Cronaca
Immigrazione: blitz contro il lavoro irregolare in salottifici
Varie denunce da parte della Polizia. Sospese due ditte
Matera - sabato 11 novembre 2023
14.47 Comunicato Stampa
La Polizia di Stato di Matera ha partecipato all'operazione "Ghost Work", finalizzata al contrasto del fenomeno dello sfruttamento dell'immigrazione, promossa in ambito nazionale ed eseguita ieri in 8 province. La Provincia di Matera, come le altre interessate dall'operazione, è stata scelta per le peculiarità del settore produttivo, che si presta all'abuso dell'utilizzo di manodopera straniera.
Gli operatori della Questura di Matera (in servizio presso Squadra Mobile, Commissariati di Policoro e Pisticci, Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ed Ufficio Immigrazione), coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine "Basilicata", oltre che da personale dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza – Matera, del Dipartimento Prevenzione Salute Umana, dell'Unità Operativa Medicina e Sicurezza sul Lavoro dell'A.S.M. di Matera e della Vigilanza Regionale I.N.P.S. – Regione Basilicata, hanno proceduto al controllo di 4 aziende, delle quali 3 intestate a cittadini cinesi e situate nella zona artigianale di Matera (salottifici), 1 intestata a cittadini italiani e situata a Policoro (azienda agricola).
All'interno delle aziende sono stati complessivamente controllati 90 lavoratori, di cui 67 extracomunitari, 10 rumeni e 13 italiani. Ai titolari di tutte e 4 le aziende controllate sono state contestate diverse violazioni amministrative, inerenti sia la normativa sul lavoro sia la sicurezza sui luoghi di lavoro, di seguito meglio specificate: art. 22 del d. lgs. 151/2015 (manodopera irregolare), art. 39 del d. l. 112/2008 (infedeli registrazioni a libro unico di più di nr. 5 lavoratori), legge 4/1953 (mancata consegna prospetti paga), art. 18, co. 1, l. B (visite mediche scadute); per alcuni lavoratori, è stato riscontrato l'omesso versamento contributivo (INPS) ed assicurativo (INAIL) da parte delle aziende, ed azionata la procedura di recupero.
A seguito della constatazione di tali violazioni, nei confronti di 2 aziende è stata disposta la sospensione dell'attività, in quanto la manodopera irregolare era superiore al 10% di quella complessivamente impiegata (art. 14 d.lgs. 81/2008).
I titolari di due salottifici sono stati denunciati in stato di libertà per la mancanza di dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori (art. 18, co. 1, lett. F, d. lgs. 81/2008), inidoneità di macchine utensili (art. 63, co. 1, d. lgs. 81/2008), violazioni inerenti gli ambienti di lavoro (art. 64, d. lgs. 81/2008), mancanza di formazione da parte dei lavoratori (art. 37, d.lgs. 81/2008).
Inoltre, all'interno dell'azienda agricola di Policoro sono stati rinvenuti dei containers, all'interno dei quali abitavano i dipendenti rumeni senza il rispetto delle condizioni igienico sanitarie. Pertanto, i due titolari dell'azienda sono stati denunciati in stato di libertà ai sensi dell'art. 64, co. 1, lett. A ed E, d. lgs. 81/2008, con conseguente sequestro penale di parte dell'azienda.
Due extracomunitari sono stati accompagnati in Questura per accertamenti legati alla verifica della loro regolarità sul territorio nazionale.
(foto di archivio)
Gli operatori della Questura di Matera (in servizio presso Squadra Mobile, Commissariati di Policoro e Pisticci, Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ed Ufficio Immigrazione), coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine "Basilicata", oltre che da personale dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza – Matera, del Dipartimento Prevenzione Salute Umana, dell'Unità Operativa Medicina e Sicurezza sul Lavoro dell'A.S.M. di Matera e della Vigilanza Regionale I.N.P.S. – Regione Basilicata, hanno proceduto al controllo di 4 aziende, delle quali 3 intestate a cittadini cinesi e situate nella zona artigianale di Matera (salottifici), 1 intestata a cittadini italiani e situata a Policoro (azienda agricola).
All'interno delle aziende sono stati complessivamente controllati 90 lavoratori, di cui 67 extracomunitari, 10 rumeni e 13 italiani. Ai titolari di tutte e 4 le aziende controllate sono state contestate diverse violazioni amministrative, inerenti sia la normativa sul lavoro sia la sicurezza sui luoghi di lavoro, di seguito meglio specificate: art. 22 del d. lgs. 151/2015 (manodopera irregolare), art. 39 del d. l. 112/2008 (infedeli registrazioni a libro unico di più di nr. 5 lavoratori), legge 4/1953 (mancata consegna prospetti paga), art. 18, co. 1, l. B (visite mediche scadute); per alcuni lavoratori, è stato riscontrato l'omesso versamento contributivo (INPS) ed assicurativo (INAIL) da parte delle aziende, ed azionata la procedura di recupero.
A seguito della constatazione di tali violazioni, nei confronti di 2 aziende è stata disposta la sospensione dell'attività, in quanto la manodopera irregolare era superiore al 10% di quella complessivamente impiegata (art. 14 d.lgs. 81/2008).
I titolari di due salottifici sono stati denunciati in stato di libertà per la mancanza di dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori (art. 18, co. 1, lett. F, d. lgs. 81/2008), inidoneità di macchine utensili (art. 63, co. 1, d. lgs. 81/2008), violazioni inerenti gli ambienti di lavoro (art. 64, d. lgs. 81/2008), mancanza di formazione da parte dei lavoratori (art. 37, d.lgs. 81/2008).
Inoltre, all'interno dell'azienda agricola di Policoro sono stati rinvenuti dei containers, all'interno dei quali abitavano i dipendenti rumeni senza il rispetto delle condizioni igienico sanitarie. Pertanto, i due titolari dell'azienda sono stati denunciati in stato di libertà ai sensi dell'art. 64, co. 1, lett. A ed E, d. lgs. 81/2008, con conseguente sequestro penale di parte dell'azienda.
Due extracomunitari sono stati accompagnati in Questura per accertamenti legati alla verifica della loro regolarità sul territorio nazionale.
(foto di archivio)