Territorio
Il Museo nazionale di Matera è diventato realtà
Ecco le novità per i siti culturali dopo la riorganizzazione ministeriale
Matera - venerdì 6 dicembre 2019
Il Museo Archeologico Domenico Ridola e il Museo di Palazzo Lanfranchi insieme danno vita al Museo Nazionale di Matera. I due musei, posizionati a qualche metro di distanza l'uno dall'altro, ottengono un importante riconoscimento proprio nell'anno in cui Matera è capitale europea della cultura.
Un riconoscimento che da lustro alla città e corono un intenso lavoro messo in opera dal polo museale della Basilicata – sottolinea Marta Ragozzino, Direttrice del Polo museale -che si è speso per la promozione del patrimonio artistico e culturale della città dei Sassi, affiancato in questo instancabile lavoro di valorizzazione, dalle istituzioni cittadine e regionali.
Un riconoscimento che arriva dal Mibact in seguito alle nuove disposizioni di riforma del ministero volute dal responsabile del dicastero Dario Franceschini, che ha sancito la rilevanza di Matera e dei suoi musei, unendoli in una unica entità.
"E' un modo per continuare l'anno straordinario di Matera Capitale della Cultura europea 2019"- ha commentato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.
.
Nel documento licenziato dal Mibact si riconosce l'autonomia scientifica, organizzativa, economica e contabile ai musei materani che hanno saputo conquistarsi sul campo la centralità del ruolo culturale che svolgono, anche grazie al certosino lavoro che ha visto passare dalle sale espositive mostre come quella dedicata a Pasolini nel 2014 (Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo); oppure le opere in esposizione nel 2019 per la mostra sul rinascimento meridionale (Rinascimento visto da sud. Matera, l'Italia meridionale e il Mediterraneo tra 400 e 500).
"Un grande successo per il Polo museale e la sua intera comunità lavorativa- ha evidenziato Ragozzino- che si è detta soddisfatta per il risultato raggiunto e "per il percorso svolto negli anni insieme alla città, alla regione e alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 che ha sempre trovato nel Polo museale un prezioso e affidabile alleato".
Un riconoscimento che da lustro alla città e corono un intenso lavoro messo in opera dal polo museale della Basilicata – sottolinea Marta Ragozzino, Direttrice del Polo museale -che si è speso per la promozione del patrimonio artistico e culturale della città dei Sassi, affiancato in questo instancabile lavoro di valorizzazione, dalle istituzioni cittadine e regionali.
Un riconoscimento che arriva dal Mibact in seguito alle nuove disposizioni di riforma del ministero volute dal responsabile del dicastero Dario Franceschini, che ha sancito la rilevanza di Matera e dei suoi musei, unendoli in una unica entità.
"E' un modo per continuare l'anno straordinario di Matera Capitale della Cultura europea 2019"- ha commentato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.
.
Nel documento licenziato dal Mibact si riconosce l'autonomia scientifica, organizzativa, economica e contabile ai musei materani che hanno saputo conquistarsi sul campo la centralità del ruolo culturale che svolgono, anche grazie al certosino lavoro che ha visto passare dalle sale espositive mostre come quella dedicata a Pasolini nel 2014 (Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo); oppure le opere in esposizione nel 2019 per la mostra sul rinascimento meridionale (Rinascimento visto da sud. Matera, l'Italia meridionale e il Mediterraneo tra 400 e 500).
"Un grande successo per il Polo museale e la sua intera comunità lavorativa- ha evidenziato Ragozzino- che si è detta soddisfatta per il risultato raggiunto e "per il percorso svolto negli anni insieme alla città, alla regione e alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 che ha sempre trovato nel Polo museale un prezioso e affidabile alleato".