Territorio
Expo 2015, bilancio positivo per la Basilicata
Arte sacra ed esperienza del Fai protagoniste della giornata conclusiva
Matera - venerdì 29 maggio 2015
16.42
Si è conclusa il 25 Maggio scorso, con una giornata dedicata all'arte sacra e al Fai, l'esperienza della regione Basilicata all'Expo di Milano. Terminate le due settimane di eventi e manifestazioni lucane all'interno dell'importante fiera internazionale, resterà comunque un presidio per tutti i sei mesi dell'evento.
Nella mattinata di ieri, si è proceduto alla presentazione del libro "Basilicata Sacra", alla presenza di Vincenzo Scalcione, nel pomeriggio si è continuato, dando voce al Fai. L'opportunità di far conoscere il territorio lucano, attraverso la fruizione dell'arte sacra, la proposta di itinerari praticabili di interesse assai vario, sono stati al centro dell'analisi condotta da Scalcione. "L'intento, nella scrittura del testo, è stato quello di proporre uno strumento di conoscenza e di fruizione di un territorio caleidoscopico – ha commentato l'autore - come quello della Basilicata, le sue innumerevoli bellezze, che si disvelano quasi d'improvviso, e che si presentano maggiormente godibili alla luce della conoscenza di un passato quanto mai ricco e vario. Dai monaci cavalieri, ai luoghi dello spirito, lungo i monasteri della Basilicata o nelle splendide lauree murgiane, fortissimo risulta il fascino di questa terra".
Al tavolo del fare si è quindi proceduto alla presentazione del progetto della biblioteca universale per ragazzi, i cui intenti ben si sposano con la nomina ricevuta dalla città di Matera capitale europea della cultura 2019. La biblioteca universale intende difatti promuovere la lettura dei testi in lingua originale, consentendo quindi la crescita culturale generale del territorio, e nello specifico, quella linguistica, con l'appropriazione, da parte non solo dei più giovani fra i potenziali utenti, delle lingue che compongono il mosaico della cultura europea. Il Fai ha ricordato gli sforzi profusi nella realizzazione di Casa Noha, oggi uno dei tesori dei Sassi di Matera. Di recente, con un'app, Matera invisibile, il fai ha quindi voluto offrire una ulteriore possibilità di fruizione del patrimonio Unisco di cui dispone la città proprio attraverso i nuovi strumenti dell'innovazione tecnologica.
"Nelle due settimane di Expo, la Basilicata è stata rappresentata benissimo: da una parte, con uno spazio che interpreta il tema principale "Nutrire il pianeta, energia per la vita", parlando dell'acqua; dall'altra, associando la sua forte identità culturale del territorio". Così Alberto Mina, direttore "Relazioni esterne e istituzionali" del padiglione Italia il quale ha parlato di una Basilicata coraggiosa.
La rievocazione dell'attività di Pasolini e del suo film "Il Vangelo Secondo Matteo" a Matera, è ciò che di più ha colpito Mina. "Un po' per passione personale verso il regista – ha detto - un po' perché credo sia un caso italiano. Ha raccontato, con una forza narrativa fortissima il nostro territorio, l'ha fatto diventare famoso nel mondo e in fondo ha anche preannunciato quello che adesso è accaduto con Matera: capitale della cultura 2019. Un'identità di cui siamo fieri".
Arturo Semerari, segreteria tecnica del commissario generale di sezione, padiglione Italia, ha chiuso con Alberto Mina la presenza della regione lucana all'Expo 2015. "Se negli ultimi quarant'anni - ha detto Semerari - si è parlato di energia e petrolio, in futuro prevarrà acqua e alimentazione. L'Italia ha una sua capacità di produrre in modo sostenibile, legata alle tradizioni e alla storia dei territori; la Basilicata è una rappresentazione felice di questa caratteristica. L'importante è che attraverso la presenza all'Expo si riesca ad intercettare la domanda mondiale – ha concluso - e su questo si potrà misurare la capacità di imprenditori e istituzioni lucane per lo sviluppo della regione".
Nella mattinata di ieri, si è proceduto alla presentazione del libro "Basilicata Sacra", alla presenza di Vincenzo Scalcione, nel pomeriggio si è continuato, dando voce al Fai. L'opportunità di far conoscere il territorio lucano, attraverso la fruizione dell'arte sacra, la proposta di itinerari praticabili di interesse assai vario, sono stati al centro dell'analisi condotta da Scalcione. "L'intento, nella scrittura del testo, è stato quello di proporre uno strumento di conoscenza e di fruizione di un territorio caleidoscopico – ha commentato l'autore - come quello della Basilicata, le sue innumerevoli bellezze, che si disvelano quasi d'improvviso, e che si presentano maggiormente godibili alla luce della conoscenza di un passato quanto mai ricco e vario. Dai monaci cavalieri, ai luoghi dello spirito, lungo i monasteri della Basilicata o nelle splendide lauree murgiane, fortissimo risulta il fascino di questa terra".
Al tavolo del fare si è quindi proceduto alla presentazione del progetto della biblioteca universale per ragazzi, i cui intenti ben si sposano con la nomina ricevuta dalla città di Matera capitale europea della cultura 2019. La biblioteca universale intende difatti promuovere la lettura dei testi in lingua originale, consentendo quindi la crescita culturale generale del territorio, e nello specifico, quella linguistica, con l'appropriazione, da parte non solo dei più giovani fra i potenziali utenti, delle lingue che compongono il mosaico della cultura europea. Il Fai ha ricordato gli sforzi profusi nella realizzazione di Casa Noha, oggi uno dei tesori dei Sassi di Matera. Di recente, con un'app, Matera invisibile, il fai ha quindi voluto offrire una ulteriore possibilità di fruizione del patrimonio Unisco di cui dispone la città proprio attraverso i nuovi strumenti dell'innovazione tecnologica.
"Nelle due settimane di Expo, la Basilicata è stata rappresentata benissimo: da una parte, con uno spazio che interpreta il tema principale "Nutrire il pianeta, energia per la vita", parlando dell'acqua; dall'altra, associando la sua forte identità culturale del territorio". Così Alberto Mina, direttore "Relazioni esterne e istituzionali" del padiglione Italia il quale ha parlato di una Basilicata coraggiosa.
La rievocazione dell'attività di Pasolini e del suo film "Il Vangelo Secondo Matteo" a Matera, è ciò che di più ha colpito Mina. "Un po' per passione personale verso il regista – ha detto - un po' perché credo sia un caso italiano. Ha raccontato, con una forza narrativa fortissima il nostro territorio, l'ha fatto diventare famoso nel mondo e in fondo ha anche preannunciato quello che adesso è accaduto con Matera: capitale della cultura 2019. Un'identità di cui siamo fieri".
Arturo Semerari, segreteria tecnica del commissario generale di sezione, padiglione Italia, ha chiuso con Alberto Mina la presenza della regione lucana all'Expo 2015. "Se negli ultimi quarant'anni - ha detto Semerari - si è parlato di energia e petrolio, in futuro prevarrà acqua e alimentazione. L'Italia ha una sua capacità di produrre in modo sostenibile, legata alle tradizioni e alla storia dei territori; la Basilicata è una rappresentazione felice di questa caratteristica. L'importante è che attraverso la presenza all'Expo si riesca ad intercettare la domanda mondiale – ha concluso - e su questo si potrà misurare la capacità di imprenditori e istituzioni lucane per lo sviluppo della regione".