Vita di città
I punti dolenti della sanità e della pianificazione urbanistica
Presentati due documenti elaborati da ordini professionali e circolo La scaletta
Matera - mercoledì 28 ottobre 2020
11.42 Comunicato Stampa
Al Comune sono stati presentati due documenti su sanità e pianificazione urbanistica in Basilicata che contengono dati, criticità e proposte raccolti nell'ambito delle attività di un gruppo di lavoro, che si è costituito lo scorso marzo presso il Circolo La Scaletta.
Un'attività di dialogo e confronto propositivo su sviluppo e crescita della città di Matera e del territorio lucano, che mira a recuperare un aspetto fondante dello storico sodalizio materano, coinvolgendo anche l'Ordine dei Medici, l'Ordine degli ingegneri, Italia Nostra e il Coordinamento delle associazioni di volontariato socio sanitarie della provincia di Matera. I documenti, illustrati alla presenza del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, che si è impegnato ad esaminare le proposte avanzate, saranno posti all'attenzione anche del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a cui dallo scorso luglio è stato richiesto un incontro, senza ottenere un riscontro.
Nel documento presentato vi è una sonora bocciatura del disegno di legge di riforma del sistema sanitario regionale, considerato uno "sterile tentativo di riorganizzazione amministrativa di un sistema che viene lasciato alla deriva, una riforma che senza apportare proposte innovative atte a risolvere le problematiche dell'attuale situazione del sistema sanitario, andrebbe solo a generare ulteriori costi, provocando un deterioramento dell'attuale qualità dei servizi sanitari della provincia di Matera".
A farsi portavoce del tema caldo della sanità lucana è stato Severino Montemurro, presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Matera, che ha sottolineato la necessità di una maggiore autonomia dell'ospedale "Madonna delle Grazie" di Matera, una struttura che deve essere potenziata, puntando all'eccellenza nella cura dei cittadini senza dipendere dall'ospedale di Potenza. Un'eccellenza che consentirebbe di evitare la forte mobilità sanitaria verso altre regioni di cui è vittima la Basilicata, una migrazione che le costa moltissimo in termini economici e di professionalità mediche in fuga verso altri nosocomi in grado di garantire migliori standard qualitativi. Migliorare l'assistenza dei cittadini in questo momento di emergenza sanitaria, ha sottolineato Montemurro, significa anche poter garantire l'allestimento di strutture dedicate ai pazienti Covid, utilizzando per esempio degli ospedali dismessi, in modo da evitare ogni possibile commistione con le normali attività di cura.
L'annosa problematica della pianificazione urbanistica nella regione Basilicata è stata affrontata da Paolo Emilio Stasi, presidente del Circolo La Scaletta, che ha messo in evidenza, come si legge nel documento, la mancata adozione da parte della Regione Basilicata degli strumenti di pianificazione come la Carta Regionale dei Suoli, il Documento Preliminare, il Quadro Strutturale Regionale ed il Piano Paesaggistico Regionale, quest'ultimo l'unico ad essere stato appena avviato, previsti dalla legge urbanistica regionale n.23 del 1999. Tutti strumenti, ha messo in evidenza Stasi, che se fossero in vigore eviterebbero la via crucis dell'iter approvativo di ogni strumentazione urbanistica, garantendo un quadro di sviluppo regionale condiviso con la previsione delle opere strategiche.
Sulla pianificazione urbanistica regionale è intervenuto anche Giuseppe Sicolo, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, che ha posto l'attenzione sulla legge regionale sul Piano Casa del 2009, una legge che non dialoga con la n.23 del 1999, pertanto andrebbe rivista per dar vita a una nuova legge urbanistica per la riqualificazione urbana e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio. All'incontro con la stampa hanno partecipato anche Dora Capozza, rappresentante della sezione materana di Italia Nostra, Anna Maria Colangelo, presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato socio sanitarie della provincia di Matera.
Un'attività di dialogo e confronto propositivo su sviluppo e crescita della città di Matera e del territorio lucano, che mira a recuperare un aspetto fondante dello storico sodalizio materano, coinvolgendo anche l'Ordine dei Medici, l'Ordine degli ingegneri, Italia Nostra e il Coordinamento delle associazioni di volontariato socio sanitarie della provincia di Matera. I documenti, illustrati alla presenza del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, che si è impegnato ad esaminare le proposte avanzate, saranno posti all'attenzione anche del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a cui dallo scorso luglio è stato richiesto un incontro, senza ottenere un riscontro.
Nel documento presentato vi è una sonora bocciatura del disegno di legge di riforma del sistema sanitario regionale, considerato uno "sterile tentativo di riorganizzazione amministrativa di un sistema che viene lasciato alla deriva, una riforma che senza apportare proposte innovative atte a risolvere le problematiche dell'attuale situazione del sistema sanitario, andrebbe solo a generare ulteriori costi, provocando un deterioramento dell'attuale qualità dei servizi sanitari della provincia di Matera".
A farsi portavoce del tema caldo della sanità lucana è stato Severino Montemurro, presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Matera, che ha sottolineato la necessità di una maggiore autonomia dell'ospedale "Madonna delle Grazie" di Matera, una struttura che deve essere potenziata, puntando all'eccellenza nella cura dei cittadini senza dipendere dall'ospedale di Potenza. Un'eccellenza che consentirebbe di evitare la forte mobilità sanitaria verso altre regioni di cui è vittima la Basilicata, una migrazione che le costa moltissimo in termini economici e di professionalità mediche in fuga verso altri nosocomi in grado di garantire migliori standard qualitativi. Migliorare l'assistenza dei cittadini in questo momento di emergenza sanitaria, ha sottolineato Montemurro, significa anche poter garantire l'allestimento di strutture dedicate ai pazienti Covid, utilizzando per esempio degli ospedali dismessi, in modo da evitare ogni possibile commistione con le normali attività di cura.
L'annosa problematica della pianificazione urbanistica nella regione Basilicata è stata affrontata da Paolo Emilio Stasi, presidente del Circolo La Scaletta, che ha messo in evidenza, come si legge nel documento, la mancata adozione da parte della Regione Basilicata degli strumenti di pianificazione come la Carta Regionale dei Suoli, il Documento Preliminare, il Quadro Strutturale Regionale ed il Piano Paesaggistico Regionale, quest'ultimo l'unico ad essere stato appena avviato, previsti dalla legge urbanistica regionale n.23 del 1999. Tutti strumenti, ha messo in evidenza Stasi, che se fossero in vigore eviterebbero la via crucis dell'iter approvativo di ogni strumentazione urbanistica, garantendo un quadro di sviluppo regionale condiviso con la previsione delle opere strategiche.
Sulla pianificazione urbanistica regionale è intervenuto anche Giuseppe Sicolo, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, che ha posto l'attenzione sulla legge regionale sul Piano Casa del 2009, una legge che non dialoga con la n.23 del 1999, pertanto andrebbe rivista per dar vita a una nuova legge urbanistica per la riqualificazione urbana e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio. All'incontro con la stampa hanno partecipato anche Dora Capozza, rappresentante della sezione materana di Italia Nostra, Anna Maria Colangelo, presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato socio sanitarie della provincia di Matera.