Territorio
Fondazione Matera 2019 e città di Ravenna siglano accordo
Si uniscono nella produzione del “Purgatorio” di Dante
Matera - giovedì 13 settembre 2018
Era stato preannunciato da tempo ed era previsto anche dal dossier di candidatura della città di Matera a Capitale Europea della cultura:Matera avrebbe dovuto realizzare una serie di progetti con le città che erano rientrate nella stretta lista delle candidate a rivestire l'ambito ruolo di Capitale della cultura.
Tra queste, anche Ravenna con la quale la Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha firmato un accordo per la cooproduzione del "Prugatorio" di Dante, realizzato dal teatro delle Albe di Ravenna e che vedrà coinvolti i cittadini materani in tutte le fasi della realizzazione.
"Ma con il Comune di Ravenna vogliamo andare oltre la produzione di questo spettacolo, promuovendo un programma di attività in diversi settori, dalla didattica, al turismo, alla cultura agli aspetti più strettamente imprenditoriali ed economici"- spiega Salvatore Adduce, presidente della fondazione Matera Basilicata che con l'assessore alla Cultura di Matera, Giampaolo D'Andrea, e il sindaco del Comune di Ravenna, Michele De Pascale, ha siglato l'accordo.
Il protocollo di intesa prevede alcune collaborazioni ed iniziative come lo scambio di talenti, di esperienze e la realizzazione di co-produzioni Ravenna-Matera; oppure il coinvolgimento delle scuole nella produzione e diffusione di contenuti culturali; o, ancora, nel settore dell'innovazione culturale. Ad esempio, "l'approccio Open Future proposto da Matera potrebbe irradiare in modo radicale tutti i sistemi informativi locali ravennati nella logica dell'Open Data, dell'Open Source, dell'Open Society"- spiega l'assessore D'Andrea.
Tra gli obiettivi anche l'idea di creare delle reti di scambio di relazioni europee: festival, esperienze musicali, arte ed artigianato, ed una rete tra i siti tutelati dall'Unesco.
Senza escludere la possibilità di costruire una rete di coesione sociale, come già sperimentato con l'esperienza teatrale del Purgatorio.
Perché- spiega la delegazione della città dei Sassi- "se per Matera un tema prioritario è aiutare in modo sempre più innovativo la cosa pubblica a diventare ancora più pubblica, allora anche Ravenna potrebbe condividere il proprio lavoro su questi aspetti, forte di una tradizione consolidata soprattutto sul monitoraggio scientifico del mosaico e sulle azioni di studio e ricerca del patrimonio dantesco, anche in ordine alla ricezione internazionale".
Tra queste, anche Ravenna con la quale la Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha firmato un accordo per la cooproduzione del "Prugatorio" di Dante, realizzato dal teatro delle Albe di Ravenna e che vedrà coinvolti i cittadini materani in tutte le fasi della realizzazione.
"Ma con il Comune di Ravenna vogliamo andare oltre la produzione di questo spettacolo, promuovendo un programma di attività in diversi settori, dalla didattica, al turismo, alla cultura agli aspetti più strettamente imprenditoriali ed economici"- spiega Salvatore Adduce, presidente della fondazione Matera Basilicata che con l'assessore alla Cultura di Matera, Giampaolo D'Andrea, e il sindaco del Comune di Ravenna, Michele De Pascale, ha siglato l'accordo.
Il protocollo di intesa prevede alcune collaborazioni ed iniziative come lo scambio di talenti, di esperienze e la realizzazione di co-produzioni Ravenna-Matera; oppure il coinvolgimento delle scuole nella produzione e diffusione di contenuti culturali; o, ancora, nel settore dell'innovazione culturale. Ad esempio, "l'approccio Open Future proposto da Matera potrebbe irradiare in modo radicale tutti i sistemi informativi locali ravennati nella logica dell'Open Data, dell'Open Source, dell'Open Society"- spiega l'assessore D'Andrea.
Tra gli obiettivi anche l'idea di creare delle reti di scambio di relazioni europee: festival, esperienze musicali, arte ed artigianato, ed una rete tra i siti tutelati dall'Unesco.
Senza escludere la possibilità di costruire una rete di coesione sociale, come già sperimentato con l'esperienza teatrale del Purgatorio.
Perché- spiega la delegazione della città dei Sassi- "se per Matera un tema prioritario è aiutare in modo sempre più innovativo la cosa pubblica a diventare ancora più pubblica, allora anche Ravenna potrebbe condividere il proprio lavoro su questi aspetti, forte di una tradizione consolidata soprattutto sul monitoraggio scientifico del mosaico e sulle azioni di studio e ricerca del patrimonio dantesco, anche in ordine alla ricezione internazionale".