Politica
Giunta regionale, inizia l'era Pittella
Quattro volti nuovi. Scelti dei tecnici, addio collegamento con il passato
Matera - lunedì 30 dicembre 2013
09.30
La rivoluzione tanto declamata dal nuovo presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, parte dalla scelta della Giunta.
Nella giornata di ieri, al contrario di quanto era nell'aria, il neo eletto Pittella ha sbalordito tutti nominando quattro assessori esterni, ma non solo. Infatti, nessuno dei prescelti ha carattere di contatto con la realtà politica lucana precedente e, soprattutto sono nomi di respiro nazionale ed europeo.
Una scelta in completa controtendenza con i giochi di partito e di voti che aleggiavano sulle scelte per la nuova Giunta, smentite in toto. Potrebbe essere davvero arrivato il momento per vedere qualcosa di nuovo in Basilicata?
I decreti, firmati nella mattinata di ieri, nominano nel nuovo esecutivo regionale: Flavia Franconi con delega alle Politiche per la persona, Raffaele Liberali, in qualità di assessore alle Politiche per lo sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Michele Ottati, in qualità di assessore alle Politiche agricole e forestali e Aldo Berlinguer, con delega all'ambiente, territorio, infrastrutture, opere pubbliche e trasporti. Il Presidente terrà per sé le deleghe agli Affari Istituzionali, alla Protezione civile, alla cultura, al turismo, alla programmazione e alle finanze.
"La Basilicata ha bisogno di volare alto, e di agganciare l'Europa con la sua programmazione 2014-2020. Ha bisogno di persone che garantiscano alla nostra regione visione, esperienza, talento e slancio internazionale per affrontare e risolvere le emergenze e proiettarsi verso il futuro. Esistono e sono molte, anche in Basilicata, intelligenze ed eccellenze da spendere, ma questa volta occorreva superare ogni provincialismo. Da uomo di partito ho lavorato per nominare una giunta con il concorso di tutti i gruppi - si legge nella nota di Marcello Pittella - cercando la sintesi più avanzata tra quelle in campo, ma ho dovuto registrare una impraticabilità in questo senso".
A quel punto la scelta. "Sono convinto, però - ha proseguito il nuovo presidente - che la scelta di nominare una giunta che premi merito e competenze intercetti il messaggio consegnatomi dai cittadini lucani con il voto delle primarie prima e delle elezioni poi. Ho voluto far valere le mie prerogative di presidente, non potendo delegare a nessuno questa assunzione di responsabilità e l'ho fatto con l'animo sereno di chi sa di aver scelto nell'esclusivo interesse della mia comunità. Sono, inoltre,certo che l'intera maggioranza condividerà questo approccio avanzato e sarà al mio fianco in questa strada che punta al rinnovamento".
"Nessuna rivoluzione si realizza in un giorno, né tanto meno solo con la nomina di personalità eccellenti alla guida di un governo. Un vero cambiamento passa attraverso la ristrutturazione complessiva della macchina amministrativa, con la riduzione degli assessorati e l'accorpamento delle deleghe, ma passa soprattutto dalle grandi riforme e da un nuovo ruolo che la Basilicata deve assumere a livello nazionale puntando sulle proprie risorse naturali. Passa attraverso un percorso che sono sicuro di aver già intrapreso attraverso scelte nette che vanno nella direzione della spending review, del risparmio e del contenimento della spesa in tutti i sensi. Ed è guardando a queste scelte, a questi fatti concreti – ha concluso il presidente lucano – che chiedo ai cittadini di stare dalla mia parte".
Nella giornata di ieri, al contrario di quanto era nell'aria, il neo eletto Pittella ha sbalordito tutti nominando quattro assessori esterni, ma non solo. Infatti, nessuno dei prescelti ha carattere di contatto con la realtà politica lucana precedente e, soprattutto sono nomi di respiro nazionale ed europeo.
Una scelta in completa controtendenza con i giochi di partito e di voti che aleggiavano sulle scelte per la nuova Giunta, smentite in toto. Potrebbe essere davvero arrivato il momento per vedere qualcosa di nuovo in Basilicata?
I decreti, firmati nella mattinata di ieri, nominano nel nuovo esecutivo regionale: Flavia Franconi con delega alle Politiche per la persona, Raffaele Liberali, in qualità di assessore alle Politiche per lo sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Michele Ottati, in qualità di assessore alle Politiche agricole e forestali e Aldo Berlinguer, con delega all'ambiente, territorio, infrastrutture, opere pubbliche e trasporti. Il Presidente terrà per sé le deleghe agli Affari Istituzionali, alla Protezione civile, alla cultura, al turismo, alla programmazione e alle finanze.
"La Basilicata ha bisogno di volare alto, e di agganciare l'Europa con la sua programmazione 2014-2020. Ha bisogno di persone che garantiscano alla nostra regione visione, esperienza, talento e slancio internazionale per affrontare e risolvere le emergenze e proiettarsi verso il futuro. Esistono e sono molte, anche in Basilicata, intelligenze ed eccellenze da spendere, ma questa volta occorreva superare ogni provincialismo. Da uomo di partito ho lavorato per nominare una giunta con il concorso di tutti i gruppi - si legge nella nota di Marcello Pittella - cercando la sintesi più avanzata tra quelle in campo, ma ho dovuto registrare una impraticabilità in questo senso".
A quel punto la scelta. "Sono convinto, però - ha proseguito il nuovo presidente - che la scelta di nominare una giunta che premi merito e competenze intercetti il messaggio consegnatomi dai cittadini lucani con il voto delle primarie prima e delle elezioni poi. Ho voluto far valere le mie prerogative di presidente, non potendo delegare a nessuno questa assunzione di responsabilità e l'ho fatto con l'animo sereno di chi sa di aver scelto nell'esclusivo interesse della mia comunità. Sono, inoltre,certo che l'intera maggioranza condividerà questo approccio avanzato e sarà al mio fianco in questa strada che punta al rinnovamento".
"Nessuna rivoluzione si realizza in un giorno, né tanto meno solo con la nomina di personalità eccellenti alla guida di un governo. Un vero cambiamento passa attraverso la ristrutturazione complessiva della macchina amministrativa, con la riduzione degli assessorati e l'accorpamento delle deleghe, ma passa soprattutto dalle grandi riforme e da un nuovo ruolo che la Basilicata deve assumere a livello nazionale puntando sulle proprie risorse naturali. Passa attraverso un percorso che sono sicuro di aver già intrapreso attraverso scelte nette che vanno nella direzione della spending review, del risparmio e del contenimento della spesa in tutti i sensi. Ed è guardando a queste scelte, a questi fatti concreti – ha concluso il presidente lucano – che chiedo ai cittadini di stare dalla mia parte".