Vita di città
Ispettorato del Lavoro: operazioni in locali di Matera e Potenza
Numerose le infrazioni riscontrate
Matera - mercoledì 15 marzo 2017
L'ispettorato territoriale del Lavoro di Potenza-Matera ha svolto, nell'ambito della programmazione periodica dei propri interventi, nella fascia serale-notturna dello scorso 8 marzo 2017, una "attività ispettiva straordinaria" cosiddetta su iniziativa, rivolta al settore dei pubblici esercizi e segnatamente della somministrazione e dell'intrattenimento con spettacoli e musica d'ascolto.
Ne dà notizia l'Ispettorato del lavoro, evidenziando che "tale tipo di attività, definibile ad alta intensità e concentrazione, rivolta con particolare attenzione ad esercizi operanti nei nuclei cittadini di Matera e Potenza, è stata concepita e volutamente esplicata, in contemporanea, nei medesimi orari, nel centro abitato delle due città capoluogo lucane. Sono stati impegnati nell'operazione, complessivamente, circa 16 ispettori ed ispettrici del lavoro, tra personale civile dell'Ispettorato territoriale, nonché gli uomini del Nucleo Ispettorato del lavoro dell'Arma dei Carabinieri, operanti sempre nel medesimo ITL.
I rilevanti risultati conseguiti denotano, purtroppo, un perdurare del fenomeno del lavoro nero, ancora fortemente presente nel settore specifico dei pubblici esercizi dediti alla ristorazione e somministrazione parallela di alimenti e bevande, anche nell'ambito di locali di intrattenimento e svago musicale e danzante. Più precisamente l'operazione "8 marzo fa festa" è stata pensata anche al fine di dissuadere e disincentivare il ricorso allo sfruttamento di manodopera irregolare o al nero, da parte degli imprenditori proprio in occasione di eventi particolari, feste, ricorrenze, anche con l'approssimarsi dell'anno 2019 che sarà caratterizzato dalla avvenuta designazione di Matera quale capitale europea della cultura, con evidenti ricadute nel tessuto produttivo, turistico e ricettivo dell'intera Basilicata e un conseguente boom di presenze, non solo per le due principali città della Regione. Ebbene l'operazione in parola ha permesso di verificare la posizione lavorativa, contributiva e assicurativa di circa 55 addetti operanti presso 8 esercizi pubblici distinti, presenti nelle due città, identificando ben 15 lavoratori completamente al nero (quasi 1/3) che hanno fatto scattare, per questo, la procedura amministrativa di 3 sospensioni di attività, in quanto veniva superato, nella stessa, il limite del 20% di unità occupate totalmente al nero, e quindi completamente sconosciute alle istituzioni.
Lo svolgimento delle operazioni di verifica ispettiva, da parte degli uomini dell'ITL, si sono esplicate con l'intendimento della massima celerità possibile nell'audire titolari e lavoratori e predisposizioni dei conseguenti verbali, cercando di ridurre al minimo i disagi cagionati, dall'azione ispettiva, anche alla numerosa platea di avventori presenti nei locali in questione. L'Ispettorato del Lavoro si prefigge, naturalmente, con la propria azione, e presenza sul territorio, di veder ridurre le percentuali di irregolarità e di ricorso al lavoro nero e/o grigio, promuovendo, con i propri uffici, anche una azione pedagogica e al contempo dissuasiva, che permetta agli imprenditori di operare in un mercato salubre non inquinato da fenomeni di concorrenza sleale. Come pure ai lavoratori di veder garantiti i propri diritti ad un lavoro certo correttamente retribuito, in ossequio ai contratti collettivi e alle norme sulla sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro".
Ne dà notizia l'Ispettorato del lavoro, evidenziando che "tale tipo di attività, definibile ad alta intensità e concentrazione, rivolta con particolare attenzione ad esercizi operanti nei nuclei cittadini di Matera e Potenza, è stata concepita e volutamente esplicata, in contemporanea, nei medesimi orari, nel centro abitato delle due città capoluogo lucane. Sono stati impegnati nell'operazione, complessivamente, circa 16 ispettori ed ispettrici del lavoro, tra personale civile dell'Ispettorato territoriale, nonché gli uomini del Nucleo Ispettorato del lavoro dell'Arma dei Carabinieri, operanti sempre nel medesimo ITL.
I rilevanti risultati conseguiti denotano, purtroppo, un perdurare del fenomeno del lavoro nero, ancora fortemente presente nel settore specifico dei pubblici esercizi dediti alla ristorazione e somministrazione parallela di alimenti e bevande, anche nell'ambito di locali di intrattenimento e svago musicale e danzante. Più precisamente l'operazione "8 marzo fa festa" è stata pensata anche al fine di dissuadere e disincentivare il ricorso allo sfruttamento di manodopera irregolare o al nero, da parte degli imprenditori proprio in occasione di eventi particolari, feste, ricorrenze, anche con l'approssimarsi dell'anno 2019 che sarà caratterizzato dalla avvenuta designazione di Matera quale capitale europea della cultura, con evidenti ricadute nel tessuto produttivo, turistico e ricettivo dell'intera Basilicata e un conseguente boom di presenze, non solo per le due principali città della Regione. Ebbene l'operazione in parola ha permesso di verificare la posizione lavorativa, contributiva e assicurativa di circa 55 addetti operanti presso 8 esercizi pubblici distinti, presenti nelle due città, identificando ben 15 lavoratori completamente al nero (quasi 1/3) che hanno fatto scattare, per questo, la procedura amministrativa di 3 sospensioni di attività, in quanto veniva superato, nella stessa, il limite del 20% di unità occupate totalmente al nero, e quindi completamente sconosciute alle istituzioni.
Lo svolgimento delle operazioni di verifica ispettiva, da parte degli uomini dell'ITL, si sono esplicate con l'intendimento della massima celerità possibile nell'audire titolari e lavoratori e predisposizioni dei conseguenti verbali, cercando di ridurre al minimo i disagi cagionati, dall'azione ispettiva, anche alla numerosa platea di avventori presenti nei locali in questione. L'Ispettorato del Lavoro si prefigge, naturalmente, con la propria azione, e presenza sul territorio, di veder ridurre le percentuali di irregolarità e di ricorso al lavoro nero e/o grigio, promuovendo, con i propri uffici, anche una azione pedagogica e al contempo dissuasiva, che permetta agli imprenditori di operare in un mercato salubre non inquinato da fenomeni di concorrenza sleale. Come pure ai lavoratori di veder garantiti i propri diritti ad un lavoro certo correttamente retribuito, in ossequio ai contratti collettivi e alle norme sulla sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro".