Politica
Imu agricola, scadenza alle porte ma regna la confusione
In attesa che il Governo si pronunci, la senatrice Donno presenta una mozione per l'esenzione dei terreni agricoli
Matera - giovedì 22 gennaio 2015
18.54
In seguito alla sospensione dell'efficacia dell'Imu agricola su richiesta di diverse Anci, la camera di consiglio del Tar del Lazio si è riunita ieri per discutere sulle sorti della tassa della discordia. La decisione finale è stata quella di non prolungare la sospensione confermando, di fatto, la scadenza del 26 Gennaio per il pagamento. Resta però in ballo una seconda sospensiva, disposta sempre dal Tar Lazio in un decreto successivo, che sarà discussa il prossimo 4 Febbraio. Ciò significa che la scadenza del 26 Gennaio resta "congelata", in attesa del giudizio di merito. Al momento dunque vige il caos e la palla passa al Governo che dovrà pronunciarsi sulle eventuali modifiche da apportare ai criteri di imponibilità e decidere se l'applicazione varrà esclusivamente per il 2015 o sarà retroattiva.
A questo proposito, la senatrice pugliese Donno (M5S) ha presentato una mozione che impegna il Governo ad esentare i terreni agricoli e i fabbricati rurali dal pagamento dell'Imu, con particolare attenzione al Gargano e agli altri territori recentemente alluvionati.
"L'Imu sui terreni agricoli è una tassa particolarmente odiosa che mortifica e svilisce gli agricoltori, il loro lavoro, penalizzando dei territori che molto spesso partono svantaggiati - si legge nella nota - Un'imposta contraria ad ogni comune norma di razionalità e di buonsenso che serve a fare cassa e che, nella realtà dei fatti, ha l'obiettivo di torcere il collo alle imprese agricole. Tra l'altro, la reintroduzione dell'Imu per i terreni ricadenti in aree montane va ad aggravare una situazione già difficile: si tratta di contesti in cui produzione agricola sconta, di suo, condizioni di disagio legate alle particolarità morfologiche dei territori". Sono queste le ragioni che hanno determinato la presentazione di una mozione a prima firma della senatrice pugliese Daniela Donno (M5S), componente della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Con la mozione presentata, intendiamo impegnare il Governo, anche alla luce della sospensiva pronunciata dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ad esentare i terreni agricoli e i fabbricati rurali dal pagamento dell'IMU. Non solo, l'Esecutivo deve tutelare tutte le aziende agricole, dal Gargano in su, che si trovano nelle regioni e nei comuni interessati dai recenti eventi alluvionali, escludendole dal pagamento di questa dannosa imposta - dichiara la senatrice Daniela Donno (M5S) - L'aggiornamento del catasto e il riconoscimento dell'importanza della ricomposizione fondiaria sono, poi, ulteriori elementi su cui non si può continuare a voltare il capo. Bisogna attivare tavoli di concertazione con gli enti locali e le associazioni di rappresentanza sulle modalità di individuazione dei comuni montani e, nello stesso tempo, proteggere e difendere le aree montane del Paese con azioni efficaci, immediate nonché idonei atti normativi".
A questo proposito, la senatrice pugliese Donno (M5S) ha presentato una mozione che impegna il Governo ad esentare i terreni agricoli e i fabbricati rurali dal pagamento dell'Imu, con particolare attenzione al Gargano e agli altri territori recentemente alluvionati.
"L'Imu sui terreni agricoli è una tassa particolarmente odiosa che mortifica e svilisce gli agricoltori, il loro lavoro, penalizzando dei territori che molto spesso partono svantaggiati - si legge nella nota - Un'imposta contraria ad ogni comune norma di razionalità e di buonsenso che serve a fare cassa e che, nella realtà dei fatti, ha l'obiettivo di torcere il collo alle imprese agricole. Tra l'altro, la reintroduzione dell'Imu per i terreni ricadenti in aree montane va ad aggravare una situazione già difficile: si tratta di contesti in cui produzione agricola sconta, di suo, condizioni di disagio legate alle particolarità morfologiche dei territori". Sono queste le ragioni che hanno determinato la presentazione di una mozione a prima firma della senatrice pugliese Daniela Donno (M5S), componente della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Con la mozione presentata, intendiamo impegnare il Governo, anche alla luce della sospensiva pronunciata dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ad esentare i terreni agricoli e i fabbricati rurali dal pagamento dell'IMU. Non solo, l'Esecutivo deve tutelare tutte le aziende agricole, dal Gargano in su, che si trovano nelle regioni e nei comuni interessati dai recenti eventi alluvionali, escludendole dal pagamento di questa dannosa imposta - dichiara la senatrice Daniela Donno (M5S) - L'aggiornamento del catasto e il riconoscimento dell'importanza della ricomposizione fondiaria sono, poi, ulteriori elementi su cui non si può continuare a voltare il capo. Bisogna attivare tavoli di concertazione con gli enti locali e le associazioni di rappresentanza sulle modalità di individuazione dei comuni montani e, nello stesso tempo, proteggere e difendere le aree montane del Paese con azioni efficaci, immediate nonché idonei atti normativi".