Territorio
“In Basilicata aumentano i disagi per i diversamente abili”
Il garante per l’infanzia e l’adolescenza denuncia l’assenza di un solido impianto normativo
Matera - martedì 28 luglio 2015
11.08
"Un campanello d'allarme che non è possibile ignorare". E' quanto affermato dal garante per l' infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Giuliano, che denuncia perentoriamente la poca attenzione in Basilicata verso i diversamente abili: "Cresce, con ritmo intenso, il numero dei diversabili in vaste aree, al centro come in periferia in Basilicata, un fenomeno spesso trascurato, se non addirittura ignorato, con gravi conseguenze per gli utenti. Certo la crisi ha il suo peso. Ma molte carenze sono tuttavia imputabili, soprattutto, all'assenza di un solido impianto normativo che possa rappresentare un punto di riferimento, per sindaci, amministratori e non solo".
A rilevarlo in una nota, anche la presidente dell'Unitre del materano, Giuseppina Lo Massaro, la quale sottolinea "l'assenza di centri di aggregazione e la totale inadeguatezza delle strutture esistenti. Sono, infatti, carenti i presidi ospedalieri, mentre si notano barriere architettoniche non da poco e la mancanza di infrastrutture minime, in grado di agevolare appunto le persone diversamente abili".
In merito alla nota, Giuliano esprime "piena condivisione per i contenuti messi in risalto che sono stati oggetto di valutazioni e di confronti in varie circostanze. Tante le richieste - ribadisce il garante - alla base della energica presa di posizione. Da mettere in evidenza, inoltre, la necessità che si giunga in tempi rapidi ad introdurre nuovi criteri di ripartizione dei fondi, puntando tuttavia su quello che deve rappresentare il punto di svolta autentico, vale a dire l'inserimento nel mondo del lavoro di un numero maggiore di soggetti diversamente abili".
"Su questi temi cresce il dibattito - precisa Giuliano - e la richiesta di una comunità socio-riabilitativa per il 'dopo di noi' viene considerata oggi un passaggio ineludibile nel difficile percorso che deve portare anzitutto la Regione Basilicata ad assumere concrete iniziative per i minori disagiati, tenendo presente che il loro futuro attende risposte non più rinviabili. Non possiamo ignorare chi soffre per sentirsi emarginato e non compreso nei vari tentativi di raggiungere se non altro un livello minimo adeguato alla condizione in cui vive. Ciò vuol dire - conclude Giuliano - mettere in pratica una solidarietà non solo di facciata, ma vera e palpabile. Oltretutto, è proprio questo uno dei punti qualificanti per imprimere alla politica un ritmo di marcia diverso".
A rilevarlo in una nota, anche la presidente dell'Unitre del materano, Giuseppina Lo Massaro, la quale sottolinea "l'assenza di centri di aggregazione e la totale inadeguatezza delle strutture esistenti. Sono, infatti, carenti i presidi ospedalieri, mentre si notano barriere architettoniche non da poco e la mancanza di infrastrutture minime, in grado di agevolare appunto le persone diversamente abili".
In merito alla nota, Giuliano esprime "piena condivisione per i contenuti messi in risalto che sono stati oggetto di valutazioni e di confronti in varie circostanze. Tante le richieste - ribadisce il garante - alla base della energica presa di posizione. Da mettere in evidenza, inoltre, la necessità che si giunga in tempi rapidi ad introdurre nuovi criteri di ripartizione dei fondi, puntando tuttavia su quello che deve rappresentare il punto di svolta autentico, vale a dire l'inserimento nel mondo del lavoro di un numero maggiore di soggetti diversamente abili".
"Su questi temi cresce il dibattito - precisa Giuliano - e la richiesta di una comunità socio-riabilitativa per il 'dopo di noi' viene considerata oggi un passaggio ineludibile nel difficile percorso che deve portare anzitutto la Regione Basilicata ad assumere concrete iniziative per i minori disagiati, tenendo presente che il loro futuro attende risposte non più rinviabili. Non possiamo ignorare chi soffre per sentirsi emarginato e non compreso nei vari tentativi di raggiungere se non altro un livello minimo adeguato alla condizione in cui vive. Ciò vuol dire - conclude Giuliano - mettere in pratica una solidarietà non solo di facciata, ma vera e palpabile. Oltretutto, è proprio questo uno dei punti qualificanti per imprimere alla politica un ritmo di marcia diverso".