Politica
I cinquestelle si macchiano di “familismo amorale”
L’accusa di tre consiglieri per le nomine nello staff del sindaco
Matera - martedì 2 febbraio 2021
10.53
In casa 5 stelle si predica bene e si razzola male. Si commentava sui social indignati della politica clientelare delle passate amministrazioni, si sbandierava una diversità e una discontinuità dalle cattive abitudini dei partiti tradizionali, accusati di essere campioni di clientelismo e occupazione del potere, ma adesso si cade negli stessi errori.
La pubblica accusa è dei consiglieri comunali Pasquale Doria (Matera Civica), Giovanni Schiuma e Marina Susi del centro sinistra che hanno così commentato la vicenda della nomina di due collaboratori del sindaco Bennardi, due "Componenti dell'ufficio staff degli organi di direzione politica", scelti (a differenza di quanto accaduto con il portavoce), attraverso un bando, ma che di fatto - secondo i tre consiglieri di opposizione-, erano già stati individuati. "L'hanno spuntata due nomi che circolavano da mesi ben oltre via Moro, tanto da essere azzeccati anzitempo attraverso i social media"- affermano Doria, Schiuma e Susi, che commentano come la scelta sia ricaduta "casualmente" su due militanti del M5S.
A non apprezzare particolarmente la scelta di campo "politica", sarebbero stati proprio i militanti dei pentastellati che non avrebbero visto di buon occhio l'uso di questa pratica politica, da sempre attribuita agli altri partiti. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque.
"Sembra un film già visto- commentano i tre consiglieri-. Inevitabilmente, viene in mente l'espressione familismo amorale", un termine che significa portare a massimizzare i vantaggi materiali e immediati del nucleo di parenti, del clan degli amici e dei militanti. "Un male endemico denunciato con convinzione e a più riprese ma che, per ironia della sorte, ora torna indietro come un micidiale boomerang sulla bocca di chi lo ha scagliato da sempre con veemenza, senza sconti nei confronti dei protagonisti della vecchia politica"- sottolineano i consiglieri Doria, Schiuma e Susi, che fanno notare come il sindaco Bennardi, infatti, esorcizzasse in campagna elettorale le cattive pratiche del familismo amorale, per poi invece caderci dentro.
"Vizi che denunciano i guasti provocati dalla cronica carenza di senso civico. Combattuti nelle piazze ma, di colpo, praticati nelle chiuse stanze di un improvviso potere piovuto, per una serie di contingenze favorevoli, nelle mani dei pentastellati materani"- affermano i tre consiglieri di minoranza, che non mancano di piccare anche gli alleati del M5S, i quali "benché prodigi del maggioritario abbiano premiato, oltre ogni misura, anche chi ha palesemente perso le elezioni con un misero 4 per cento dei consensi. Oggi, però, tutti insieme vanno a fare compagnia a chi li ha preceduti al sesto piano di via Moro".
La pubblica accusa è dei consiglieri comunali Pasquale Doria (Matera Civica), Giovanni Schiuma e Marina Susi del centro sinistra che hanno così commentato la vicenda della nomina di due collaboratori del sindaco Bennardi, due "Componenti dell'ufficio staff degli organi di direzione politica", scelti (a differenza di quanto accaduto con il portavoce), attraverso un bando, ma che di fatto - secondo i tre consiglieri di opposizione-, erano già stati individuati. "L'hanno spuntata due nomi che circolavano da mesi ben oltre via Moro, tanto da essere azzeccati anzitempo attraverso i social media"- affermano Doria, Schiuma e Susi, che commentano come la scelta sia ricaduta "casualmente" su due militanti del M5S.
A non apprezzare particolarmente la scelta di campo "politica", sarebbero stati proprio i militanti dei pentastellati che non avrebbero visto di buon occhio l'uso di questa pratica politica, da sempre attribuita agli altri partiti. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque.
"Sembra un film già visto- commentano i tre consiglieri-. Inevitabilmente, viene in mente l'espressione familismo amorale", un termine che significa portare a massimizzare i vantaggi materiali e immediati del nucleo di parenti, del clan degli amici e dei militanti. "Un male endemico denunciato con convinzione e a più riprese ma che, per ironia della sorte, ora torna indietro come un micidiale boomerang sulla bocca di chi lo ha scagliato da sempre con veemenza, senza sconti nei confronti dei protagonisti della vecchia politica"- sottolineano i consiglieri Doria, Schiuma e Susi, che fanno notare come il sindaco Bennardi, infatti, esorcizzasse in campagna elettorale le cattive pratiche del familismo amorale, per poi invece caderci dentro.
"Vizi che denunciano i guasti provocati dalla cronica carenza di senso civico. Combattuti nelle piazze ma, di colpo, praticati nelle chiuse stanze di un improvviso potere piovuto, per una serie di contingenze favorevoli, nelle mani dei pentastellati materani"- affermano i tre consiglieri di minoranza, che non mancano di piccare anche gli alleati del M5S, i quali "benché prodigi del maggioritario abbiano premiato, oltre ogni misura, anche chi ha palesemente perso le elezioni con un misero 4 per cento dei consensi. Oggi, però, tutti insieme vanno a fare compagnia a chi li ha preceduti al sesto piano di via Moro".