Cronaca
Grave episodio a Matera. "Indirizzi delle persone contagiate in rete"
Il Comune sporge denuncia alla Procura e alle forze di polizia
Matera - martedì 24 marzo 2020
17.01
Non bastava la "caccia all'untore" di manzoniana memoria. L'affannosa rincorsa al nome di persone e famiglie che già stanno soffrendo. A Matera qualcuno è andato oltre con la pubblicazione in rete degli indirizzi di casa di persone ritenute contagiate dal Covid19. Il Comune di Matera, per questo, si è rivolta alla Procura e alle forze di polizia.
''In riferimento alla pubblicazione in rete, tramite i canali social, di un elenco di indirizzi di residenza di presunte persone contagiate dal virus Covid-19 - si legge in una nota - si informa che il Comune di Matera ha denunciato il fatto all'autorità giudiziaria e a quelle di pubblica sicurezza perché vengano puniti i responsabili di questi gravissimi comportamenti. Si comunica inoltre che nessun documento ufficiale è stato reso pubblico e fatto circolare dal Comune di Matera''.
Bisogna fermare la barbarie. Non è giustificata questa corsa a conoscere i nomi e cognomi con la motivazione di doversi proteggere per sapere se si è stati a contatto con le persone contagiate. Come più volte ripetuto dalle autorità, provvede la Asl a ricostruire la rete dei contatti avuti dalle persone risultate positive. In tali casi, i "contatti" vengono sottoposti a programmi di quarantena domiciliare e di monitoraggio della temperatura corporea e di eventuali sintomi.
''In riferimento alla pubblicazione in rete, tramite i canali social, di un elenco di indirizzi di residenza di presunte persone contagiate dal virus Covid-19 - si legge in una nota - si informa che il Comune di Matera ha denunciato il fatto all'autorità giudiziaria e a quelle di pubblica sicurezza perché vengano puniti i responsabili di questi gravissimi comportamenti. Si comunica inoltre che nessun documento ufficiale è stato reso pubblico e fatto circolare dal Comune di Matera''.
Bisogna fermare la barbarie. Non è giustificata questa corsa a conoscere i nomi e cognomi con la motivazione di doversi proteggere per sapere se si è stati a contatto con le persone contagiate. Come più volte ripetuto dalle autorità, provvede la Asl a ricostruire la rete dei contatti avuti dalle persone risultate positive. In tali casi, i "contatti" vengono sottoposti a programmi di quarantena domiciliare e di monitoraggio della temperatura corporea e di eventuali sintomi.