Politica
Gestione rifiuti interna, controproducente e antieconomica
L’assessore Acito risponde al consigliere Materdomini (M5S)
Matera - venerdì 28 ottobre 2016
"Con riferimento all'interrogazione presentata recentemente dal consigliere Antonio Materdomini, del Movimento 5 Stelle, va sottolineato che l'ipotesi di soluzione interna è del tutto antieconomica". Così l'assessore alla Gestione del ciclo dei rifiuti, Enzo Acito, ha esordito in replica alle recenti dichiarazioni dell'esponente del Movimento 5 Stelle.
"La selezione interna, oltre a non essere percorribile per i noti vincoli inerenti il divieto di assunzione da parte della Pubblica Amministrazione, non garantirebbe, quantunque possibile, nessun miglioramento del servizio e neanche le economie sperate dal consigliere Materdomini. Sarebbe – prosegue l'assessore – peraltro, una procedura controcorrente rispetto alle funzioni di controllo e coordinamento, assegnate alla Pubblica Amministrazione, rispetto alle attività esterne esercitate dal sistema imprenditoriale. Se così non fosse, ci dovremmo attendere amministrazioni pubbliche che eseguono lavori stradali, scuole e, quindi, interventi di lavori pubblici con maestranze interne, trasformando la Pubblica Amministrazione in soggetto imprenditoriale. Si tratta ovviamente – conclude l'assessore – di una ipotesi non percorribile anche al fine di garantire tra l'altro la spartizione dei ruoli fra controllore e controllato".
"La selezione interna, oltre a non essere percorribile per i noti vincoli inerenti il divieto di assunzione da parte della Pubblica Amministrazione, non garantirebbe, quantunque possibile, nessun miglioramento del servizio e neanche le economie sperate dal consigliere Materdomini. Sarebbe – prosegue l'assessore – peraltro, una procedura controcorrente rispetto alle funzioni di controllo e coordinamento, assegnate alla Pubblica Amministrazione, rispetto alle attività esterne esercitate dal sistema imprenditoriale. Se così non fosse, ci dovremmo attendere amministrazioni pubbliche che eseguono lavori stradali, scuole e, quindi, interventi di lavori pubblici con maestranze interne, trasformando la Pubblica Amministrazione in soggetto imprenditoriale. Si tratta ovviamente – conclude l'assessore – di una ipotesi non percorribile anche al fine di garantire tra l'altro la spartizione dei ruoli fra controllore e controllato".