Cronaca
Fingono di consegnare computer ma sono due confezioni di riso
Due arresti per la truffa ad una signora anziana di Matera
Matera - lunedì 27 gennaio 2020
13.46
Con la tecnica della falsa consegna di un computer, hanno truffato un'anziana di 86 anni di Matera facendosi pagare con denaro e oggetti preziosi ma in realtà nel pacco c'erano solo due confezioni di riso. Per questo episodio, risalente a novembre, sono stati identificati e arrestati due uomini di Napoli di 38 e 42 anni, posti ai domiciliari dalla polizia di Matera in esecuzione di un'ordinanza di custodia del Tribunale su richiesta della locale Procura.
I due, entrambi con precedenti penali, devono rispondere di truffa aggravata in concorso a danno di persone anziane. Probabilmente hanno agito con un complice che avrebbe avuto il compito di telefonare alla donna comunicando l'imminente consegna del computer ordinato da un nipote. A casa della signora si è poi presentato uno dei due arrestati, quale finto corriere, chiedendo la somma di 2000 euro che la donna ha pagato in parte in contanti (150 euro) e per un'altra parte con ori e oggetti preziosi di valore superiore alla differenza da corrispondere.
I due sono stati identificati grazie all'analisi del traffico telefonico, del transito della vettura utilizzata e altri riscontri tecnici effettuati dalla polizia scientifica.
Il provvedimento che ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Matera Angelo Onorati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Annafranca Ventricelli. La Polizia ricorda di fare massima attenzione quando si ricevono chiamate da sconosciuti o da persone che si presentano con il nome di figli o nipoti, ovvero che citofonano, dicendo di dover consegnare dei pacchi non attesi.
I due, entrambi con precedenti penali, devono rispondere di truffa aggravata in concorso a danno di persone anziane. Probabilmente hanno agito con un complice che avrebbe avuto il compito di telefonare alla donna comunicando l'imminente consegna del computer ordinato da un nipote. A casa della signora si è poi presentato uno dei due arrestati, quale finto corriere, chiedendo la somma di 2000 euro che la donna ha pagato in parte in contanti (150 euro) e per un'altra parte con ori e oggetti preziosi di valore superiore alla differenza da corrispondere.
I due sono stati identificati grazie all'analisi del traffico telefonico, del transito della vettura utilizzata e altri riscontri tecnici effettuati dalla polizia scientifica.
Il provvedimento che ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Matera Angelo Onorati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Annafranca Ventricelli. La Polizia ricorda di fare massima attenzione quando si ricevono chiamate da sconosciuti o da persone che si presentano con il nome di figli o nipoti, ovvero che citofonano, dicendo di dover consegnare dei pacchi non attesi.