Politica
Il Tar annulla il concorso regionale per stabilizzare i precari
Rosa, An-Fratelli d'Italia: "Uno scandalo che solo in Basilicata poteva avvenire nel silenzio generale"
Matera - domenica 27 luglio 2014
12.18
Il Tar annulla il concorsone della Regione, realizzato ad hoc per stabilizzare i precari.
Mentre la maggioranza pensa ad una nuova proroga sino al prossimo 31 dicembre 2014, il consigliere regionale di An-Fratelli d'Italia, Gianni Rosa, attacca duramente le scelte del Partito Democratico. "L'annullamento da parte del Tar del "concorsone-stabilizza-precari" deve far riflettere - scrive in una nota il politico di centro destra - Così come devono far riflettere le continue violazioni da parte del Partito Regione di norme di legge, anche costituzionali, di qualsiasi principio etico e di buona amministrazione. Un concorso su misura è uno scandalo che solo in Basilicata poteva avvenire nel silenzio generale e nella connivenza delle forze politiche e sociali".
Le incongruenze createsi non convincono Rosa. "In più non si capisce perché si rinnovano contratti per 87 persone, definite "indispensabili" nelle determinazioni dirigenziali di proroga, ma il concorso si bandisce per sole 50. Insomma, ne servono 87 o 50? Dobbiamo pensare che non sono poi tutti così indispensabili? È un non-sense che si spiega solo con la considerazione che ci sono precari di serie A e quelli si serie B. La sfacciataggine del Pd-corporazione ha raggiunto i limiti. Ci chiediamo come agirà ora. Ora che la proroga per i contratti dei precari Fesr scade il 31 luglio. Autorevoli voci, confermate anche dai recenti comunicati di vari sindacati, fanno presagire una nuova proroga al 31 dicembre. In attesa di un altro concorsone. Per 50 o per 87?" si chiede.
"Guerra tra poveri. Si. Tra chi si definisce precario, perché ha avuto la fortuna di una spintarella, e chi non lo è. Ma anche tra gli stessi raccomandati politici: tra chi è 'indispensabile' e chi non lo è. Tra chi può continuare a curare i propri interessi in studi privati o in altre occupazioni e, contemporaneamente, a prendere un consistente assegno dalla Regione e chi non ha né l'una possibilità né l'altra. Questa non è 'rivoluzione'. Questo è caos".
Gianni Rosa, consigliere regionale di An-Fratelli d'Italia, conclude rivolgendosi direttamente al presidente della Regione Basilicata. "Il Pittella dal sì facile dovrebbe riflettere sulle conseguenze della sua politica clientelare e rispettare la dignità dei lucani, sia di quelli che ora, col fiato sospeso, aspettano l'ennesima proroga sia di quelli che non hanno avuto la fortuna di avere santi in paradiso".
Mentre la maggioranza pensa ad una nuova proroga sino al prossimo 31 dicembre 2014, il consigliere regionale di An-Fratelli d'Italia, Gianni Rosa, attacca duramente le scelte del Partito Democratico. "L'annullamento da parte del Tar del "concorsone-stabilizza-precari" deve far riflettere - scrive in una nota il politico di centro destra - Così come devono far riflettere le continue violazioni da parte del Partito Regione di norme di legge, anche costituzionali, di qualsiasi principio etico e di buona amministrazione. Un concorso su misura è uno scandalo che solo in Basilicata poteva avvenire nel silenzio generale e nella connivenza delle forze politiche e sociali".
Le incongruenze createsi non convincono Rosa. "In più non si capisce perché si rinnovano contratti per 87 persone, definite "indispensabili" nelle determinazioni dirigenziali di proroga, ma il concorso si bandisce per sole 50. Insomma, ne servono 87 o 50? Dobbiamo pensare che non sono poi tutti così indispensabili? È un non-sense che si spiega solo con la considerazione che ci sono precari di serie A e quelli si serie B. La sfacciataggine del Pd-corporazione ha raggiunto i limiti. Ci chiediamo come agirà ora. Ora che la proroga per i contratti dei precari Fesr scade il 31 luglio. Autorevoli voci, confermate anche dai recenti comunicati di vari sindacati, fanno presagire una nuova proroga al 31 dicembre. In attesa di un altro concorsone. Per 50 o per 87?" si chiede.
"Guerra tra poveri. Si. Tra chi si definisce precario, perché ha avuto la fortuna di una spintarella, e chi non lo è. Ma anche tra gli stessi raccomandati politici: tra chi è 'indispensabile' e chi non lo è. Tra chi può continuare a curare i propri interessi in studi privati o in altre occupazioni e, contemporaneamente, a prendere un consistente assegno dalla Regione e chi non ha né l'una possibilità né l'altra. Questa non è 'rivoluzione'. Questo è caos".
Gianni Rosa, consigliere regionale di An-Fratelli d'Italia, conclude rivolgendosi direttamente al presidente della Regione Basilicata. "Il Pittella dal sì facile dovrebbe riflettere sulle conseguenze della sua politica clientelare e rispettare la dignità dei lucani, sia di quelli che ora, col fiato sospeso, aspettano l'ennesima proroga sia di quelli che non hanno avuto la fortuna di avere santi in paradiso".