Vita di città
Il Comune intitola una strada a Elisa Springer
Un luogo della città dedicato ad una superstite dell’olocausto
Matera - martedì 8 febbraio 2022
10.30
Una scelta ben precisa quella dell'amministrazione comunale, che ha deciso di intitolare una strada della città dei Sassi ad Elisa Springer, così da promuove la cultura della memoria e della pace. Springer, infatti, è stata una delle superstiti dell'olocausto, donna fortemente legata alla città di Matera, dove si era trasferita dopo la morte del figlio e dove le è stata conferita la cittadinanza onoraria nel 2002.
Un riconoscimento figlio della sua costante divulgazione della memoria di quella terribile esperienza vissuta in prima persona, testimone dei campi di concentramento e delle deportazioni, Springer ha trascorso gli ultimi anni della sua vita spendendosi per alimentare i valori della convivenza pacifica e della tolleranza.
Una divulgazione passata attraverso decine di lezioni sul valore della pace e sul rispetto della dignità umana, che hanno portato Springer ad incontrare ripetutamente studenti delle scuole medie inferiori e superiori e ad organizzare eventi culturali.
Un simbolo, dunque, "coraggiosa testimone della Shoah italiana" – l'ha definita l'assessore alla Cultura del Comune di Matera Tiziana D'Oppido, Springer era molto legata alla città di Matera, a cui fece dono del suo archivio personale custodito presso la Fondazione che porta oggi il suo nome. Un personaggio emblematico che proprio a Matera fini i suoi giorni nel 2004, presso l'ospedale Madonna delle Grazie.
L'intitolazione di una strada della città ad un personaggio come Elisa Springer rientra in quel processo che l'amministrazione comunale ha deciso di intraprendere per incrementare la toponomastica al femminile, attraverso una scelta non casuale, che intende premiare la cultura della memoria, come unico antidoto affinché ciò che è accaduto con l'olocausto, non succeda mai più.
"Una scelta fortemente simbolica per rafforzare il valore della memoria, del ricordo ed elogio della tolleranza e fratellanza tra i popoli" - sottolinea in conclusione il Sindaco Bennardi.
Un riconoscimento figlio della sua costante divulgazione della memoria di quella terribile esperienza vissuta in prima persona, testimone dei campi di concentramento e delle deportazioni, Springer ha trascorso gli ultimi anni della sua vita spendendosi per alimentare i valori della convivenza pacifica e della tolleranza.
Una divulgazione passata attraverso decine di lezioni sul valore della pace e sul rispetto della dignità umana, che hanno portato Springer ad incontrare ripetutamente studenti delle scuole medie inferiori e superiori e ad organizzare eventi culturali.
Un simbolo, dunque, "coraggiosa testimone della Shoah italiana" – l'ha definita l'assessore alla Cultura del Comune di Matera Tiziana D'Oppido, Springer era molto legata alla città di Matera, a cui fece dono del suo archivio personale custodito presso la Fondazione che porta oggi il suo nome. Un personaggio emblematico che proprio a Matera fini i suoi giorni nel 2004, presso l'ospedale Madonna delle Grazie.
L'intitolazione di una strada della città ad un personaggio come Elisa Springer rientra in quel processo che l'amministrazione comunale ha deciso di intraprendere per incrementare la toponomastica al femminile, attraverso una scelta non casuale, che intende premiare la cultura della memoria, come unico antidoto affinché ciò che è accaduto con l'olocausto, non succeda mai più.
"Una scelta fortemente simbolica per rafforzare il valore della memoria, del ricordo ed elogio della tolleranza e fratellanza tra i popoli" - sottolinea in conclusione il Sindaco Bennardi.