Territorio
Il comparto agricolo è quasi a secco
Dalla Regione presto convocato un incontro con tutti gli utilizzatori della risorsa idrica
Matera - mercoledì 28 giugno 2017
Comunicato Stampa
"Pieno sostegno ai settori produttivi dell'agro-alimentare in Basilicata perché questo comparto rappresenta un valore aggiunto per la nostra economia e non possiamo metterlo in sofferenza a causa della riduzione progressiva di acqua accumulata nelle dighe lucane". Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel primo pomeriggio di oggi a cui hanno preso parte gli assessori all'Agricoltura e Ambiente della Regione, Luca Braia e Francesco Pietrantuono, il commissario del Consorzio di Bonifica, Giuseppe Musacchio, il segretario generale dell'Autoritá di Bacino, Antonio Anatrone, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria agricole, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, nonché alcuni rappresentati di Organizzazioni di produttori.
La conferenza si è svolta a margine di un incontro tecnico tenutosi in mattinata per approfondire la situazione idrica regionale. Secondo i dati, la disponibilità di acqua degli invasi è attualmente pari a 315 milioni di metri cubi, a fronte dei 745 milioni in condizioni di normalità. Rispetto al 2016 si contano ad oggi oltre 160 milioni di metri cubi in meno di invasato, mentre rispetto alla crisi del 2001, si contano però 50 milioni di metri cubi di acqua in più.
"Garantiremo – ha detto Pittella – evitando gli sprechi, quanto è necessario per i nostri agricoltori, che non possono risentire di contraccolpi legati alla turnazione." Il governatore lucano ha poi illustrato quali sono le iniziative strutturali da mettere in campo per compensare la decrescita di acqua quotidiana.
"Giovedì prossimo – ha detto – sarà approvato il progetto relativo alla traversa del Sarmento che già da settembre potrà essere collegata con la diga di Montecotugno e che, in stagioni "ordinarie", raccoglie 45 milioni di metri cubi. E stiamo lavorando al rilascio della valutazione di impatto ambientale per la traversa del Sauro. Inoltre - ha continuato Pittella - abbiamo avviato con Enel una interlocuzione per l'utilizzo del Cogliandrino, il cui utilizzo idrico che attualmente viene utilizzato per produrre energia elettrica potrebbe in caso di necessità essere utilizzato dal comparto agricolo, previo indennizzo da parte della Regione per il blocco della produzione energetica.
Stiamo provando pertanto a mettere in campo tutte le iniziative affinché questo comparto non debba risentirne. In futuro - ha aggiunto Pittella - abbiamo intenzione di fare un audit sul fabbisogno perché negli anni le esigenze e le colture sono cambiate".
Il presidente Pittella ha preannunciato la convocazione, nei prossimi giorni, di un tavolo a cui prenderanno parte tutti gli utilizzatori della risorsa idrica.
La conferenza si è svolta a margine di un incontro tecnico tenutosi in mattinata per approfondire la situazione idrica regionale. Secondo i dati, la disponibilità di acqua degli invasi è attualmente pari a 315 milioni di metri cubi, a fronte dei 745 milioni in condizioni di normalità. Rispetto al 2016 si contano ad oggi oltre 160 milioni di metri cubi in meno di invasato, mentre rispetto alla crisi del 2001, si contano però 50 milioni di metri cubi di acqua in più.
"Garantiremo – ha detto Pittella – evitando gli sprechi, quanto è necessario per i nostri agricoltori, che non possono risentire di contraccolpi legati alla turnazione." Il governatore lucano ha poi illustrato quali sono le iniziative strutturali da mettere in campo per compensare la decrescita di acqua quotidiana.
"Giovedì prossimo – ha detto – sarà approvato il progetto relativo alla traversa del Sarmento che già da settembre potrà essere collegata con la diga di Montecotugno e che, in stagioni "ordinarie", raccoglie 45 milioni di metri cubi. E stiamo lavorando al rilascio della valutazione di impatto ambientale per la traversa del Sauro. Inoltre - ha continuato Pittella - abbiamo avviato con Enel una interlocuzione per l'utilizzo del Cogliandrino, il cui utilizzo idrico che attualmente viene utilizzato per produrre energia elettrica potrebbe in caso di necessità essere utilizzato dal comparto agricolo, previo indennizzo da parte della Regione per il blocco della produzione energetica.
Stiamo provando pertanto a mettere in campo tutte le iniziative affinché questo comparto non debba risentirne. In futuro - ha aggiunto Pittella - abbiamo intenzione di fare un audit sul fabbisogno perché negli anni le esigenze e le colture sono cambiate".
Il presidente Pittella ha preannunciato la convocazione, nei prossimi giorni, di un tavolo a cui prenderanno parte tutti gli utilizzatori della risorsa idrica.