Solidarietà
Inaugurate le Domus “Al cappuccino vecchio”: il messaggio di mons. Caiazzo
"Passare dall'io, dall'egoismo al dono e alla responsabilità"
Matera - venerdì 26 luglio 2019
10.57
All'inaugurazione delle Domus "Al cappuccino vecchio", avvenuta il 25 luglio, ha partecipato Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo – Arcivescovo di Matera-Irsina e Presidente della Caritas Diocesana che ha fatto un excursus su questa importante opera, che propone un nuovo concetto di comunità, fondata sul "dono" e sulla "responsabilità".
Il progetto, portato avanti dalla Caritas Diocesana, delle Domus "Al Cappuccino vecchio" "è una risposta al tema dello sviluppo di un nuovo concetto di comunità: passare dall'io, dall'egoismo al dono e alla responsabilità", ha sostenuto l'Arcivescovo.
Il progetto nazionale "Comunità che innovano" ha, infatti, coinvolto diversi giovani, al fine di fornire gli strumenti necessari per diventare attori di innovazione sociale, della cittadinanza attiva e dello sviluppo locale.
La realizzazione di questa struttura turistico – ricettiva ha come finalità quella di contribuire a migliorare la qualità della vita, promuovendo opportunità di lavoro, sostenendo l'integrazione dei più bisognosi e stabilendo alleanze basate su una reale condivisione.
"E' una piccola goccia nell'oceano – ha sottolineato Mons.Caiazzo - perché crediamo che mai come in questo tempo ci sia bisogno di far nascere un nuovo umanesimo dove la conoscenza della singola persona e dell'intera comunità diventi condizione indispensabile per un cambiamento culturale che riparta dall'uomo riportandolo al centro dell'esperienza umana."
Il progetto, dunque, ha alla base il dialogo, la fratellanza, la condivisione e la relazionalità, per promuovere un processo partecipativo strutturato nel quale coinvolgere anche le varie realtà attive presenti sul territorio come le parrocchie, i gruppi ecclesiali e le associazioni.
Il progetto, portato avanti dalla Caritas Diocesana, delle Domus "Al Cappuccino vecchio" "è una risposta al tema dello sviluppo di un nuovo concetto di comunità: passare dall'io, dall'egoismo al dono e alla responsabilità", ha sostenuto l'Arcivescovo.
Il progetto nazionale "Comunità che innovano" ha, infatti, coinvolto diversi giovani, al fine di fornire gli strumenti necessari per diventare attori di innovazione sociale, della cittadinanza attiva e dello sviluppo locale.
La realizzazione di questa struttura turistico – ricettiva ha come finalità quella di contribuire a migliorare la qualità della vita, promuovendo opportunità di lavoro, sostenendo l'integrazione dei più bisognosi e stabilendo alleanze basate su una reale condivisione.
"E' una piccola goccia nell'oceano – ha sottolineato Mons.Caiazzo - perché crediamo che mai come in questo tempo ci sia bisogno di far nascere un nuovo umanesimo dove la conoscenza della singola persona e dell'intera comunità diventi condizione indispensabile per un cambiamento culturale che riparta dall'uomo riportandolo al centro dell'esperienza umana."
Il progetto, dunque, ha alla base il dialogo, la fratellanza, la condivisione e la relazionalità, per promuovere un processo partecipativo strutturato nel quale coinvolgere anche le varie realtà attive presenti sul territorio come le parrocchie, i gruppi ecclesiali e le associazioni.