Bruna, la festa religiosa più longeva della città dei Sassi, si colora quest'anno di tonalità accese, calde, come un tramonto infuocato, di ritmi eterogenei, incalzanti e suadenti. I maestri migranti della Silent Academy tornano, infatti, ad animare il programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Kingsley, medico nigeriano, dopo il talento di Ibrahim Savane, sarto della Costa d'Avorio che ha realizzato gli abiti con le coperte dorate degli sbarchi, firmati dall'artista BR1, ha contribuito a rendere il simbolo della festa del 2 luglio, il Carro della Bruna, un'opera originale e senza precedenti, grazie alla sua incredibile bravura e manualità.
La tradizione popolare più importante della città Capitale della Cultura per il 2019, racchiude quest'anno in sé una nuova concezione, una mescolanza di tradizioni, una vera e propria contaminazione tra generi e di cui Kingsley ne racconta la storia nel libro "Il Carro e il leone". La Fabbrica del Carro nei mesi scorsi, tra carta, gesso e colla, ha assunto un nuovo aspetto, più emozionante e vitale.
Dal 20 al 25 giugno i maestri del Carro, i rifugiati e gli artigiani che hanno contribuito alla realizzazione del Carro, guideranno nella sede del Sicomoro, cooperativa sociale che ha contribuito alla realizzazione del progetto, ubicata in via Ridola 22, un laboratorio di comunità.
Per l'occasione cittadini materani e turisti saranno chiamati a realizzare una grande opera collettiva ispirata all'antica tradizione del Carro, opera che sarà installata il 7 luglio nel Parco del Brancaccio, in cui sorge l'omonima residenza assistenziale.
Sempre in via Ridola, negli stessi giorni, i volti e le storie dei maestri migranti della Silent Academy saranno raccontate nella mostra fotografica IO SONO di Luisa Menazzi Moretti, che si aprirà il 20 giugno alle ore 19.00.
Foto di Antonio Sansone, tratta da "Il carro e il leone" di Andrea Semplici edito con la cooperativa il Sicomoro per Liantonio Edizioni
Kingsley, medico nigeriano, dopo il talento di Ibrahim Savane, sarto della Costa d'Avorio che ha realizzato gli abiti con le coperte dorate degli sbarchi, firmati dall'artista BR1, ha contribuito a rendere il simbolo della festa del 2 luglio, il Carro della Bruna, un'opera originale e senza precedenti, grazie alla sua incredibile bravura e manualità.
La tradizione popolare più importante della città Capitale della Cultura per il 2019, racchiude quest'anno in sé una nuova concezione, una mescolanza di tradizioni, una vera e propria contaminazione tra generi e di cui Kingsley ne racconta la storia nel libro "Il Carro e il leone". La Fabbrica del Carro nei mesi scorsi, tra carta, gesso e colla, ha assunto un nuovo aspetto, più emozionante e vitale.
Dal 20 al 25 giugno i maestri del Carro, i rifugiati e gli artigiani che hanno contribuito alla realizzazione del Carro, guideranno nella sede del Sicomoro, cooperativa sociale che ha contribuito alla realizzazione del progetto, ubicata in via Ridola 22, un laboratorio di comunità.
Per l'occasione cittadini materani e turisti saranno chiamati a realizzare una grande opera collettiva ispirata all'antica tradizione del Carro, opera che sarà installata il 7 luglio nel Parco del Brancaccio, in cui sorge l'omonima residenza assistenziale.
Sempre in via Ridola, negli stessi giorni, i volti e le storie dei maestri migranti della Silent Academy saranno raccontate nella mostra fotografica IO SONO di Luisa Menazzi Moretti, che si aprirà il 20 giugno alle ore 19.00.
Foto di Antonio Sansone, tratta da "Il carro e il leone" di Andrea Semplici edito con la cooperativa il Sicomoro per Liantonio Edizioni