Enti locali
Imu, un errore potrebbe costare 2,5 milioni al Comune
La nota del consigliere Pedicini smaschera una grave abbaglio nella delibera
Matera - martedì 17 dicembre 2013
16.06
"L'errore nella delibera comunale potrebbe causare gravi problemi alle casse comunali".
Il termine ultimo di lunedì per il pagamento dell'Imu apre una nuova frontiera relativa la tassazione, ed a scoprire le carte è il consigliere di minoranza Adriano Pedicini, anche presidente della Commissione bilancio. Potrebbero essere in vista problematiche serie per l'amministrazione, qualora i cittadini richiedessero di essere risarciti, o comunque bisognerebbe modificare nuovamente il deliberato comunale per risanare la vicenda.
L'errore rilevato è contenuto nella delibera numero 45 del consiglio comunale, errata perchè, si legge nella nota inviata dal consigliere comunale: "contiene una inesattezza materiale che non so sino a che punto possa essere sanata. Il deliberato afferma che il calcolo viene fatto "aliquota base, aumento del 0,20%" vale a dire che bisogna semplicemente calcolare il lo 0,20% dello 0,76%, in sostanza ne deriva un numero tanto piccolo che non può intervenire neanche a modificare il millesimo, nella realtà non varia nulla rispetto alla tassazione in vigore prima della delibera".
Tutto questo, che poteva essere risolto, come lo stesso Pedicini sottolinea, spiegando "Ci si è ingarbugliati su una cosa semplice: bastava dire si aumenta l'aliquota di due punti". La grave discordanza causata, a questo punto ha portato ad aumenti non regolati e, dunque nemmeno regolari. "Mi risulta che molti abbiano pagato secondo questa modalità, cioè applicando lo 0,76 e non lo 0,96, del resto questa tassa già onerosa per tanti ha dato fondo a tredicesime e risparmi di molti cittadini, soldi che potevano essere utilizzati in altro modo".
Ma soprattutto. "Problema non di poco per l'amministrazione perché questo errore che ritengo possa essere sanato solo correggendo la delibera in consiglio comunale, prevedeva un gettito Imu di circa 10.800.000 di euro di entrate, la differenza di due punti, che potrebbe produrre un minor gettito nelle casse comunali, o addirittura essere richiesta in rimborso dai cittadini, ammonta a circa 2,5 milioni di euro. Non poco per le risicate casse comunali, ma guai peggiori si riverserebbero sul bilancio e le poste già destinate, non conservando più gli equilibri di bilancio, assicurati proprio dall'aumento IMU. Convocherò una urgente commissione di bilancio a chiarire gli aspetti della questione".
Mentre lo stesso Adriano Pedicini assicura la convocazione immediata della Commissione bilancio per verificare la situazione e gli eventuali problemi derivanti da questa incresciosa vicenda, che potrebbe togliere fondi alle casse comunali ed al bilancio preventivo, approvato poco meno di un mese fa, tra altre polemiche, ora quella che può risultare una grave problematica, passa nelle mani dell'amministrazione comunale e del sindaco, Salvatore Adduce, che dovrà spiegare la situazione ed eventualmente porre il giusto rimedio per evitare ulteriori agitazioni per una tassa da molti considerata iniqua ed ingiusta.
Il termine ultimo di lunedì per il pagamento dell'Imu apre una nuova frontiera relativa la tassazione, ed a scoprire le carte è il consigliere di minoranza Adriano Pedicini, anche presidente della Commissione bilancio. Potrebbero essere in vista problematiche serie per l'amministrazione, qualora i cittadini richiedessero di essere risarciti, o comunque bisognerebbe modificare nuovamente il deliberato comunale per risanare la vicenda.
L'errore rilevato è contenuto nella delibera numero 45 del consiglio comunale, errata perchè, si legge nella nota inviata dal consigliere comunale: "contiene una inesattezza materiale che non so sino a che punto possa essere sanata. Il deliberato afferma che il calcolo viene fatto "aliquota base, aumento del 0,20%" vale a dire che bisogna semplicemente calcolare il lo 0,20% dello 0,76%, in sostanza ne deriva un numero tanto piccolo che non può intervenire neanche a modificare il millesimo, nella realtà non varia nulla rispetto alla tassazione in vigore prima della delibera".
Tutto questo, che poteva essere risolto, come lo stesso Pedicini sottolinea, spiegando "Ci si è ingarbugliati su una cosa semplice: bastava dire si aumenta l'aliquota di due punti". La grave discordanza causata, a questo punto ha portato ad aumenti non regolati e, dunque nemmeno regolari. "Mi risulta che molti abbiano pagato secondo questa modalità, cioè applicando lo 0,76 e non lo 0,96, del resto questa tassa già onerosa per tanti ha dato fondo a tredicesime e risparmi di molti cittadini, soldi che potevano essere utilizzati in altro modo".
Ma soprattutto. "Problema non di poco per l'amministrazione perché questo errore che ritengo possa essere sanato solo correggendo la delibera in consiglio comunale, prevedeva un gettito Imu di circa 10.800.000 di euro di entrate, la differenza di due punti, che potrebbe produrre un minor gettito nelle casse comunali, o addirittura essere richiesta in rimborso dai cittadini, ammonta a circa 2,5 milioni di euro. Non poco per le risicate casse comunali, ma guai peggiori si riverserebbero sul bilancio e le poste già destinate, non conservando più gli equilibri di bilancio, assicurati proprio dall'aumento IMU. Convocherò una urgente commissione di bilancio a chiarire gli aspetti della questione".
Mentre lo stesso Adriano Pedicini assicura la convocazione immediata della Commissione bilancio per verificare la situazione e gli eventuali problemi derivanti da questa incresciosa vicenda, che potrebbe togliere fondi alle casse comunali ed al bilancio preventivo, approvato poco meno di un mese fa, tra altre polemiche, ora quella che può risultare una grave problematica, passa nelle mani dell'amministrazione comunale e del sindaco, Salvatore Adduce, che dovrà spiegare la situazione ed eventualmente porre il giusto rimedio per evitare ulteriori agitazioni per una tassa da molti considerata iniqua ed ingiusta.