Turismo
Guide abusive o promoter?
I professionisti attaccano e chiedono l'intervento dell'amministrazione
Matera - martedì 5 agosto 2014
19.48
Nasce un nuovo servizio turistico a Matera. Il promoter.
L'annosa questione dell'abusivismo turistico in città risulta essere più intricata di quanto possa sembrare. Per chiarire meglio la situazione abbiamo interpellato la guida turistica autorizzata Luca Paolicelli di "Guide Matera".
Qual è la differenza tra una guida abusiva e un promoter?
"La funzione dei promoter si differenzia da quella delle guide abusive in quanto questi non offrono visite guidate della città ma si occupano principalmente di procacciare clienti alle agenzie. Al contrario di quanto si pensi, il promoter turistico è una figura esistente da anni sul territorio; il problema è che con l'aumento quantitativo e qualitativo del turismo materano, non è più possibile presentare tale biglietto da visita della città ai turisti che vi arrivano, viste e considerate oltretutto le modalità di approccio poco professionali".
Cosa hanno fatto o pensano di fare le guide autorizzate di Matera per cercare di risolvere il problema?
"Da parte nostra abbiamo sempre segnalato e denunciato il problema ma nulla di concreto è mai stato fatto dalle forze dell'ordine. L'ordinanza sindacale del 2011, che vieta questo tipo di attività, non è mai stata applicata, ad eccezione di uno o due casi. Le istituzioni si difendono affermando che, se si applicasse l'ordinanza, i ragazzi in questione resterebbero senza lavoro. Ciò però non può essere una giustificazione al grave danno d'immagine subito dalla città. La nostra proposta è di regolamentare la figura del promoter turistico. Creare un corso di formazione specifico che conferisca competenze e capacità adeguate a svolgere l'attività. In altre città, sia italiane che estere, è stato già fatto".
Il lavoro delle guide turistiche, dunque, risulta poco tutelato?
"Il vero problema è la deregolamentazione del settore che porta ad una scarsa tutela del nostro lavoro e compromette la giusta valorizzazione del patrimonio della città. Oltre all'abusivismo, vi è la 'minaccia' delle guide turistiche straniere. Dal 2013 la normativa europea garantisce la libertà di esercizio a tutti i cittadini dell'Unione Europea. L'alto rischio è che le guide "esterne" non conoscano approfonditamente il nostro territorio. Perciò il Mibac ha il compito di stilare una lista di siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico per i quali occorre una specifica abilitazione. Tra questi rientrerebbero di diritto i Sassi di Matera, in quanto patrimonio dell'Unesco, ma bisognerà attendere Ottobre per la definizione della suddetta lista. Nel frattempo si vive in questo clima di anarchia in cui chiunque può fare quello che vuole".
L'annosa questione dell'abusivismo turistico in città risulta essere più intricata di quanto possa sembrare. Per chiarire meglio la situazione abbiamo interpellato la guida turistica autorizzata Luca Paolicelli di "Guide Matera".
Qual è la differenza tra una guida abusiva e un promoter?
"La funzione dei promoter si differenzia da quella delle guide abusive in quanto questi non offrono visite guidate della città ma si occupano principalmente di procacciare clienti alle agenzie. Al contrario di quanto si pensi, il promoter turistico è una figura esistente da anni sul territorio; il problema è che con l'aumento quantitativo e qualitativo del turismo materano, non è più possibile presentare tale biglietto da visita della città ai turisti che vi arrivano, viste e considerate oltretutto le modalità di approccio poco professionali".
Cosa hanno fatto o pensano di fare le guide autorizzate di Matera per cercare di risolvere il problema?
"Da parte nostra abbiamo sempre segnalato e denunciato il problema ma nulla di concreto è mai stato fatto dalle forze dell'ordine. L'ordinanza sindacale del 2011, che vieta questo tipo di attività, non è mai stata applicata, ad eccezione di uno o due casi. Le istituzioni si difendono affermando che, se si applicasse l'ordinanza, i ragazzi in questione resterebbero senza lavoro. Ciò però non può essere una giustificazione al grave danno d'immagine subito dalla città. La nostra proposta è di regolamentare la figura del promoter turistico. Creare un corso di formazione specifico che conferisca competenze e capacità adeguate a svolgere l'attività. In altre città, sia italiane che estere, è stato già fatto".
Il lavoro delle guide turistiche, dunque, risulta poco tutelato?
"Il vero problema è la deregolamentazione del settore che porta ad una scarsa tutela del nostro lavoro e compromette la giusta valorizzazione del patrimonio della città. Oltre all'abusivismo, vi è la 'minaccia' delle guide turistiche straniere. Dal 2013 la normativa europea garantisce la libertà di esercizio a tutti i cittadini dell'Unione Europea. L'alto rischio è che le guide "esterne" non conoscano approfonditamente il nostro territorio. Perciò il Mibac ha il compito di stilare una lista di siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico per i quali occorre una specifica abilitazione. Tra questi rientrerebbero di diritto i Sassi di Matera, in quanto patrimonio dell'Unesco, ma bisognerà attendere Ottobre per la definizione della suddetta lista. Nel frattempo si vive in questo clima di anarchia in cui chiunque può fare quello che vuole".