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Export lucano: i dati sono falsati da auto e petrolio

Confapi: "Ricchezza non resta in Basilicata"

"I dati Istat sull'export in Basilicata, con il crollo delle esportazioni di oltre il 42%, dimostrano quanto Confapi Matera ripete da alcuni anni: cioè, che i numeri sono ampiamente "falsati" dalla presenza, quindi dalle performance, dell'industria automobilistica nella regione, oltre che da quella petrolifera". Lo ha dichiarato Confapi, dopo la diffusione dei dati sulle esportazioni.

Non sono soltanto statistiche. Perché in base ad essi si definiscono alcuni trasferimenti finanziari dallo Stato alle Regioni. E la Basilicata risulta migliore nelle performance della Puglia. Sia per l'export che per il prodotto interno lordo (Pil) pro capite: basti pensare che il PIL pro capite della Basilicata è superiore a quello della vicina Puglia, ben più dinamica, a causa della ricchezza prodotta dai settori automotive ed estrattivo sul territorio lucano ma è una ricchezza che non resta in Basilicata.

Così la Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2022-2027 penalizza Basilicata, Molise e Sardegna rispetto a Puglia, Calabria, Campania e Sicilia, riconoscendo alle prime 10 punti percentuali in meno negli aiuti rispetto alle seconde.

Aggiunge Confapi: "Auto e petrolio ci facevano apparire come l'Eldorado del Sud. Niente di più falso e fuorviante; è bastato che il settore automotive andasse in crisi perché l'export crollasse in maniera esorbitante, pesando molto di più del petrolio nel valore delle esportazioni. Nonostante ciò fino al 2027 le imprese lucane saranno penalizzate nelle percentuali degli aiuti di Stato, proprio adesso che la Regione finalmente si accinge fare partire la spesa dei fondi comunitari. Per questo motivo anni fa abbiamo chiesto alla Regione Basilicata di attivarsi nei confronti dell'Unione Europea per correggere questa evidente stortura; mi risulta che il Presidente Bardi abbia aperto un canale di comunicazione con Bruxelles su questa tematica; speriamo si rimedi al più presto".

I dati dell'export dell'industria automobilistica, dunque, possono condizionare in positivo o in negativo l'economia della Basilicata; il paradosso, tuttavia, è che questi dati sono fuorvianti rispetto alla realtà. In Basilicata, infatti, ci sono settori che esportano, come per esempio l'agroalimentare o la meccanica, e che creano vera ricchezza sul territorio.
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