Territorio
Istituto nazionale urbanistica, eletto il consiglio direttivo regionale
Vicepresidente del direttivo l’ex assessore all’urbanistica di Matera, Ina Macaione
Matera - martedì 20 ottobre 2015
8.38
L'assemblea ordinaria dei soci della Sezione Basilicata dell'Istituto nazionale di urbanistica (Inu) ha eletto la scorsa settimana il nuovo consiglio direttivo regionale, che è composto da Roberto Lo Giudice (presidente), Ina Macaione (vicepresidente), Francesco Scorza, Alessandro Dragone, Pietro Romaniello, Ciro Gentile, iuseppe Bruno.
"Il nuovo direttivo - si legge in un comunicato stampa - cercherà di animare il dibattito trattando temi oggi estremamente attuali per la Basilicata, per il suo sviluppo o per il suo definitivo declino. Sena dimenticare tutte le criticità lucane: la mancanza di infrastrutture (materiali e non); l'impatto delle estrazioni petrolifere, i fantasmi del deposito nucleare e della minaccia del folle, ma probabile progetto di smembramento della Regione".
In particolare "l'Inu porrà problemi riferiti al governo del territorio: chiederà politiche per limitare il consumo di suolo, per recuperare la funzione dei centri abitati, per il riuso del patrimonio edilizio in una regione poco abitata. Evidenzierà la necessità di una consapevolezza culturale a sostegno della tutela del paesaggio lucano, luogo di sedimentazione fisica, naturalistica e storico culturale dell'identità della nostra comunità. Metterà in risalto la contraddizione che vivono le città capoluogo lucane: se per Potenza il dilemma è come animare una città depressa ed al minimo storico della sua autorevolezza amministrativa, urbana, sociale e produttiva, per Matera si tratta di sperimentare come 'la città creativa' produca nuovi modelli di vita e come far si che 'Matera 2019' sia anche 'Basilicata 2019'".
"Tutti problemi difficilissimi da risolvere – affermano dal direttivo - sui quali la politica non dovrebbe operare da sola, ma dovrebbe avvalersi della partecipazione e dell'apporto culturale di tutta la società lucana".
"Il nuovo direttivo - si legge in un comunicato stampa - cercherà di animare il dibattito trattando temi oggi estremamente attuali per la Basilicata, per il suo sviluppo o per il suo definitivo declino. Sena dimenticare tutte le criticità lucane: la mancanza di infrastrutture (materiali e non); l'impatto delle estrazioni petrolifere, i fantasmi del deposito nucleare e della minaccia del folle, ma probabile progetto di smembramento della Regione".
In particolare "l'Inu porrà problemi riferiti al governo del territorio: chiederà politiche per limitare il consumo di suolo, per recuperare la funzione dei centri abitati, per il riuso del patrimonio edilizio in una regione poco abitata. Evidenzierà la necessità di una consapevolezza culturale a sostegno della tutela del paesaggio lucano, luogo di sedimentazione fisica, naturalistica e storico culturale dell'identità della nostra comunità. Metterà in risalto la contraddizione che vivono le città capoluogo lucane: se per Potenza il dilemma è come animare una città depressa ed al minimo storico della sua autorevolezza amministrativa, urbana, sociale e produttiva, per Matera si tratta di sperimentare come 'la città creativa' produca nuovi modelli di vita e come far si che 'Matera 2019' sia anche 'Basilicata 2019'".
"Tutti problemi difficilissimi da risolvere – affermano dal direttivo - sui quali la politica non dovrebbe operare da sola, ma dovrebbe avvalersi della partecipazione e dell'apporto culturale di tutta la società lucana".