Eventi e cultura
Giornate d'autunno FAI, tre luoghi aperti a Matera
Un Palazzo poco conosciuto, i quadri di Guerricchio e anche la casa delle tecnologie
Matera - mercoledì 12 ottobre 2022
Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano, per l'undicesima edizione, le Giornate FAI d'Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l'Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d'autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.
Le novità dei luoghi aperti a Matera e in provincia
MATERA
Casa delle Tecnologie Emergenti
Dal giugno 2021 la Casa delle Tecnologie Emergenti si trova in un edificio dalla lunga storia, che negli anni è stato sede dell'ospedale civile, della biblioteca "T. Stigliani", del Liceo Artistico e poi dell'Università della Basilicata con i Dipartimenti umanistici e la Scuola di Specializzazione in Archeologia. La Casa delle Tecnologie Emergenti ospita vari laboratori con strumentazioni e programmi innovativi, creati da tecnici e ricercatori di istituzioni pubbliche e aziende private, in un inedito connubio tra passato e proiezione verso il futuro. Le sperimentazioni in atto sono finalizzate allo sviluppo, in una città così antica, di un villaggio digitale, trasferendo e trasportando nel Terzo Millennio le esperienze di condivisione sociale del vicinato, microstruttura urbana tipica di Matera. La visita consentirà di scoprire, oltre ai laboratori e agli strumenti qui custoditi, il funzionamento del Gemello Digitale, ancora sconosciuto ai più, risultato dell'utilizzo della tecnologia per la mappatura dei luoghi e dei vissuti della città.
Palazzo De Miccolis-Zagarella-Motta
Eccezionalmente aperto solo per l'edizione 2022 delle Giornate FAI d'Autunno, Palazzo De Miccolis si trova in via Ridola, nel centro storico di Matera. Nato alla fine del Seicento come casa palaziata, l'edificio fu ampliato nel 1811 e nel 1860, quando se ne completò la costruzione di ispirazione neogotica. Abitato fino all'inizio degli anni Settanta dalla famiglia Zagarella e utilizzato poi come sede del Circolo Unione, successivamente è stato acquistato dalla famiglia Motta, che lo ha restaurato. In via straordinaria si potrà accedere agli spazi abitati fino allo scorso anno dal dottor Pietro Motta, proprietario dell'immobile. Durante il percorso di visita sarà narrata la storia del luogo e delle fasi del recente restauro, presentando foto che documentano i cambiamenti intervenuti dalle origini a oggi. Sarà possibile ammirare l'arredamento e gli oggetti di decoro del palazzo.
Ginetto, il Maestro di via Ridola in Palazzo Lanfranchi
Sede del Liceo "E. Duni" fino al 1967, dal 2003 ospita il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Di fondazione secentesca, Palazzo Lanfranchi fu dapprima Seminario, poi Regio Liceo e Liceo-Ginnasio Statale, mantenendo nei secoli la funzione di sede per la formazione sia del clero che della classe dirigente locale. Nel 1867 il seminario venne chiuso e, privata l'autorità ecclesiastica del ruolo da sempre conferitole nell'educazione, formazione e istruzione, divenne Liceo-Ginnasio, dedicato all'insigne giurista materano Emanuele Duni. Il Liceo tra il 1882 e il 1884 si avvalse del prestigioso insegnamento di Giovanni Pascoli. Asimmetrica e proprio per questo ancora più interessante, la facciata di palazzo Lanfranchi è divisa in due parti da un cornicione: sul primo livello, le statue della Madonna e di cinque santi, cui un recentissimo restauro ha restituito la qualità artistica; sulla destra l'accesso principale, e a sinistra la Chiesa del Carmine, inglobata dall'edificio del Seminario. Sorprendenti, sul fianco destro dell'edificio, le iscrizioni poste sugli architravi, brevissime frasi tratte dalle Sacre Scritture che il viandante poteva leggere arrivando o partendo da Matera. È stato l'accurato restauro conservativo a individuare queste iscrizioni, alcune delle quali in ottime condizioni. Durante la visita in occasione delle Giornate FAI si scopriranno le opere del maestro Luigi Guerricchio, l'artista più significativo del Novecento in città. In esposizione permanente nel Museo tele che raccontano la vita del popolo, il lavoro degli artigiani, scorci del paesaggio urbano. La vivida tavolozza di "Ginetto" regala particolare espressività ai protagonisti dei suoi quadri, alcuni dei quali appena donati dai suoi eredi. La visita sarà resa unica dagli interventi musicali dal vivo con musiche eseguite dagli studenti del liceo musicale Stigliani.
PISTICCI
Chiesa dell'Immacolata Concezione
Sulla cresta di una collina argillosa alta 365 metri sul livello del mare, Pisticci appare immersa in un paesaggio dai versanti irregolari e caratterizzati da profonde scanalature", i calanchi". L'abitato urbano si è dislocato, nel corso dei secoli, sulle tre vette del monte Finese: Serra Cipolla, serra Monte Corno e Serra San Francesco. All'estremità del rione Dirupo, la Chiesa dell'Immacolata Concezione, del XVI secolo, volge il suo sguardo al paese proteggendolo. Divenuta sede della Confraternita nel 1688 all'indomani di una terribile frana, si caratterizza per il luminoso intonaco esterno a calce bianca, gli essenziali volumi geometrici, le coperture a doppio spiovente, che si incastonano perfettamente nel contesto abitativo rionale caratterizzato dalle tipiche abitazioni note come "casedde" e "lammie". La pianta della chiesa è caratterizzata da un'aula centrale rettangolare con abside semicircolare, intersecata da un corpo trasversale che divide l'interno in tre ambienti. Quello centrale contiene l'altare, in stile Barocco. La facciata è contraddistinta da un piccolo portale sormontato da un rosone centrale, aggiunto successivamente, e da due oculi; è coronata da una cornice curva polilobata che si collega armoniosamente con l'interno caratterizzato dal soffitto ligneo del Settecento, dipinto a tempera, che assume una particolare importanza per la sua originale forma a carena di nave. Sul prezioso soffitto ligneo, al centro, domina l'immagine dell'Immacolata raffigurata con un insolito abito rosa e nel secondo registro è raffigurato San Michele mentre solleva la spada per uccidere il demonio. Il tutto è contornato da decorazioni floreali e figure di Santi. La chiesa è aperta solo in occasioni particolari come attività liturgiche e culturali, come questa edizione delle Giornate FAI d'Autunno.
BERNALDA
Castello
Situato su una posizione che domina tutta la valle del fiume Basento, il Castello di Bernalda presenta ancora oggi le tracce della sua evoluzione storico-architettonica: a partire dalla torre normanna su cui si è innestato il primo impianto fortilizio quadrangolare, poi ampliato e rimodulato dal feudatario Bernardino de Bernaudo. Pur conservando le tracce del passaggio dall'epoca angioina a quella aragonese, l'ultima integrazione, che fa da quinta alla piazza antistante, testimonia il passaggio dei duchi spagnoli "Navarrete" che diedero al maniero un aspetto di palazzo ducale a partire dal XVIII secolo. Il restauro, ad opera del Comune di Bernalda, ha evidenziato una traccia muraria retrostante e più antica di quella frontale, con architravi lapidei che indicano originarie aperture facendo emergere le più le sue più remote influenze magno-greche.
L'elenco delle aperture è più lungo e comprende luoghi già oggetto di altre Giornate del Fai. Per l'elenco completo:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA
Le novità dei luoghi aperti a Matera e in provincia
MATERA
Casa delle Tecnologie Emergenti
Dal giugno 2021 la Casa delle Tecnologie Emergenti si trova in un edificio dalla lunga storia, che negli anni è stato sede dell'ospedale civile, della biblioteca "T. Stigliani", del Liceo Artistico e poi dell'Università della Basilicata con i Dipartimenti umanistici e la Scuola di Specializzazione in Archeologia. La Casa delle Tecnologie Emergenti ospita vari laboratori con strumentazioni e programmi innovativi, creati da tecnici e ricercatori di istituzioni pubbliche e aziende private, in un inedito connubio tra passato e proiezione verso il futuro. Le sperimentazioni in atto sono finalizzate allo sviluppo, in una città così antica, di un villaggio digitale, trasferendo e trasportando nel Terzo Millennio le esperienze di condivisione sociale del vicinato, microstruttura urbana tipica di Matera. La visita consentirà di scoprire, oltre ai laboratori e agli strumenti qui custoditi, il funzionamento del Gemello Digitale, ancora sconosciuto ai più, risultato dell'utilizzo della tecnologia per la mappatura dei luoghi e dei vissuti della città.
Palazzo De Miccolis-Zagarella-Motta
Eccezionalmente aperto solo per l'edizione 2022 delle Giornate FAI d'Autunno, Palazzo De Miccolis si trova in via Ridola, nel centro storico di Matera. Nato alla fine del Seicento come casa palaziata, l'edificio fu ampliato nel 1811 e nel 1860, quando se ne completò la costruzione di ispirazione neogotica. Abitato fino all'inizio degli anni Settanta dalla famiglia Zagarella e utilizzato poi come sede del Circolo Unione, successivamente è stato acquistato dalla famiglia Motta, che lo ha restaurato. In via straordinaria si potrà accedere agli spazi abitati fino allo scorso anno dal dottor Pietro Motta, proprietario dell'immobile. Durante il percorso di visita sarà narrata la storia del luogo e delle fasi del recente restauro, presentando foto che documentano i cambiamenti intervenuti dalle origini a oggi. Sarà possibile ammirare l'arredamento e gli oggetti di decoro del palazzo.
Ginetto, il Maestro di via Ridola in Palazzo Lanfranchi
Sede del Liceo "E. Duni" fino al 1967, dal 2003 ospita il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Di fondazione secentesca, Palazzo Lanfranchi fu dapprima Seminario, poi Regio Liceo e Liceo-Ginnasio Statale, mantenendo nei secoli la funzione di sede per la formazione sia del clero che della classe dirigente locale. Nel 1867 il seminario venne chiuso e, privata l'autorità ecclesiastica del ruolo da sempre conferitole nell'educazione, formazione e istruzione, divenne Liceo-Ginnasio, dedicato all'insigne giurista materano Emanuele Duni. Il Liceo tra il 1882 e il 1884 si avvalse del prestigioso insegnamento di Giovanni Pascoli. Asimmetrica e proprio per questo ancora più interessante, la facciata di palazzo Lanfranchi è divisa in due parti da un cornicione: sul primo livello, le statue della Madonna e di cinque santi, cui un recentissimo restauro ha restituito la qualità artistica; sulla destra l'accesso principale, e a sinistra la Chiesa del Carmine, inglobata dall'edificio del Seminario. Sorprendenti, sul fianco destro dell'edificio, le iscrizioni poste sugli architravi, brevissime frasi tratte dalle Sacre Scritture che il viandante poteva leggere arrivando o partendo da Matera. È stato l'accurato restauro conservativo a individuare queste iscrizioni, alcune delle quali in ottime condizioni. Durante la visita in occasione delle Giornate FAI si scopriranno le opere del maestro Luigi Guerricchio, l'artista più significativo del Novecento in città. In esposizione permanente nel Museo tele che raccontano la vita del popolo, il lavoro degli artigiani, scorci del paesaggio urbano. La vivida tavolozza di "Ginetto" regala particolare espressività ai protagonisti dei suoi quadri, alcuni dei quali appena donati dai suoi eredi. La visita sarà resa unica dagli interventi musicali dal vivo con musiche eseguite dagli studenti del liceo musicale Stigliani.
PISTICCI
Chiesa dell'Immacolata Concezione
Sulla cresta di una collina argillosa alta 365 metri sul livello del mare, Pisticci appare immersa in un paesaggio dai versanti irregolari e caratterizzati da profonde scanalature", i calanchi". L'abitato urbano si è dislocato, nel corso dei secoli, sulle tre vette del monte Finese: Serra Cipolla, serra Monte Corno e Serra San Francesco. All'estremità del rione Dirupo, la Chiesa dell'Immacolata Concezione, del XVI secolo, volge il suo sguardo al paese proteggendolo. Divenuta sede della Confraternita nel 1688 all'indomani di una terribile frana, si caratterizza per il luminoso intonaco esterno a calce bianca, gli essenziali volumi geometrici, le coperture a doppio spiovente, che si incastonano perfettamente nel contesto abitativo rionale caratterizzato dalle tipiche abitazioni note come "casedde" e "lammie". La pianta della chiesa è caratterizzata da un'aula centrale rettangolare con abside semicircolare, intersecata da un corpo trasversale che divide l'interno in tre ambienti. Quello centrale contiene l'altare, in stile Barocco. La facciata è contraddistinta da un piccolo portale sormontato da un rosone centrale, aggiunto successivamente, e da due oculi; è coronata da una cornice curva polilobata che si collega armoniosamente con l'interno caratterizzato dal soffitto ligneo del Settecento, dipinto a tempera, che assume una particolare importanza per la sua originale forma a carena di nave. Sul prezioso soffitto ligneo, al centro, domina l'immagine dell'Immacolata raffigurata con un insolito abito rosa e nel secondo registro è raffigurato San Michele mentre solleva la spada per uccidere il demonio. Il tutto è contornato da decorazioni floreali e figure di Santi. La chiesa è aperta solo in occasioni particolari come attività liturgiche e culturali, come questa edizione delle Giornate FAI d'Autunno.
BERNALDA
Castello
Situato su una posizione che domina tutta la valle del fiume Basento, il Castello di Bernalda presenta ancora oggi le tracce della sua evoluzione storico-architettonica: a partire dalla torre normanna su cui si è innestato il primo impianto fortilizio quadrangolare, poi ampliato e rimodulato dal feudatario Bernardino de Bernaudo. Pur conservando le tracce del passaggio dall'epoca angioina a quella aragonese, l'ultima integrazione, che fa da quinta alla piazza antistante, testimonia il passaggio dei duchi spagnoli "Navarrete" che diedero al maniero un aspetto di palazzo ducale a partire dal XVIII secolo. Il restauro, ad opera del Comune di Bernalda, ha evidenziato una traccia muraria retrostante e più antica di quella frontale, con architravi lapidei che indicano originarie aperture facendo emergere le più le sue più remote influenze magno-greche.
L'elenco delle aperture è più lungo e comprende luoghi già oggetto di altre Giornate del Fai. Per l'elenco completo:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA