Trasporti
Ferrovie dello Stato a Matera, “Regione Basilicata senza proposte”
Liuzzi (M5S) su audizione Pittella in commissione trasporti della Camera
Matera - giovedì 4 agosto 2016
9.32
La discussione di grande interesse sulle Ferrovie dello Stato a Matera entra nel vivo a Palazzo Montecitorio. Gli ultimi sviluppi raccontano di un'audizione svoltasi in commissione trasporti da parte del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che dalla parole dell'onorevole pentastellato, Mirella Liuzzi, sembra non voler collaborare nel completare la tratta ferroviaria Matera-Ferrandina e costituire un collegamento sempre su ferro con la vicina Puglia.
Il governatore lucano, ha affermato Liuzzi, "non ha manifestato la volontà di attivare alcuna iniziativa da parte della Regione come, ad esempio, un tavolo tecnico o un'azione verso il Governo. Al contrario. Pittella vorrebbe che il Governo nazionale si facesse carico sia del costo delle spese di realizzazione, sia di quello relativo alla gestione del servizio. Questo, nei fatti – sentenzia il parlamentare - significa non voler assumere nessun impegno da parte della Basilicata per concludere la tratta".
L'impegno prefissato dalla commissione nella prima riunione era quello di trovare un accordo con la Regione Basilicata per svolgere una missione al fine di constatare lo stato in cui versano le infrastrutture ferroviarie della Regione. Ma le speranze sono andate in fumo considerato il 'no' di Pittella. "Come Ponzio Pilato – attaccano dal Movimento - Pittella, se ne lava le mani. Pochi mesi fa si era già espresso contrario al completamento della tratta Ferrandina-Matera. Oggi, invece, scarica tutta la responsabilità nelle mani del Governo e conferma l'assoluto menefreghismo verso il progetto. Proprio quando la Regione avrebbe potuto avere un ruolo cruciale".
Dunque, l'audizione non ha sortito effetti positivi per i 5 Stelle che non si arrendono al mancato appoggio di Pittella e rilanciano: "Inoltre, è incredibile – conclude la pentastellata Liuzzi - come oggi si sia parlato ancora una volta dell'Alta Velocità in Basilicata, ignorando completamente l'esistente e la situazione disastrosa in cui versano le ferrovie lucane. Abbiamo già raccolto circa 4500 firme di cittadini che chiedono il completamento della Ferrandina-Matera. Le sottoscrizioni verranno messe agli atti quando, dopo l'estate, riprenderà la discussione e la votazione dell'atto".
Il governatore lucano, ha affermato Liuzzi, "non ha manifestato la volontà di attivare alcuna iniziativa da parte della Regione come, ad esempio, un tavolo tecnico o un'azione verso il Governo. Al contrario. Pittella vorrebbe che il Governo nazionale si facesse carico sia del costo delle spese di realizzazione, sia di quello relativo alla gestione del servizio. Questo, nei fatti – sentenzia il parlamentare - significa non voler assumere nessun impegno da parte della Basilicata per concludere la tratta".
L'impegno prefissato dalla commissione nella prima riunione era quello di trovare un accordo con la Regione Basilicata per svolgere una missione al fine di constatare lo stato in cui versano le infrastrutture ferroviarie della Regione. Ma le speranze sono andate in fumo considerato il 'no' di Pittella. "Come Ponzio Pilato – attaccano dal Movimento - Pittella, se ne lava le mani. Pochi mesi fa si era già espresso contrario al completamento della tratta Ferrandina-Matera. Oggi, invece, scarica tutta la responsabilità nelle mani del Governo e conferma l'assoluto menefreghismo verso il progetto. Proprio quando la Regione avrebbe potuto avere un ruolo cruciale".
Dunque, l'audizione non ha sortito effetti positivi per i 5 Stelle che non si arrendono al mancato appoggio di Pittella e rilanciano: "Inoltre, è incredibile – conclude la pentastellata Liuzzi - come oggi si sia parlato ancora una volta dell'Alta Velocità in Basilicata, ignorando completamente l'esistente e la situazione disastrosa in cui versano le ferrovie lucane. Abbiamo già raccolto circa 4500 firme di cittadini che chiedono il completamento della Ferrandina-Matera. Le sottoscrizioni verranno messe agli atti quando, dopo l'estate, riprenderà la discussione e la votazione dell'atto".