Cronaca
Evasione fiscale, maxi sequestro a Matera nel mobile imbottito
Beni immobili e un'autovettura sequestrate per un valore di 500 mila euro
Matera - martedì 17 giugno 2014
15.29
Mobile imbottito ancora sotto la lente d'ingrandimento della Guardia di Finanza. La Compagnia delle Fiamme Gialle di Matera, infatti, dopo una complessa e articolata attività di polizia tributaria ha rilevato violazioni tributarie sia di natura amministrativa che penale, commesse dagli amministratori nei due anni antecedenti alla liquidazione ed alla conseguente cessazione dell'attività.
Per garantire il recupero delle somme evase, è stato proposto all'Aautorità Giudiziaria competente il sequestro per equivalente di quote societarie detenute dai due soggetti in tre società, nonché di un'autovettura e tre immobili per un importo complessivo di oltre 500.000,00 euro.
La vicenda. Nell'imminenza dei termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali e dei relativi termini di versamento delle imposte, nel tentativo di evitare le responsabilità penali ad amministrative connesse all'omissione dei succitati obblighi, si procedeva alla messa in liquidazione della società con la nomina di un soggetto, prestanome e nullatenente, alla rappresentanza legale della stessa.
Tale manovra non è sfuggita però agli occhi attenti delle Fiamme Gialle materane, che hanno proceduto al deferimento all'Autorità Giudiziaria sia del vecchio amministratore che del nuovo amministratore nominato ad hoc, per le fasi di liquidazione della società quali responsabili, in concorso tra loro, di reiterate violazioni penali ai sensi del Decreto Legislativo 74/2000.
Le attività di indagine espletate hanno infatti consentito di accertare l'omesso versamento di I.V.A. e di ritenute fiscali operate sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori dipendenti per un importo complessivo di oltre 500.000,00 euro e la occultazione al fisco di ricavi per oltre 1.500.000,00 di euro.
Per garantire il recupero delle somme evase, è stato proposto all'Aautorità Giudiziaria competente il sequestro per equivalente di quote societarie detenute dai due soggetti in tre società, nonché di un'autovettura e tre immobili per un importo complessivo di oltre 500.000,00 euro.
La vicenda. Nell'imminenza dei termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali e dei relativi termini di versamento delle imposte, nel tentativo di evitare le responsabilità penali ad amministrative connesse all'omissione dei succitati obblighi, si procedeva alla messa in liquidazione della società con la nomina di un soggetto, prestanome e nullatenente, alla rappresentanza legale della stessa.
Tale manovra non è sfuggita però agli occhi attenti delle Fiamme Gialle materane, che hanno proceduto al deferimento all'Autorità Giudiziaria sia del vecchio amministratore che del nuovo amministratore nominato ad hoc, per le fasi di liquidazione della società quali responsabili, in concorso tra loro, di reiterate violazioni penali ai sensi del Decreto Legislativo 74/2000.
Le attività di indagine espletate hanno infatti consentito di accertare l'omesso versamento di I.V.A. e di ritenute fiscali operate sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori dipendenti per un importo complessivo di oltre 500.000,00 euro e la occultazione al fisco di ricavi per oltre 1.500.000,00 di euro.