Eventi e cultura
Festival Duni al traguardo dei 25 anni
I concerti in programma dal 16 settembre al 10 novembre
Matera - venerdì 13 settembre 2024
18.05
Tocca il quarto di secolo il Festival dedicato alla musica antica che dal 1999 porta a Matera artisti da tutto il mondo, che con la direzione artistica di Dinko Fabris ha promosso la ricerca sui compositori lucani e meridionali da riscoprire, e che ha coinvolto i più grandi nomi della musica antica a livello internazionale. Il tema della festa, scelto per l'occasione celebrativa del venticinquennale, percorre tutti i 15 appuntamenti del Festival Duni, a partire dal doppio spettacolo che inaugura la rassegna lunedì 16 settembre alle 20 nel Museo Ridola nel centro storico di Matera dedicato a danze rinascimentali e musiche strumentali tra Cinque e seicento ("Vagheggiando inaudite bellezze") e si concluderà il 10 novembre con la "Maratona Pulcinella".
La direzione artistica è firmata da Dinko Fabris, docente di musicologia all'Università della Basilicata. Il Festival Duni fu creato nel 1999 da Saverio Vizziello, musicista e organizzatore culturale materano, a lungo direttore del Conservatorio Duni di Matera e tuttora presidente e animatore del Festival, che così ricorda: "Non è stato facile raggiungere questo importante traguardo, soprattutto per un festival che nasce nel Mezzogiorno d'Italia, che ha una identità ben definita e che vuole promuovere un genere musicale poco conosciuto per il grande pubblico ma di grande valore nella storia della musica. Eppure, grazie ad un grande entusiasmo, condiviso con il professor Fabris, e ad una incrollabile caparbietà, siamo riusciti a portare a Matera gli interpreti più importanti della musica antica, penso a grandi nomi come Les Arts Florissants, Jordi Savall, Ton Koopman, Antonio Florio o Hopkinson Smith, che sarà ancora con noi in questa edizione. Ma soprattutto penso alla grande impresa di fondare un'orchestra barocca, l'Orchestra Barocca del Festival Duni, che nasce dalla volontà di eseguire in maniera filologica le opere che ospitiamo creando così la necessità di avere dei musicisti formati su questi strumenti e su queste composizioni musicali. Ci siamo affidati al Maestro Francesco D'Orazio che da tempo porta avanti la pratica barocca per giovani allievi e durante il festival promuoviamo masterclass con grandi professionisti della musica antica proprio per formare e sensibilizzare i ragazzi che frequentano il conservatorio di Matera verso questo tipo di repertorio, che ha un mercato fiorente, in Europa soprattutto, e che può quindi dare la possibilità di intraprendere una carriera internazionale. Non è facile fare tutto questo ogni anno, ma è bellissimo. Proprio come la musica antica, portatrice di grazia e grande passione".
L'inaugurazione di questa XXV edizione del Festival, lunedì 16 settembre alle 19 nelle sale del Museo Ridola di Matera, sarà con un doppio appuntamento con un unico suggestivo titolo: "Vagheggiando inaudite bellezze" con danze rinascimentali (che includono un brano di Gesualdo da Venosa) eseguite in costume d'epoca dall'Ensemble La Chirintana, compagine pugliese diretta da Marcella Taurino, impegnata sin del 1995 nella ricerca e nella divulgazione della cultura coreutica dal Medioevo al Barocco e una parte strumentale "con ogni sorte di strumenti" eseguita dal Duniensemble (Natalia Bonello, Francesco Panico, Giuseppe Petrella e Claudia Di Lorenzo con flauti, tromba barocca, tiorba e chitarra barocca e organo).
La direzione artistica è firmata da Dinko Fabris, docente di musicologia all'Università della Basilicata. Il Festival Duni fu creato nel 1999 da Saverio Vizziello, musicista e organizzatore culturale materano, a lungo direttore del Conservatorio Duni di Matera e tuttora presidente e animatore del Festival, che così ricorda: "Non è stato facile raggiungere questo importante traguardo, soprattutto per un festival che nasce nel Mezzogiorno d'Italia, che ha una identità ben definita e che vuole promuovere un genere musicale poco conosciuto per il grande pubblico ma di grande valore nella storia della musica. Eppure, grazie ad un grande entusiasmo, condiviso con il professor Fabris, e ad una incrollabile caparbietà, siamo riusciti a portare a Matera gli interpreti più importanti della musica antica, penso a grandi nomi come Les Arts Florissants, Jordi Savall, Ton Koopman, Antonio Florio o Hopkinson Smith, che sarà ancora con noi in questa edizione. Ma soprattutto penso alla grande impresa di fondare un'orchestra barocca, l'Orchestra Barocca del Festival Duni, che nasce dalla volontà di eseguire in maniera filologica le opere che ospitiamo creando così la necessità di avere dei musicisti formati su questi strumenti e su queste composizioni musicali. Ci siamo affidati al Maestro Francesco D'Orazio che da tempo porta avanti la pratica barocca per giovani allievi e durante il festival promuoviamo masterclass con grandi professionisti della musica antica proprio per formare e sensibilizzare i ragazzi che frequentano il conservatorio di Matera verso questo tipo di repertorio, che ha un mercato fiorente, in Europa soprattutto, e che può quindi dare la possibilità di intraprendere una carriera internazionale. Non è facile fare tutto questo ogni anno, ma è bellissimo. Proprio come la musica antica, portatrice di grazia e grande passione".
L'inaugurazione di questa XXV edizione del Festival, lunedì 16 settembre alle 19 nelle sale del Museo Ridola di Matera, sarà con un doppio appuntamento con un unico suggestivo titolo: "Vagheggiando inaudite bellezze" con danze rinascimentali (che includono un brano di Gesualdo da Venosa) eseguite in costume d'epoca dall'Ensemble La Chirintana, compagine pugliese diretta da Marcella Taurino, impegnata sin del 1995 nella ricerca e nella divulgazione della cultura coreutica dal Medioevo al Barocco e una parte strumentale "con ogni sorte di strumenti" eseguita dal Duniensemble (Natalia Bonello, Francesco Panico, Giuseppe Petrella e Claudia Di Lorenzo con flauti, tromba barocca, tiorba e chitarra barocca e organo).