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Il 31 dicembre a Matera una grande marcia della pace
L'arcivescovo Caiazzo invita la città a lanciare un forte messaggio al mondo
Matera - mercoledì 26 dicembre 2018
13.33
Per l'ultimo giorno dell'anno Matera non sarà soltanto il grande palcoscenico televisivo del Capodanno della Rai. Sarà anche "teatro all'aperto" di una grande marcia della pace.
Proprio il 31 dicembre, infatti, è in programma la marcia della pace tra le strade dei Sassi. L'arcivescovo Pino Caiazzo ha espresso grandi aspettative da questo evento, così come ha ricordato nell'omelia pronunciata nella notte di Natale in cui ha lanciato messaggi molto duri per ritrovare il senso di umanità.
"Matera, città europea della cultura, vuole, partendo dai Sassi che la fecero definire "città della vergogna", come la grotta di Betlemme, porsi all'attenzione mondiale - ha detto monsignor Caiazzo - ricca di quell'umanesimo che l'ha resa protagonista nel saper accogliere ed amare la vita, servendola e custodendola nella sua sacralità. Da sempre avvolta da questa luce, oggi da tutti visitata e ammirata, apre gli scrigni dei suoi tesori dialogando e promuovendo la realizzazione di scambi culturali, dove fede e cultura diventano un binomio indissolubile per la vera promozione umana".
"La Marcia della Pace che il 31 dicembre vivremo tra le strade dei Sassi della nostra città sarà un ulteriore inno da cantare come melodia da imparare in tutte le lingue. Matera dice all'Europa e al mondo intero: sì alla pace, unica strada che ci innalzerà sempre più verso le realtà eterne; no ad ogni forma di guerra, strada senza ritorno, che ci fa sprofondare negli abissi della morte", ha aggiunto il presule.
Annunciato anche un altro importante appuntamento per l'Arcidiocesi di Matera-Irsina. Il 12 gennaio, vigilia del Battesimo di Gesù, sarà dato inizio ufficialmente al Primo Sinodo Diocesano.
Proprio il 31 dicembre, infatti, è in programma la marcia della pace tra le strade dei Sassi. L'arcivescovo Pino Caiazzo ha espresso grandi aspettative da questo evento, così come ha ricordato nell'omelia pronunciata nella notte di Natale in cui ha lanciato messaggi molto duri per ritrovare il senso di umanità.
"Matera, città europea della cultura, vuole, partendo dai Sassi che la fecero definire "città della vergogna", come la grotta di Betlemme, porsi all'attenzione mondiale - ha detto monsignor Caiazzo - ricca di quell'umanesimo che l'ha resa protagonista nel saper accogliere ed amare la vita, servendola e custodendola nella sua sacralità. Da sempre avvolta da questa luce, oggi da tutti visitata e ammirata, apre gli scrigni dei suoi tesori dialogando e promuovendo la realizzazione di scambi culturali, dove fede e cultura diventano un binomio indissolubile per la vera promozione umana".
"La Marcia della Pace che il 31 dicembre vivremo tra le strade dei Sassi della nostra città sarà un ulteriore inno da cantare come melodia da imparare in tutte le lingue. Matera dice all'Europa e al mondo intero: sì alla pace, unica strada che ci innalzerà sempre più verso le realtà eterne; no ad ogni forma di guerra, strada senza ritorno, che ci fa sprofondare negli abissi della morte", ha aggiunto il presule.
Annunciato anche un altro importante appuntamento per l'Arcidiocesi di Matera-Irsina. Il 12 gennaio, vigilia del Battesimo di Gesù, sarà dato inizio ufficialmente al Primo Sinodo Diocesano.