Cronaca
“Ghetto" a Metaponto, iniziato lo sgombero
La Questura di Matera coordina le operazioni. Centinaia di braccianti nei capannoni
Matera - mercoledì 28 agosto 2019
13.00
E' in corso di svolgimento da questa mattina lo sgombero dei capannoni della "Felandina" a Metaponto. Le operazioni coordinate dalla questura di Matera riguardano la messa in sicurezza di 5 capannoni occupati abusivamente da oltre 400 migranti impiegati nei lavori dei campi, che hanno trovato rifugio negli opifici vivendo in condizioni igienico sanitarie non adeguate.
Una decisione maturata in seno al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, all'indomani del tragico incendio (nella foto) avvenuto lo scorso 7 agosto in uno degli opifici abbandonati, in cui perse la vita una donna nigerana di 27 anni.
L'area industriale dismessa, da alcuni rinominata "Ghetto della Felandina", era occupata dal giugno del 2018 da cittadini extracomunitari impiegati nei lavori agricoli che la utilizzavano come rifugio dove trovare ristoro a fine giornata.
I migranti adesso verranno trasferiti in piccoli gruppi presso alcune strutture del metapontino.
Intanto l'associazione "Forum delle Terre di Dignità" punta il dito contro le modalità utilizzate per sfollare i migranti, denunciando la mancanza un piano di evacuazione "efficace e giusto".
Una decisione maturata in seno al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, all'indomani del tragico incendio (nella foto) avvenuto lo scorso 7 agosto in uno degli opifici abbandonati, in cui perse la vita una donna nigerana di 27 anni.
L'area industriale dismessa, da alcuni rinominata "Ghetto della Felandina", era occupata dal giugno del 2018 da cittadini extracomunitari impiegati nei lavori agricoli che la utilizzavano come rifugio dove trovare ristoro a fine giornata.
I migranti adesso verranno trasferiti in piccoli gruppi presso alcune strutture del metapontino.
Intanto l'associazione "Forum delle Terre di Dignità" punta il dito contro le modalità utilizzate per sfollare i migranti, denunciando la mancanza un piano di evacuazione "efficace e giusto".