Enti locali
Italcementi: la cementeria produce cemento, non è inceneritore
Combustibili alternativi, un’opportunità: l’Europa più avanzata va in questa direzione da oltre 25 anni
Matera - giovedì 21 gennaio 2016
17.52 Comunicato Stampa
Italcementi respinge fermamente il tentativo di "etichettare" la Cementeria di Matera, impianto produttivo tra i più all'avanguardia d'Europa anche dal punto di vista ambientale, come un "inceneritore".
Da tempo, alcuni comitati e movimenti locali cercano di far passare l'idea che la cementeria stia cambiando la natura del proprio business, diventando un impianto destinato prevalentemente all'incenerimento dei rifiuti. Ebbene, è importante che i cittadini sappiano che le cose non stanno così. L'attività produttiva di Italcementi è - e sarà sempre - la produzione di cemento di qualità in modo sostenibile. L'azienda utilizza, in parziale (si sottolinea: parziale) sostituzione dei combustibili tradizionali, una frazione selezionata dei rifiuti. Una soluzione approvata e largamente utilizzata da decenni in Europa, specialmente nei paesi del Nord, noti per la loro attenzione all'ambiente e alla salute.
La richiesta di Italcementi agli enti preposti è quella di adeguare il tasso di sostituzione e la tipologia dei materiali ai livelli europei. I Combustibili Solidi Secondari sono la parte dei rifiuti che, al termine della raccolta differenziata, non può essere recuperata. Anziché mandarli in discarica, nei paesi più avanzati questi materiali vengono usati nelle cementerie al posto dei combustibili derivati dal petrolio, che sono risorse non rinnovabili e che devono essere importate dall'estero. Addirittura, alcuni paesi del Nord Europa importano i rifiuti, da paesi come l'Italia, nella consapevolezza che questa soluzione migliora il loro bilancio energetico senza nessuna conseguenza sul fronte delle emissioni. Le alte temperature dei forni da cemento, infatti, garantiscono una combustione assolutamente efficiente e sicura, senza che si verifichi alcun aumento delle emissioni, come certificato anche da una recente ricerca del Politecnico di Milano. Anzi, su alcuni parametri si verificano dei miglioramenti. Inoltre, utilizzare i rifiuti rappresenta una soluzione al problema del loro smaltimento, evitando il ricorso alle discariche.
Il CSS è ottenuto attraverso un controllato e sicuro processo di produzione che non è alternativo, ma complementare, alla raccolta differenziata. Per essere classificato come CSS, il materiale deve possedere determinate caratteristiche e parametri qualitativi, che sono prescritti nelle norme tecniche europee che regolamentano il suo processo produttivo. Si tratta, dunque, di materiali la cui provenienza è conosciuta, comunemente utilizzati nelle cementerie insieme ai combustibili tradizionali, sempre e solo con la finalità di produrre cemento. Utilizzare CSS, dunque, non fa di una cementeria un inceneritore. Le differenze tra cementerie e inceneritori, peraltro, sono notevoli. L'utilizzo di combustibili alternativi nel processo di cottura del clinker non produce residui da smaltire successivamente, come le ceneri nel caso degli inceneritori. La composizione delle materie prime del cemento rende inoltre il ciclo di produzione "autodepurante", grazie soprattutto alle proprietà delle rocce calcaree.
La cementeria, insieme agli oltre cento lavoratori dell'impianto, si sente parte della comunità di Matera e ha a cuore come tutti la tutela dell'ambiente. Le porte sono aperte a chiunque voglia visitarla e avere di persona maggiori informazioni su come avviene la produzione di cemento in uno degli stabilimenti più avanzati d'Europa dal punto di vista delle performance produttive e ambientali.
Da tempo, alcuni comitati e movimenti locali cercano di far passare l'idea che la cementeria stia cambiando la natura del proprio business, diventando un impianto destinato prevalentemente all'incenerimento dei rifiuti. Ebbene, è importante che i cittadini sappiano che le cose non stanno così. L'attività produttiva di Italcementi è - e sarà sempre - la produzione di cemento di qualità in modo sostenibile. L'azienda utilizza, in parziale (si sottolinea: parziale) sostituzione dei combustibili tradizionali, una frazione selezionata dei rifiuti. Una soluzione approvata e largamente utilizzata da decenni in Europa, specialmente nei paesi del Nord, noti per la loro attenzione all'ambiente e alla salute.
La richiesta di Italcementi agli enti preposti è quella di adeguare il tasso di sostituzione e la tipologia dei materiali ai livelli europei. I Combustibili Solidi Secondari sono la parte dei rifiuti che, al termine della raccolta differenziata, non può essere recuperata. Anziché mandarli in discarica, nei paesi più avanzati questi materiali vengono usati nelle cementerie al posto dei combustibili derivati dal petrolio, che sono risorse non rinnovabili e che devono essere importate dall'estero. Addirittura, alcuni paesi del Nord Europa importano i rifiuti, da paesi come l'Italia, nella consapevolezza che questa soluzione migliora il loro bilancio energetico senza nessuna conseguenza sul fronte delle emissioni. Le alte temperature dei forni da cemento, infatti, garantiscono una combustione assolutamente efficiente e sicura, senza che si verifichi alcun aumento delle emissioni, come certificato anche da una recente ricerca del Politecnico di Milano. Anzi, su alcuni parametri si verificano dei miglioramenti. Inoltre, utilizzare i rifiuti rappresenta una soluzione al problema del loro smaltimento, evitando il ricorso alle discariche.
Il CSS è ottenuto attraverso un controllato e sicuro processo di produzione che non è alternativo, ma complementare, alla raccolta differenziata. Per essere classificato come CSS, il materiale deve possedere determinate caratteristiche e parametri qualitativi, che sono prescritti nelle norme tecniche europee che regolamentano il suo processo produttivo. Si tratta, dunque, di materiali la cui provenienza è conosciuta, comunemente utilizzati nelle cementerie insieme ai combustibili tradizionali, sempre e solo con la finalità di produrre cemento. Utilizzare CSS, dunque, non fa di una cementeria un inceneritore. Le differenze tra cementerie e inceneritori, peraltro, sono notevoli. L'utilizzo di combustibili alternativi nel processo di cottura del clinker non produce residui da smaltire successivamente, come le ceneri nel caso degli inceneritori. La composizione delle materie prime del cemento rende inoltre il ciclo di produzione "autodepurante", grazie soprattutto alle proprietà delle rocce calcaree.
La cementeria, insieme agli oltre cento lavoratori dell'impianto, si sente parte della comunità di Matera e ha a cuore come tutti la tutela dell'ambiente. Le porte sono aperte a chiunque voglia visitarla e avere di persona maggiori informazioni su come avviene la produzione di cemento in uno degli stabilimenti più avanzati d'Europa dal punto di vista delle performance produttive e ambientali.