Enti locali
Intervento del sindaco De Ruggieri al convegno "Mezzogiorno protagonista: missione possibile”
Il sindaco De Ruggieri: “La cultura è nevralgica nella trasformazione sociale”
Matera - lunedì 5 giugno 2017
15.44 Comunicato Stampa
"Da Matera può e deve partire una visione profetica dell'Italia. Ecco la responsabilità e il compito attribuiti alla città". Così il sindaco Raffaello de Ruggieri ha esordito oggi, in apertura dei lavori del convegno: "Mezzogiorno protagonista: missione possibile" che si è svolto all'Auditorium.
"La cultura, a Matera, rappresenta il fattore essenziale della crescita della nostra comunità consapevoli, come siamo, che si è sempre rivelata nevralgica in ogni trasformazione sociale. La lunga marcia di Matera da luogo di subalternità e Capitale europea della Cultura sta nel fatto che il patrimonio culturale ha funzionato come motore operativo.
Negli anni '50 infatti i Sassi erano considerati una spenta memoria incapace di produrre nuove messaggi e nuova storia – ha ricordato ancora il sindaco – La rigenerazione di questo luogo, il passaggio della vergogna all'orgoglio di appartenenza, dalla rassegnazione al protagonismo civico, sono state le tappe di questa evoluzione.
L'adesione sentita della comunità nella costruzione del futuro, ne ha segnato l'unicità e l'universalità. A Matera la storia del luogo non è una memoria da contemplare ma un valore territoriale da esaltare perché in grado di costruire un moderno sistema di sviluppo.
Con fatica – ha aggiunto – attraversando la palude del groviglio normativo, dobbiamo costruire un modello di Mezzogiorno che funziona, che non si lamenta. In questo senso Matera ha bisogno di motori energetici, in grado di alimentare nel tmepo i fattori economico di uno sviluppo stabile e sostenibile. Il 2019, dunque, non come traguardo ma come conquistata opportunità perché Matera, oltre che attraente sia attrattiva per imboccare un vero percorso di sviluppo.
Questa è la missione possibile di Matera. Potremmo dare alla città, con le risorse acquisite pari a 170 milioni, qualità urbana e sociale ma se non creeremo quella economica, il vestito europeo nel tempo diverrà logoro e consunto.
La sfida di Matera è, dunque, quella di costruire un processo di sviluppo bilanciato e durevole. Il piano strategico di crescita deve durare nel tempo e fare di Matera e della Basilicata, aree di convenienze localizzate. Dobbiamo creare condizioni per fare in modo che Matera 2019 sia catalizzatore per la rigenerazione economica e culturale del territorio, approvando investimenti connessi ad altri settori.
Su questo itinerario stiamo lavorando affinchè i vicinati contadini si trasformino in vicinati digitali perché Matera nel 2018 sia servita dalla banda ultralarga, perché esprima la propria vocazione nella produzione della nuova generazione del 5G, perché utilizzi la scelta europea di Zona Economcia Speciale, attrezzando la piattaforma logistica individuata, come tessuto di relazioni vitali, politiche, sociali ed economiche. Il tragitto verso Matera 2019 deve essere realizzato con progetti ad alto contenuto di innovazione che permettano la creazione di ambienti in cui è possibile sperimentare nuovi modelli di sviluppo urbano e sociale.
Sono sfide che non si esauriscono nei confini della città o della regione ma, proprio per il loro respiro totalizzante riguardano l'intero territorio. La progettualità pianificata così – conclude il sindaco – potrà essere ispiratrice della visione sistemica del Mezzogiorno, condizione essenziale e strategica per il suo sviluppo. Non c'è visione localistica nella nostra missione, ma il dovere di contribuire con l'esempio al tentativo di superare la mancata unificazione economica del nostro Paese".
"La cultura, a Matera, rappresenta il fattore essenziale della crescita della nostra comunità consapevoli, come siamo, che si è sempre rivelata nevralgica in ogni trasformazione sociale. La lunga marcia di Matera da luogo di subalternità e Capitale europea della Cultura sta nel fatto che il patrimonio culturale ha funzionato come motore operativo.
Negli anni '50 infatti i Sassi erano considerati una spenta memoria incapace di produrre nuove messaggi e nuova storia – ha ricordato ancora il sindaco – La rigenerazione di questo luogo, il passaggio della vergogna all'orgoglio di appartenenza, dalla rassegnazione al protagonismo civico, sono state le tappe di questa evoluzione.
L'adesione sentita della comunità nella costruzione del futuro, ne ha segnato l'unicità e l'universalità. A Matera la storia del luogo non è una memoria da contemplare ma un valore territoriale da esaltare perché in grado di costruire un moderno sistema di sviluppo.
Con fatica – ha aggiunto – attraversando la palude del groviglio normativo, dobbiamo costruire un modello di Mezzogiorno che funziona, che non si lamenta. In questo senso Matera ha bisogno di motori energetici, in grado di alimentare nel tmepo i fattori economico di uno sviluppo stabile e sostenibile. Il 2019, dunque, non come traguardo ma come conquistata opportunità perché Matera, oltre che attraente sia attrattiva per imboccare un vero percorso di sviluppo.
Questa è la missione possibile di Matera. Potremmo dare alla città, con le risorse acquisite pari a 170 milioni, qualità urbana e sociale ma se non creeremo quella economica, il vestito europeo nel tempo diverrà logoro e consunto.
La sfida di Matera è, dunque, quella di costruire un processo di sviluppo bilanciato e durevole. Il piano strategico di crescita deve durare nel tempo e fare di Matera e della Basilicata, aree di convenienze localizzate. Dobbiamo creare condizioni per fare in modo che Matera 2019 sia catalizzatore per la rigenerazione economica e culturale del territorio, approvando investimenti connessi ad altri settori.
Su questo itinerario stiamo lavorando affinchè i vicinati contadini si trasformino in vicinati digitali perché Matera nel 2018 sia servita dalla banda ultralarga, perché esprima la propria vocazione nella produzione della nuova generazione del 5G, perché utilizzi la scelta europea di Zona Economcia Speciale, attrezzando la piattaforma logistica individuata, come tessuto di relazioni vitali, politiche, sociali ed economiche. Il tragitto verso Matera 2019 deve essere realizzato con progetti ad alto contenuto di innovazione che permettano la creazione di ambienti in cui è possibile sperimentare nuovi modelli di sviluppo urbano e sociale.
Sono sfide che non si esauriscono nei confini della città o della regione ma, proprio per il loro respiro totalizzante riguardano l'intero territorio. La progettualità pianificata così – conclude il sindaco – potrà essere ispiratrice della visione sistemica del Mezzogiorno, condizione essenziale e strategica per il suo sviluppo. Non c'è visione localistica nella nostra missione, ma il dovere di contribuire con l'esempio al tentativo di superare la mancata unificazione economica del nostro Paese".