Vita di città
I Sassi, patrimonio di una comunità, subisce i colpi dei vandali
La segnalazione del nostro lettore, l'Ingegnere Nicola Plasmati
Matera - martedì 14 febbraio 2017
Matera, sempre più bella e sempre più turistica, accoglie quotidianamente una mole di visitatori che arrivano da ogni dove per conoscerne storia e cultura ed contemplarne il fascino dei Sassi e dei luoghi antichi. Gli stessi Sassi che hanno rapito il cuore di importanti registi che hanno scelto o sceglieranno la Capitale europea della Cultura 2019 per le loro nuove produzioni. Gli stessi Sassi che, oggi, si presentano agli occhi dei turisti segnate dal vandalismo.
"Queste - scrive il nostro lettore, l'Ingegnere Nicola Plasmati, alla Redazione di MateraLife - sono solo alcune delle numerose scritte vandaliche che deturpano i muri dei famosi Sassi di Matera, noti oramai in tutto il mondo, ed è imbarazzante la nullafacenza dell'assessore ai Sassi, l'agronoma Paola D'Antonio, che incredibilmente ignora il problema".
Chi ha imbrattato le pareti nel quartiere dei Sassi, luogo saturo di storia e di forte valenza per l'intera comunità materana, certamente non nutre amore e senso di appartenenza nei confronti della propria città, al punto da sfregiarle il volto con scritte prive di senso logico per il resto del mondo. "Servono telecamere ed urgentemente anche - continua Plasmati - per disincentivare i vandali o per lo meno per poterli individuare una volta commesso il reato. Circa le telecamere, è possibile installarle in prossimità dei pali della luce, affinché vengano da essi alimentate ed abbiano una buona luminosità nelle ore notturne, benché ad infrarossi. Per la memorizzazione dei dati invece c'è una vasta gamma di opzioni".
In conclusione, Plasmati lancia un interrogativo, che certamente si saranno posti tutti coloro che hanno a cuore la propria città e portano rispetto verso il bene comune: "Matera è la Capitale europea della Cultura, che figura facciamo dinnanzi i turisti con i sassi imbrattati dai vandali?"
Parole dure, ma purtroppo vere.
"Queste - scrive il nostro lettore, l'Ingegnere Nicola Plasmati, alla Redazione di MateraLife - sono solo alcune delle numerose scritte vandaliche che deturpano i muri dei famosi Sassi di Matera, noti oramai in tutto il mondo, ed è imbarazzante la nullafacenza dell'assessore ai Sassi, l'agronoma Paola D'Antonio, che incredibilmente ignora il problema".
Chi ha imbrattato le pareti nel quartiere dei Sassi, luogo saturo di storia e di forte valenza per l'intera comunità materana, certamente non nutre amore e senso di appartenenza nei confronti della propria città, al punto da sfregiarle il volto con scritte prive di senso logico per il resto del mondo. "Servono telecamere ed urgentemente anche - continua Plasmati - per disincentivare i vandali o per lo meno per poterli individuare una volta commesso il reato. Circa le telecamere, è possibile installarle in prossimità dei pali della luce, affinché vengano da essi alimentate ed abbiano una buona luminosità nelle ore notturne, benché ad infrarossi. Per la memorizzazione dei dati invece c'è una vasta gamma di opzioni".
In conclusione, Plasmati lancia un interrogativo, che certamente si saranno posti tutti coloro che hanno a cuore la propria città e portano rispetto verso il bene comune: "Matera è la Capitale europea della Cultura, che figura facciamo dinnanzi i turisti con i sassi imbrattati dai vandali?"
Parole dure, ma purtroppo vere.