Imma Tataranni
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Cinema

Imma Tataranni, dopo lettera di protesta la Rai risponde

L'Anev lamentava una visione distorta del settore eolico

Negli ultimi giorniì ha tenuto banco la serie di Imma Tataranni. L'ultima puntata, con una storia poco edificante sugli affari legati agli impianti eolici, ha provocato la reazione dell'Anev (associazione nazionale energia del vento) che ha scritto per protesta alla Rai. In difesa della serie televisiva è intervenuta la Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli) della Puglia.

Dopo la puntata del 13 ottobre, l'Anev ha scritto una lettera di protesta alla Rai per lamentare "una descrizione errata e tendenziosa di un settore, come quello eolico, che è nella realtà foriero di benefici di natura ambientale ed economica, sempre più evidenti oggi, con la crisi energetica e climatica in atto. Nello specifico, viene descritto un parco eolico molto vicino alle abitazioni, e questo non è veritiero, in quanto non è consentito dalla normativa attuale che non autorizza la realizzazione di impianti eolici in prossimità dei centri abitati, prevedendo una fascia di rispetto pari a sei volte l'altezza della torre di un aerogeneratore, considerando quindi l'attuale tecnologia una distanza pari a circa 500 m. È pertanto menzognero parlare di rumore molesto della turbina, che peraltro corrisponde solo all'attrito dell'aria con le pale eoliche e con la torre di sostegno e che le moderne tecnologie hanno ridotto al massimo".

Questo il nuovo comunicato dell'Anev
Ringraziamo il Direttore di Rai Fiction e la RAI tutta che ci risponde alla lettera di richiesta di chiarimenti in modo esauriente e chiarendo il perché della alterazione del rumore e dei fatti relativi all'eolico nella fiction Imma Tataranni.
A seguito della lettera di richiesta di chiarimenti inviata dall'ANEV alla RAI, abbiamo ricevuto una cortese e circostanziata risposta a firma del Direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati.
Nella lettera di risposta alle nostre rimostranze per aver mistificato i fatti aumentando il rumore delle pale eoliche, per aver detto che le stesse fossero state installate a distanze non consentite dalla legge e che facevano strage di avifauna, ci viene spiegato il motivo di tali fatti. Il motivo di questa scelta starebbe infatti nella natura della fiction "Imma Tataranni – SOSTITUTO PROCURATORE", poiché "il prodotto appartiene al genere delle opere di pura fantasia" e che quindi per questioni puramente artistiche questo modello "prescinde dal requisito della verità".
Nello specifico la richiesta dell'ANEV di chiarimento derivava dalla constatazione che un tema così importante dovesse essere trattato in modo maggiormente attento, al fine di poter contribuire ad una corretta informazione sul tema delle energie rinnovabili che, alla luce dell'attuale crisi energetica mondiale, dovrebbe essere affrontato non diciamo con favore ma certamente non in modo ostile e contrario.
Ciò detto, l'ANEV prende atto della risposta nella quale si dichiara che "il prodotto in questione appartiene al genere delle opere di pura fantasia, caratterizzate da esigenze puramente artistiche; la narrazione degli eventi, pertanto prescinde dal requisito della verità" e che "dialoghi e contesti sono, infatti, frutto della libertà artistica degli autori" e che "in un siffatto contesto, per lo più immaginario, lo spettatore è consapevole di assistere ad una artificiosa ricostruzione" e ancora lo spettatore "non sarà certamente portato a ritenere che sia stato scrupolosamente rispettato un criterio di verità".
Continuiamo però a non comprendere la ragione di una scelta così anacronistica di aver voluto mistificare la realtà per ottenere un effetto di discreditamento di una fonte pulita come quella derivante dall'eolico, infatti sarebbe stato sufficiente ricondurre l'intero copione alla realtà dei fatti per ottenere lo stesso risultato senza screditare, con false argomentazioni, un settore industriale produttivo come quello eolico.
Siamo certi che la RAI sia attenta ai temi dello sviluppo sostenibile, come nella risposta ci viene chiarito, ed è proprio per questo che ci aspettiamo che il servizio pubblico possa porre rimedio a questo scivolone, e il fatto che abbia riconosciuto che le contestazioni mosse erano effettivamente reali, seppur riferibili ad una fiction di pura fantasia, ci fa ben sperare che sempre più la RAI possa essere uno strumento di diffusione di una corretta informazione sui temi della transizione ecologia sempre più urgente!
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