Politica
Il Movimento 5 Stelle confronta esperienze di malgoverno
Il convegno SOS, Senatori o Sindaci. Di fronte le gestioni comunali di Adduce e Fassino tra Matera e Torino
Matera - sabato 9 novembre 2013
15.07
Il Movimento 5 Stelle in attesa si potersi confrontare direttamente con i cittadini di Matera, con ben 20 parlamentari in giro per la città, richiama l'attenzione sul tema della gestione della "cosa pubblica" confrontando le amministrazioni Pd di Matera e Torino.
Assieme al consigliere comunale di Torino, Vittorio Bertola, il confronto con Angela Calia, Mimmo Genchi, Antonio Bompastore, Gianni Perrino e Antonio Materdomini, il Movimento 5 Stelle materano ha illustrato il proprio punto di vista e i possibili risvolti simili tra la politica dell'amministrazione torinese e quella materana. "Ci sono tanti aspetti in comune tra le due città - ha presentato Angela Calia - tra i quali anche il Patrimonio Unesco, la medaglia d'argento al valore civile e militare, degli stemmi simili e comunque con intenti accomunabili, ma anche una candidatura per l'Europa. Torino 2015, già nominata Capitale europea dello Sport e Matera 2019, che attende una possibile investitura nell'ambito della Cultura".
Due città non paragonabili nei numeri, Torino da sola ha più abitanti dell'intera Basilicata, ma per gestione delle risorse pubbliche per il Movimento 5 Stelle. "Per la competizione relativa alla Capitale europea dello Sport nel 2015 - ha spiegato Vittorio Bertola - gestita da un privato, oltre alla costruzione della Metropolitana e alle Olimpiadi, che sono costati parecchio, ma hanno portato il proprio ritorno, ci sono tanti altri soldi dei quali non si conosce la destinazione. Che tra l'altro, sono andati ad accumularsi con altri debiti che il comune aveva quantomeno raddoppiando il problema. Una cattiva gestione figlia anche dell'ormai inesistenza della differenza tra destra e sinistra, ma soprattutto dalla scomparsa della vera sinistra. Da quando i politici si sono accorti che, mettendosi d'accordo potevano ottenere molto di più dalla divisione di un grande patrimonio, tutto il resto è andato decadendo".
Ma queste due realtà hanno in comune proprio l'accentramento del potere verso una sola fazione politica. "Il problema di entrambe le città è l'accentramento del potere nel PD - ha continuato Bertola - che restringe le ricchezze alle sole clientele e non investe mai sui giovani e sulle energie positive delle rispettive terre. Invece, servirebbe gestire gli investimenti nel senso pubblico".
Poter affacciarsi al Governo regionale potrebbe significare tanto, non solo per i 5 Stelle, ma anche per i cittadini. "Starci dietro alle faccende dell'amministrazione, poter controllare ogni mossa da vicino, anche se non si vincono le elezioni, ma si entra solamente con alcune persone in Regione, è imporantissimo. L'obbiettivo è quello di cambiare, ovviamente - ha sottolineato il consigliere comunale di Torino - ma è il rapporto dei cittadini con la politica che deve subire la vera inversione. Votare 5 Stelle deve rendere l'elettore anche consapevole di essere poi parte stessa della politica. Bisogna mettere da parte l'idea attuale della politica e pensarla in maniera diversa. Riuscire a mettere ogni cittadino nelle stesse condizioni per poter accedere a finanziamenti o concorsi pubblici - ha concluso poi Bertola - è la nostra vera battaglia e sarà il nostro vero successo".
Assieme al consigliere comunale di Torino, Vittorio Bertola, il confronto con Angela Calia, Mimmo Genchi, Antonio Bompastore, Gianni Perrino e Antonio Materdomini, il Movimento 5 Stelle materano ha illustrato il proprio punto di vista e i possibili risvolti simili tra la politica dell'amministrazione torinese e quella materana. "Ci sono tanti aspetti in comune tra le due città - ha presentato Angela Calia - tra i quali anche il Patrimonio Unesco, la medaglia d'argento al valore civile e militare, degli stemmi simili e comunque con intenti accomunabili, ma anche una candidatura per l'Europa. Torino 2015, già nominata Capitale europea dello Sport e Matera 2019, che attende una possibile investitura nell'ambito della Cultura".
Due città non paragonabili nei numeri, Torino da sola ha più abitanti dell'intera Basilicata, ma per gestione delle risorse pubbliche per il Movimento 5 Stelle. "Per la competizione relativa alla Capitale europea dello Sport nel 2015 - ha spiegato Vittorio Bertola - gestita da un privato, oltre alla costruzione della Metropolitana e alle Olimpiadi, che sono costati parecchio, ma hanno portato il proprio ritorno, ci sono tanti altri soldi dei quali non si conosce la destinazione. Che tra l'altro, sono andati ad accumularsi con altri debiti che il comune aveva quantomeno raddoppiando il problema. Una cattiva gestione figlia anche dell'ormai inesistenza della differenza tra destra e sinistra, ma soprattutto dalla scomparsa della vera sinistra. Da quando i politici si sono accorti che, mettendosi d'accordo potevano ottenere molto di più dalla divisione di un grande patrimonio, tutto il resto è andato decadendo".
Ma queste due realtà hanno in comune proprio l'accentramento del potere verso una sola fazione politica. "Il problema di entrambe le città è l'accentramento del potere nel PD - ha continuato Bertola - che restringe le ricchezze alle sole clientele e non investe mai sui giovani e sulle energie positive delle rispettive terre. Invece, servirebbe gestire gli investimenti nel senso pubblico".
Poter affacciarsi al Governo regionale potrebbe significare tanto, non solo per i 5 Stelle, ma anche per i cittadini. "Starci dietro alle faccende dell'amministrazione, poter controllare ogni mossa da vicino, anche se non si vincono le elezioni, ma si entra solamente con alcune persone in Regione, è imporantissimo. L'obbiettivo è quello di cambiare, ovviamente - ha sottolineato il consigliere comunale di Torino - ma è il rapporto dei cittadini con la politica che deve subire la vera inversione. Votare 5 Stelle deve rendere l'elettore anche consapevole di essere poi parte stessa della politica. Bisogna mettere da parte l'idea attuale della politica e pensarla in maniera diversa. Riuscire a mettere ogni cittadino nelle stesse condizioni per poter accedere a finanziamenti o concorsi pubblici - ha concluso poi Bertola - è la nostra vera battaglia e sarà il nostro vero successo".