Vita di città
Il 4 novembre a Matera, tra ricordo e appello alla cooperazione
Nel giorno in cui si festeggiano le Forze Armate e l'Unità d'Italia, la città dei Sassi risponde presente
Matera - lunedì 4 novembre 2013
13.57
La memoria è importante per raccontare la storia e Matera, come tutte le città d'Italia, richiama a se i propri cittadini, giovani e meno giovani, per ricordare insieme il 4 novembre. Il giorno in cui 95 anni fa ebbe termine la Grande Guerra, oggi è onorato come punto d'incontro per l'Unità nazionale e per festeggiare le Forze Armate.
Una cerimonia sentita, partecipata e coinvolgente, nel ricordo di quanti persero la vita, nel ricordo di quanti impegnarono le proprie forze per difendere una Nazione in divenire, dando lustro ai simboli di una carneficina senza fine, ma anche ricordando l'impegno quotidiano delle Forze Armate che quotidianamente mettono a disposizione le proprie risorse e le proprie capacità per essere vicine ai cittadini.
Sulle note del Concerto bandistico di città, hanno preso posto sul palco della cerimonia tutte le più alte cariche cittadine e provinciali, sia amministrative che militari e religiose. Dal Prefetto di Matera Luigi Pizzi, al presidente del Consiglio della Provincia di Matera Aldo Chietera, il Sindaco di Matera Salvatore Adduce, il Questore di Matera Pasquale Errico, il Comandante Militare dell'Esercito "Basilicata" Colonnello Giulio Barba, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Matera Tenente Colonnello Antonio Russo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Pantaleo Cozzoli, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera Eugenio Barisano, il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera, Tenente Colonnello Raffaele Manicone e l'arcivescovo della Diocesi di Matera e Irsina, Monsignor Ligorio.
Inoltre, in piazza, tutte le associazioni combattentistiche e d'Arma. A seguito dell'ingresso di tutti i Reparti di formazione, anche una simpatica e coreografica passerella per alcuni giovanissimi studenti della scuola dell'infanzia. Dunque, la commemorazione ai Caduti, con la deposizione delle corone sulla statua che, in piazza Vittorio Veneto, ricorda i caduti materani della Guerra. Dunque, spazio agli interventi del Prefetto Pizzi, per la lettura del messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Napolitano; dunque la lettura da parte del Tenente Colonnello Russo, della lettara inviata da Ministro della Difesa Mario Mauro. Dunque l'intervento sentito del giovane presidente della Consulta studentesca Montemurro, che dopo aver citato la poesia "Fratelli" di Ungaretti, ha richiamato tutti i presenti alla fratellanza. Non è mancato un attacco alla partecipazione alle guerre sotto forma di aiuti umanitari e alla collusione dell'ex Capo della Municipale, Pepe, ma concludendo con un richiamo all'unione. "Bisogna essere più patriottici, vedere le Forze dell'Ordine come amici e non come nemici, consapevoli della loro disponibilità a collaborare per la nostra sicurezza. Bisogna provare a credere ancora in qualcosa, e noi vogliamo farlo".
E mentre il professor Lisanti, dell'associazione combattentistica e d'armi richiama l'attenzione sul ricordo e ricorda la recente apertura del Museo dei cimeli di guerra in via D'Alessio a Matera, il presidente del Consiglio provinciale, Aldo Chietera, richiama l'attenzione sull'Ente da lui rappresentato. "Viviamo un momento di smarrimento, ma nel giorno dell'Unità nazionale voglio ricordare come, nonostante stiano lavorando per svuotare l'Ente di ogni delega, dobbiamo trovare le giuste energie per unirci e provare a ripartire. Sono convinto – ha concluso Chietera – che la disperazione ha in se un potere di rinascita, e su quello dobbiamo lavorare, tutti uniti".
Anche il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, dopo aver ricordato i militari scomparsi e la Grande Guerra, pone l'accento sulla coesione. "Queste vicende ricordano l'unione, l'importanza di lavorare insieme per superare ogni difficoltà, anche tra le contraddizioni che spesso ci sono – ha spiegato riprendendo la poco velata polemica del giovane presidente della Consulta studentesca – Insieme a Matera, in Provincia, in Regione, in Italia, come in Europa, possiamo farcela. Non è un caso se anche in occasione della corsa verso Matera 2019 il nostro obbiettivo è stato quello di coinvolgere tutti, un percorso da affrontare insieme per poter raggiungere gli obbiettivi sperati".
Una cerimonia sentita, partecipata e coinvolgente, nel ricordo di quanti persero la vita, nel ricordo di quanti impegnarono le proprie forze per difendere una Nazione in divenire, dando lustro ai simboli di una carneficina senza fine, ma anche ricordando l'impegno quotidiano delle Forze Armate che quotidianamente mettono a disposizione le proprie risorse e le proprie capacità per essere vicine ai cittadini.
Sulle note del Concerto bandistico di città, hanno preso posto sul palco della cerimonia tutte le più alte cariche cittadine e provinciali, sia amministrative che militari e religiose. Dal Prefetto di Matera Luigi Pizzi, al presidente del Consiglio della Provincia di Matera Aldo Chietera, il Sindaco di Matera Salvatore Adduce, il Questore di Matera Pasquale Errico, il Comandante Militare dell'Esercito "Basilicata" Colonnello Giulio Barba, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Matera Tenente Colonnello Antonio Russo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Pantaleo Cozzoli, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera Eugenio Barisano, il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera, Tenente Colonnello Raffaele Manicone e l'arcivescovo della Diocesi di Matera e Irsina, Monsignor Ligorio.
Inoltre, in piazza, tutte le associazioni combattentistiche e d'Arma. A seguito dell'ingresso di tutti i Reparti di formazione, anche una simpatica e coreografica passerella per alcuni giovanissimi studenti della scuola dell'infanzia. Dunque, la commemorazione ai Caduti, con la deposizione delle corone sulla statua che, in piazza Vittorio Veneto, ricorda i caduti materani della Guerra. Dunque, spazio agli interventi del Prefetto Pizzi, per la lettura del messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Napolitano; dunque la lettura da parte del Tenente Colonnello Russo, della lettara inviata da Ministro della Difesa Mario Mauro. Dunque l'intervento sentito del giovane presidente della Consulta studentesca Montemurro, che dopo aver citato la poesia "Fratelli" di Ungaretti, ha richiamato tutti i presenti alla fratellanza. Non è mancato un attacco alla partecipazione alle guerre sotto forma di aiuti umanitari e alla collusione dell'ex Capo della Municipale, Pepe, ma concludendo con un richiamo all'unione. "Bisogna essere più patriottici, vedere le Forze dell'Ordine come amici e non come nemici, consapevoli della loro disponibilità a collaborare per la nostra sicurezza. Bisogna provare a credere ancora in qualcosa, e noi vogliamo farlo".
E mentre il professor Lisanti, dell'associazione combattentistica e d'armi richiama l'attenzione sul ricordo e ricorda la recente apertura del Museo dei cimeli di guerra in via D'Alessio a Matera, il presidente del Consiglio provinciale, Aldo Chietera, richiama l'attenzione sull'Ente da lui rappresentato. "Viviamo un momento di smarrimento, ma nel giorno dell'Unità nazionale voglio ricordare come, nonostante stiano lavorando per svuotare l'Ente di ogni delega, dobbiamo trovare le giuste energie per unirci e provare a ripartire. Sono convinto – ha concluso Chietera – che la disperazione ha in se un potere di rinascita, e su quello dobbiamo lavorare, tutti uniti".
Anche il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, dopo aver ricordato i militari scomparsi e la Grande Guerra, pone l'accento sulla coesione. "Queste vicende ricordano l'unione, l'importanza di lavorare insieme per superare ogni difficoltà, anche tra le contraddizioni che spesso ci sono – ha spiegato riprendendo la poco velata polemica del giovane presidente della Consulta studentesca – Insieme a Matera, in Provincia, in Regione, in Italia, come in Europa, possiamo farcela. Non è un caso se anche in occasione della corsa verso Matera 2019 il nostro obbiettivo è stato quello di coinvolgere tutti, un percorso da affrontare insieme per poter raggiungere gli obbiettivi sperati".