Vita di città
Fase 2 per famiglie e disabili, il Comune si prepara
Antonicelli: “Creare una rete di supporto"
Matera - mercoledì 29 aprile 2020
L'amministrazione comunale si prepara a gestire la nuova fase, anche sul fronte delle problematiche che interessano le famiglie. L'assessore alle politiche sociali di Matera, Marilena Antonicelli ha fatto il punto della situazione, tracciando i possibili scenari che si pareranno dinanzi alle famiglie nella nuova fase, che dovranno tenere conto delle istanze che provengono dalle categorie più deboli e a rischio, a partire dai problemi connessi ai più giovani, alla loro formazione e alla loro crescita.
E' necessario, infatti, intervenire per portare quanto prima ad una normalizzazione, nei limiti del possibile, delle condizioni di vita e delle esigenze dei bambini e degli adolescenti, "che vivono una fase di crescita e che soffrono in questo momento di forzato isolamento provocando una rabbia nascosta, una turbolenza che si imprimerà nella loro crescita personale"- sottolinea Antonicelli. Per andare incontro ai più giovani non si potrà gravare su genitori e nonni, ma sarà necessario riorganizzare lo svolgimento della vita quotidiana. Dunque prioritario è il tema della cura dei figli, soprattutto di coloro che devono rientrare a lavoro, ma non solo, anche di tutte quelle famiglie per così dire "vulnerabili".
"Bambini che non vanno a scuola e, di conseguenza, non hanno più la possibilità di fare un pasto adeguato almeno una volta al giorno. Nei casi più estremi, ma purtroppo reali, i bambini o gli adolescenti sono costretti a vivere in contesti familiari caratterizzati da violenza domestica, genitori con problemi di depressione, dipendenza o addirittura problemi di disabilità, o altre forme di disagio che, in una situazione come quella attuale, sono inevitabilmente portati all'esasperazione."- spiega l'assessore alle politiche sociali, che poi continua -"privati dalla possibilità di andare a scuola o di svolgere attività sportive o di socializzazione, significa far diminuire le loro opportunità di inclusione sociale e, loro costituiscono il nostro futuro".
Ecco perché bisogna mettere in campo degli interventi da parte della pubblica amministrazione che permettano a tutti di avere le stesse condizioni; è necessario ripensare ampi spazi, come possono essere i giardini, che sostituiscano le aule, dove poter svolgere attività ludico-ricreative con un gruppo, sia pur limitato, di pari età. Con strutture che, in luoghi ripensati, si mostreranno pronte a lanciare un nuovo tipo di offerta formativa.
Perché la ripresa sarà graduale, ma non per questo bisognerà rinunciare "a strutturare una rete di servizi a sostegno delle famiglie, utile a potenziare l'efficacia degli stessi, garantendo uguale accesso e opportunità a tutti gli utenti anche i più piccini"- evidenzia Antonicelli.
Per questo "l'Amministrazione ha interessato tutti i gestori dei servizi con prestazioni socio-educative e assistenziali, rivolti a bambini e adulti, di rimodulare la propria offerta attraverso una co-progettazione e riorganizzarla in forme individuali domiciliari o a distanza -continua l'assessore- adottando specifici protocolli che definiscano tutte le misure necessarie per assicurare la massima tutela della salute di lavoratori ed utenti". Una decisione che -a detta dell'assessore- rappresenterà il giusto compromesso tra sicurezza, istruzione e assistenza e che darà "l'avvio di una nuova fase e di una diversa e non penalizzante normalità"- chiosa l'assessore materano alle politiche sociali .2904
E' necessario, infatti, intervenire per portare quanto prima ad una normalizzazione, nei limiti del possibile, delle condizioni di vita e delle esigenze dei bambini e degli adolescenti, "che vivono una fase di crescita e che soffrono in questo momento di forzato isolamento provocando una rabbia nascosta, una turbolenza che si imprimerà nella loro crescita personale"- sottolinea Antonicelli. Per andare incontro ai più giovani non si potrà gravare su genitori e nonni, ma sarà necessario riorganizzare lo svolgimento della vita quotidiana. Dunque prioritario è il tema della cura dei figli, soprattutto di coloro che devono rientrare a lavoro, ma non solo, anche di tutte quelle famiglie per così dire "vulnerabili".
"Bambini che non vanno a scuola e, di conseguenza, non hanno più la possibilità di fare un pasto adeguato almeno una volta al giorno. Nei casi più estremi, ma purtroppo reali, i bambini o gli adolescenti sono costretti a vivere in contesti familiari caratterizzati da violenza domestica, genitori con problemi di depressione, dipendenza o addirittura problemi di disabilità, o altre forme di disagio che, in una situazione come quella attuale, sono inevitabilmente portati all'esasperazione."- spiega l'assessore alle politiche sociali, che poi continua -"privati dalla possibilità di andare a scuola o di svolgere attività sportive o di socializzazione, significa far diminuire le loro opportunità di inclusione sociale e, loro costituiscono il nostro futuro".
Ecco perché bisogna mettere in campo degli interventi da parte della pubblica amministrazione che permettano a tutti di avere le stesse condizioni; è necessario ripensare ampi spazi, come possono essere i giardini, che sostituiscano le aule, dove poter svolgere attività ludico-ricreative con un gruppo, sia pur limitato, di pari età. Con strutture che, in luoghi ripensati, si mostreranno pronte a lanciare un nuovo tipo di offerta formativa.
Perché la ripresa sarà graduale, ma non per questo bisognerà rinunciare "a strutturare una rete di servizi a sostegno delle famiglie, utile a potenziare l'efficacia degli stessi, garantendo uguale accesso e opportunità a tutti gli utenti anche i più piccini"- evidenzia Antonicelli.
Per questo "l'Amministrazione ha interessato tutti i gestori dei servizi con prestazioni socio-educative e assistenziali, rivolti a bambini e adulti, di rimodulare la propria offerta attraverso una co-progettazione e riorganizzarla in forme individuali domiciliari o a distanza -continua l'assessore- adottando specifici protocolli che definiscano tutte le misure necessarie per assicurare la massima tutela della salute di lavoratori ed utenti". Una decisione che -a detta dell'assessore- rappresenterà il giusto compromesso tra sicurezza, istruzione e assistenza e che darà "l'avvio di una nuova fase e di una diversa e non penalizzante normalità"- chiosa l'assessore materano alle politiche sociali .2904