Territorio
Ferrosud, i sindacati chiedono incontro al Prefetto
Per il segretario provinciale Ugl Giordano: "Un'emergenza a scadenza di morte”
Matera - martedì 16 aprile 2019
La situazione per la Ferrosud di Matera è estremamente grave e la colpa è di chi avrebbe potuto prendere iniziative in tempo utile e non l'ha fatto. Adesso le istituzioni devono focalizzare l'attenzione e convogliare le energie sullo stabilimento, cercando di trovare una soluzione per i dipendenti della azienda. "Per tale motivo chiediamo al Prefetto di essere ricevuti". Questo l'allarme dal segretario provinciale dell'Ugl Matera, Pino Giordano.
I sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Matera hanno chiesto un incontro al nuovo Prefetto Demetrio Martino per domani, giorno in cui hanno proclamato lo sciopero presso l'azienda di Jesce.
Stessa richiesta da parte dell'Ugl che esprime preoccupazione ed un atto d'accusa contro i governi regionali e nazionali che hanno, negli anni, ceduto alle lusinghe delle proprietà che si sono succedute alla guida dell'azienda posto nella zona industriale di Jesce, senza garanzie per l'occupazione e per la sopravvivenza dello stabilimento.
"Tutto il mondo politico ha fatto finta per anni di occuparsi di questa vicenda ma ad oggi, purtroppo, non c'è nessuna speranza"- ha detto Giordano, ricordando la parabola discendente della Ferrosud: passata dall'essere un fiore all'occhiello del mondo industriale materano, quando con il Gruppo Ansaldo Breda si producevano carrozze ferroviarie, fino ad avere oltre 800 dipendenti, ad ora, quando "iniziano ad esserci problemi poiché il lavoro scarseggia, non ci sono commesse e tutti i paventati o annunciati acquirenti del sito storico di Matera, con complicità e l'avvallo di una politica regionale miope-muta-sorda, non hanno presentato nessuna proposta seria e vera di acquisizione e risoluzione della crisi".
Insomma, il dito è puntato sulla classe politica, in particolare quella regionale, che non ha saputo fornire un valido supporto ai lavoratori. "La Regione Basilicata finora ha solo giocato e ceduto alle promesse dell'azienda"- dice Giordano, definendo l'emergenza Ferrosud "a scadenza di morte" e invitando le istituzioni a non abbassare la guardia.
"I dipendenti della Ferrosud, oramai quei pochi rimasti, sono il simbolo di un riscatto sociale ed economico della città di Matera, che non possono essere disperse per una mancanza di attenzione delle istituzioni regionali e nazionali"- conclude il segretario provinciale dell'Unione Generale del Lavoro.
I sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Matera hanno chiesto un incontro al nuovo Prefetto Demetrio Martino per domani, giorno in cui hanno proclamato lo sciopero presso l'azienda di Jesce.
Stessa richiesta da parte dell'Ugl che esprime preoccupazione ed un atto d'accusa contro i governi regionali e nazionali che hanno, negli anni, ceduto alle lusinghe delle proprietà che si sono succedute alla guida dell'azienda posto nella zona industriale di Jesce, senza garanzie per l'occupazione e per la sopravvivenza dello stabilimento.
"Tutto il mondo politico ha fatto finta per anni di occuparsi di questa vicenda ma ad oggi, purtroppo, non c'è nessuna speranza"- ha detto Giordano, ricordando la parabola discendente della Ferrosud: passata dall'essere un fiore all'occhiello del mondo industriale materano, quando con il Gruppo Ansaldo Breda si producevano carrozze ferroviarie, fino ad avere oltre 800 dipendenti, ad ora, quando "iniziano ad esserci problemi poiché il lavoro scarseggia, non ci sono commesse e tutti i paventati o annunciati acquirenti del sito storico di Matera, con complicità e l'avvallo di una politica regionale miope-muta-sorda, non hanno presentato nessuna proposta seria e vera di acquisizione e risoluzione della crisi".
Insomma, il dito è puntato sulla classe politica, in particolare quella regionale, che non ha saputo fornire un valido supporto ai lavoratori. "La Regione Basilicata finora ha solo giocato e ceduto alle promesse dell'azienda"- dice Giordano, definendo l'emergenza Ferrosud "a scadenza di morte" e invitando le istituzioni a non abbassare la guardia.
"I dipendenti della Ferrosud, oramai quei pochi rimasti, sono il simbolo di un riscatto sociale ed economico della città di Matera, che non possono essere disperse per una mancanza di attenzione delle istituzioni regionali e nazionali"- conclude il segretario provinciale dell'Unione Generale del Lavoro.