Territorio
Gestione associata raccolta differenziata, approvato schema di convenzione
Il progetto riunisce i comuni del materano in tre sub-ambiti
Matera - giovedì 23 aprile 2015
A circa un mese dalle elezioni amministrative, il Comune di Matera approva lo schema di convenzione per la gestione associata – tra i comuni dell'area materana - del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.
Il progetto nasce nel marzo del 2012, quando la giunta comunale materana aderisce alla proposta della Regione Basilicata che prevede l'attivazione del sistema di raccolta differenziata attraverso una gestione integrata del servizio raccolta dei rifiuti urbani tra i comuni facenti parte dell'area nord della provincia di Matera (Bacino Matera 1) "in relazione al piano industriale per la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata predisposto dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi)".
Dopo numerosi incontri tra i vari comuni del materano, nel maggio del 2013 la Regione individua tre sub-ambiti operativi: il primo costituito dalla città di Matera (capofila) e dai comuni di Ferrandina, Irsina, Pomarico e Tricarico; il secondo composto dai comuni di Grassano , Grottole e Miglionico; il terzo dai comuni di Salandra, Calciano, Garaguso, Oliveto Lucano, San Mauro Forte, "fermo restante l'impegno formale di addivenire ad una gestione unitaria dell'intera area".
Le finalità della convenzione, a durata quinquennale, sono quelle di mirare a "un miglioramento del servizio stesso, sotto il profilo sia quantitativo sia qualitativo con significativo recupero di margini di economicità e efficienza, e assicurare una gestione professionale qualificata, unitaria e semplificata di tutte le procedure", e di regolare "i rapporti tra i comuni aderenti per lo svolgimento della procedura di gara per l'individuazione del gestore unico a cui affidare l'appalto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani".
Il ruolo di primaria importanza è affidato al capofila del progetto, in questo caso il Comune di Matera che ha il compito di "coordinare e gestire l'intero servizio" grazie agli strumenti ordinari di lavoro come la Conferenza dei sindaci e la Conferenza dei servizi. Sempre in qualità di ente capofila del progetto, al Comune di Matera spetta la redazione degli atti necessari per lo svolgimento della gara e la nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP). Mentre i sindaci svolgeranno, singolarmente o tramite la partnership istituzionale della Conferenza, il ruolo e funzioni di indirizzo e verifica del regolare funzionamento del servizio; inoltre alla Conferenza dei sindaci è riservata "la competenza di valutare e decidere su tutte le problematiche che potranno verificarsi nel corso della gestione del servizio".
I comuni, facenti parte del progetto, assumono le funzioni di controllo e di segnalazioni. Ma non solo, avranno anche il compito di elaborare "norme regolamentari tra di loro il più possibile uniformi, a perseguire l'omogeneità delle procedure amministrative nonché della modulistica in uso nelle materie attinenti al servizio". E si precisa: "I provvedimenti adottati dal servizio, gestito in forma di convenzione, sono atti della gestione associata con effetti vincolanti per i singoli comuni partecipanti".
Si stabilisce, nel documento di convenzione, l'istituzione di un Ufficio Comune con sede presso la città capofila Matera "preposto alla gestione del servizio in forma associati per la raccolta differenziata dai rifiuti solidi urbani sul territorio degli enti partecipanti". L'ufficio è costituito da un responsabile e diverse figure professionali assegnate dai comuni partecipanti con provvedimento dell'ente capofila.
Infine per quanto riguarda i costi della gestione del servizio, le spese andranno ripartite tra i comuni convenzionati "in misura direttamente proporzionale al numero di abitanti". Compete all'ente capofila, e per esso, all'Ufficio Comune, prevedere "in sede di predisposizione dal bilancio preventivo, la spesa necessaria per la gestione del servizio dandone comunicazione ad ogni singolo comune".
Il progetto nasce nel marzo del 2012, quando la giunta comunale materana aderisce alla proposta della Regione Basilicata che prevede l'attivazione del sistema di raccolta differenziata attraverso una gestione integrata del servizio raccolta dei rifiuti urbani tra i comuni facenti parte dell'area nord della provincia di Matera (Bacino Matera 1) "in relazione al piano industriale per la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata predisposto dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi)".
Dopo numerosi incontri tra i vari comuni del materano, nel maggio del 2013 la Regione individua tre sub-ambiti operativi: il primo costituito dalla città di Matera (capofila) e dai comuni di Ferrandina, Irsina, Pomarico e Tricarico; il secondo composto dai comuni di Grassano , Grottole e Miglionico; il terzo dai comuni di Salandra, Calciano, Garaguso, Oliveto Lucano, San Mauro Forte, "fermo restante l'impegno formale di addivenire ad una gestione unitaria dell'intera area".
Le finalità della convenzione, a durata quinquennale, sono quelle di mirare a "un miglioramento del servizio stesso, sotto il profilo sia quantitativo sia qualitativo con significativo recupero di margini di economicità e efficienza, e assicurare una gestione professionale qualificata, unitaria e semplificata di tutte le procedure", e di regolare "i rapporti tra i comuni aderenti per lo svolgimento della procedura di gara per l'individuazione del gestore unico a cui affidare l'appalto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani".
Il ruolo di primaria importanza è affidato al capofila del progetto, in questo caso il Comune di Matera che ha il compito di "coordinare e gestire l'intero servizio" grazie agli strumenti ordinari di lavoro come la Conferenza dei sindaci e la Conferenza dei servizi. Sempre in qualità di ente capofila del progetto, al Comune di Matera spetta la redazione degli atti necessari per lo svolgimento della gara e la nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP). Mentre i sindaci svolgeranno, singolarmente o tramite la partnership istituzionale della Conferenza, il ruolo e funzioni di indirizzo e verifica del regolare funzionamento del servizio; inoltre alla Conferenza dei sindaci è riservata "la competenza di valutare e decidere su tutte le problematiche che potranno verificarsi nel corso della gestione del servizio".
I comuni, facenti parte del progetto, assumono le funzioni di controllo e di segnalazioni. Ma non solo, avranno anche il compito di elaborare "norme regolamentari tra di loro il più possibile uniformi, a perseguire l'omogeneità delle procedure amministrative nonché della modulistica in uso nelle materie attinenti al servizio". E si precisa: "I provvedimenti adottati dal servizio, gestito in forma di convenzione, sono atti della gestione associata con effetti vincolanti per i singoli comuni partecipanti".
Si stabilisce, nel documento di convenzione, l'istituzione di un Ufficio Comune con sede presso la città capofila Matera "preposto alla gestione del servizio in forma associati per la raccolta differenziata dai rifiuti solidi urbani sul territorio degli enti partecipanti". L'ufficio è costituito da un responsabile e diverse figure professionali assegnate dai comuni partecipanti con provvedimento dell'ente capofila.
Infine per quanto riguarda i costi della gestione del servizio, le spese andranno ripartite tra i comuni convenzionati "in misura direttamente proporzionale al numero di abitanti". Compete all'ente capofila, e per esso, all'Ufficio Comune, prevedere "in sede di predisposizione dal bilancio preventivo, la spesa necessaria per la gestione del servizio dandone comunicazione ad ogni singolo comune".