Territorio
Enti pubblici, la Basilicata si svuota
La sede Istat potrebbe saltare, a rischio anche la Soprintendenza per i beni Ambientali e archeologici
Matera - domenica 15 giugno 2014
11.34
Uffici statali addio. Dopo le clamorose rinunce a diversi Enti pubblici sul territorio, con la mannaia della scomparsa delle Soprintendenze ai Beni Ambientali, monumentali e archeologici, la spending review torna a fare paura, questa volta il pericolo per la Basilicata è quello di perdere le sedi dell'Istat sul territorio.
Il Governo ha individuato le sedi delocalizzate dell'Istat come "esempi di spreco su cui intervenire" e l'idea di tagliare le sedi nelle zone più piccole è la più concreta. Così Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata, ha scritto le sue preoccupazioni al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, per far luce sulla questione. "Con un certo stupore ho letto, nella lettera del Governo indirizzata ai pubblici dipendenti, che le sedi territoriali dell'Istat tra vengono elencate tra gli esempi di spreco della Pubblica Amministrazione su cui intervenire. Sento la necessità di rappresentarLe che, per gli stretti e proficui rapporti di collaborazione con le strutture della Regione e degli Enti Locali, per l'indispensabile ruolo svolto per lo sviluppo dell'informazione statistica ufficiale a supporto delle politiche di governance e per la costante attività di diffusione della cultura statistica sul territorio, la sede territoriale dell'Istat per la Basilicata rappresenta un irrinunciabile punto di riferimento per i policy maker, gli studiosi, gli operatori economici e la cittadinanza tutta. Voglio sperare che i prospettati interventi non si risolvano in un ulteriore impoverimento del territorio. Le sedi regionali dell'Istat, infatti, sono strutture tecniche essenziali, la cui presenza sul territorio è garanzia della qualità e indipendenza della statistica ufficiale, e quindi tutt'altro che strutture improduttive da tagliare nell'ambito del processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione".
La missiva del Governatore lucano prosegue: "La Sede territoriale per la Basilicata rappresenta l'anello di congiunzione tra l'Istat e il territorio e ne facilita il legame con la collettività, i rispondenti, le istituzioni. Oltre all'azione di coordinamento e di sostegno delle attività connesse con la produzione statistica, esso svolge una funzione di raccordo con gli enti locali del Sistan e sviluppa iniziative di ricerca a valenza territoriale".
Le voci di un possibile trasferimento delle sedi regionali alla vicina Puglia sono incessanti, e se da una parte c'è chi è certo dell'imminente trasferimento, alcuni pensano che si potrebbe ancora risolvere la querelle, e sperare di tenere in Basilicata i due Istituti, sia quello delle Statistiche che quello che protegge i Beni ambientali, monumentali e archeologici attraverso trattative politiche.
Il Governo ha individuato le sedi delocalizzate dell'Istat come "esempi di spreco su cui intervenire" e l'idea di tagliare le sedi nelle zone più piccole è la più concreta. Così Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata, ha scritto le sue preoccupazioni al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, per far luce sulla questione. "Con un certo stupore ho letto, nella lettera del Governo indirizzata ai pubblici dipendenti, che le sedi territoriali dell'Istat tra vengono elencate tra gli esempi di spreco della Pubblica Amministrazione su cui intervenire. Sento la necessità di rappresentarLe che, per gli stretti e proficui rapporti di collaborazione con le strutture della Regione e degli Enti Locali, per l'indispensabile ruolo svolto per lo sviluppo dell'informazione statistica ufficiale a supporto delle politiche di governance e per la costante attività di diffusione della cultura statistica sul territorio, la sede territoriale dell'Istat per la Basilicata rappresenta un irrinunciabile punto di riferimento per i policy maker, gli studiosi, gli operatori economici e la cittadinanza tutta. Voglio sperare che i prospettati interventi non si risolvano in un ulteriore impoverimento del territorio. Le sedi regionali dell'Istat, infatti, sono strutture tecniche essenziali, la cui presenza sul territorio è garanzia della qualità e indipendenza della statistica ufficiale, e quindi tutt'altro che strutture improduttive da tagliare nell'ambito del processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione".
La missiva del Governatore lucano prosegue: "La Sede territoriale per la Basilicata rappresenta l'anello di congiunzione tra l'Istat e il territorio e ne facilita il legame con la collettività, i rispondenti, le istituzioni. Oltre all'azione di coordinamento e di sostegno delle attività connesse con la produzione statistica, esso svolge una funzione di raccordo con gli enti locali del Sistan e sviluppa iniziative di ricerca a valenza territoriale".
Le voci di un possibile trasferimento delle sedi regionali alla vicina Puglia sono incessanti, e se da una parte c'è chi è certo dell'imminente trasferimento, alcuni pensano che si potrebbe ancora risolvere la querelle, e sperare di tenere in Basilicata i due Istituti, sia quello delle Statistiche che quello che protegge i Beni ambientali, monumentali e archeologici attraverso trattative politiche.