Territorio
Fallite oltre 30 imprese materane nel 2014
L'appello di Angelino: "Più lavoro per i giovani"
Matera - lunedì 5 gennaio 2015
14.06
Mondo dell'impresa materana in ginocchio, 2014 estremamente negativo per le aziende locali: oltre 30 i fallimenti decretati dal tribunale di Matera. Sicuramente l'anno peggiore per la città dei Sassi che dal 2012 ha visto quasi raddoppiare gli stati di crisi e le chiusure, passando da 21 a 34 con un lieve miglioramento nel 2013 in cui hanno chiuso i battenti "solo" 18 aziende.
Giovanni Angelino, consigliere comunale e capogruppo del Gruppo Misto, non resta indifferente di fronte all'allarmante notizia. "Mentre dalla città di Matera arrivano segnali incoraggianti dopo la conquista del titolo di capitale europea della cultura nel 2019 e si assiste ad un boom del settore turistico grazie ad un grande evento come quello del presepe vivente nei Sassi di Matera organizzato da Luca Prisco in collaborazione con le associazioni di categorie - scrive in una nota Angelino - il nuovo anno comincia purtroppo con una brutta notizia relativa ai 34 fallimenti decretati dal tribunale di Matera, un numero decisamente più alto rispetto ai 18 registrati nell'anno precedente".
"Ancora una volta il settore più colpito resta il commercio con 14 aziende fallite. A seguire l'artigianato con 6, l'industria con 4 e le costruzioni con 3 mentre il credito e i trasporti fanno registrare due fallimenti e uno ciascuno per agricoltura, edilizia e servizi. Segnali che non lasciano purtroppo ipotizzare un futuro roseo per migliaia di famiglie del nostro territorio".
Il consigliere Angelino si rivolge dunque al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, affinchè si impegni, dal 2015 in poi, a dare un forte impulso all'economia dell'intera regione. "Quando un imprenditore chiude la saracinesca saltano decine di posti di lavoro e tocca alla politica farsi carico di questa grande emergenza che si riflette inevitabilmente sul futuro dei nostri figli. L'emergenza lavoro deve rappresentare una priorità per la Regione Basilicata e mi auguro che il governatore Marcello Pittella legga attentamente questo "bollettino di guerra" che arriva dal Tribunale di Matera affinché possa meditare sulle scelte da compiere e favorire l'avvio di una serie progetti che possano trasformarsi in nuove opportunità per creare posti di lavoro e dare una speranza alle nuove generazioni".
Giovanni Angelino, consigliere comunale e capogruppo del Gruppo Misto, non resta indifferente di fronte all'allarmante notizia. "Mentre dalla città di Matera arrivano segnali incoraggianti dopo la conquista del titolo di capitale europea della cultura nel 2019 e si assiste ad un boom del settore turistico grazie ad un grande evento come quello del presepe vivente nei Sassi di Matera organizzato da Luca Prisco in collaborazione con le associazioni di categorie - scrive in una nota Angelino - il nuovo anno comincia purtroppo con una brutta notizia relativa ai 34 fallimenti decretati dal tribunale di Matera, un numero decisamente più alto rispetto ai 18 registrati nell'anno precedente".
"Ancora una volta il settore più colpito resta il commercio con 14 aziende fallite. A seguire l'artigianato con 6, l'industria con 4 e le costruzioni con 3 mentre il credito e i trasporti fanno registrare due fallimenti e uno ciascuno per agricoltura, edilizia e servizi. Segnali che non lasciano purtroppo ipotizzare un futuro roseo per migliaia di famiglie del nostro territorio".
Il consigliere Angelino si rivolge dunque al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, affinchè si impegni, dal 2015 in poi, a dare un forte impulso all'economia dell'intera regione. "Quando un imprenditore chiude la saracinesca saltano decine di posti di lavoro e tocca alla politica farsi carico di questa grande emergenza che si riflette inevitabilmente sul futuro dei nostri figli. L'emergenza lavoro deve rappresentare una priorità per la Regione Basilicata e mi auguro che il governatore Marcello Pittella legga attentamente questo "bollettino di guerra" che arriva dal Tribunale di Matera affinché possa meditare sulle scelte da compiere e favorire l'avvio di una serie progetti che possano trasformarsi in nuove opportunità per creare posti di lavoro e dare una speranza alle nuove generazioni".