Politica
Emergenza mini-eolico, tutto rinviato perché la mano destra di Pittella non sa cosa fa la sinistra
A denunciarlo Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
Matera - sabato 26 agosto 2017
Comunicato Stampa
Si riaccende la polemica relativa al mini-eolico e sulla cattiva gestione della problematica da parte del Governo regionale. A darne voce in un comunicato stampa Gianni Rosa, Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale.
"Convocata d'urgenza la III Commissione consiliare per approvare le modifiche necessarie alla legge sull'impiantistica delle fonti rinnovabili dopo la sonora bocciatura del TAR. Dopo solo dieci minuti, la seduta è stata aggiornata.
La motivazione del rinvio è nella inconcludenza e nel pressapochismo della Giunta e dei suoi Uffici.
Pensavamo che dopo la pausa estiva, ci sarebbe stato un cambio di passo. Pensavamo che gli errori del passato, sarebbero stati superati. Pensavamo che le legittime protese dei cittadini, invasi dall'eolico selvaggio, avrebbero fatto da stimolo alla classe politica di centrosinistra. Nulla di tutto ciò.
L'8 Agosto, la Giunta approva, su proposta dell'Assessore all'Ambiente, e, dunque, dei suoi Uffici, un disegno di legge con le modifiche alla legge n. 8/2012 "Disposizioni in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili", abrogando gli articoli 4, 5, 6 e 7 e cercando di porre rimedio al vuoto che si è creato dopo la sentenza del TAR che ha cassato le linee guida per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti da fonti rinnovabili con potenza non superiore a 1MW.
Bene. Oggi, 22 Agosto, convocazione urgente della Commissione competente per l'approvazione. E poi? Poi, arrivano degli emendamenti, senza una data di protocollo, senza intestazione, senza relazione di accompagnamento, che ci dicono essere stati approntati dagli Uffici del Dipartimento ambiente, quindi, dagli stessi Uffici che hanno elaborato la proposta della Giunta quindici giorni fa, che ripristinano, modificandoli, gli articoli 4, 5 e 6 della legge regionale n. 8/2012, modificano una norma della legge regionale 54/2015 e l'appendice A della legge regionale 1/2010.
Commissione rinviata per approfondimenti. In pratica, la Giunta approva una cosa e gli Uffici la ribaltano. In mezzo, i Consiglieri convocati d'urgenza per l'ennesimo buco nell'acqua.
Ora, a parte l'ennesima delusione per comportamenti che travalicano il rispetto istituzionale dovuto al Consiglio, ovvero la presentazione di emendamenti la mattina della seduta della Commissione, è nostro dovere sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, il pressapochismo del Governo regionale.
Pressapochismo che diventa odioso menefreghismo nei confronti di tutti quei Lucani che si aspettavano, dopo la magra figura che il Governo regionale ha fatto a seguito della sentenza del TAR, una sicura e certa regolamentazione della materia.
Ancora una volta, l'incompetenza, la sciatteria e il totale abbandono in cui versa la Regione si ripercuoteranno sui cittadini.
Non sappiamo se qualcuno che siede sulle profumatamente pagate poltrone della Giunta si rende conto che degli aggiustamenti 'politici' del massimo organo decisionale della Regione, ai Lucani, poco importano.
Dei cambi di guardia dettati da meri posizionamenti, ai cittadini che convivono con il disagio dell'inquinamento acustico ed elettromagnetico dell'eolico selvaggio, non interessa. Probabilmente avrebbero gradito, una soluzione concreta ed in tempi brevi dei loro problemi.
Soprattutto, quando quei problemi sono stati causati dalla stessa classe politica che adesso perde tempo. O forse perde tempo, di proposito.
La Basilicata è oramai una Regione allo sbando, senza un guida seria. La rivoluzione di Pittella è diventata l'anarchia delle correnti del Pd e del centrosinistra".
"Convocata d'urgenza la III Commissione consiliare per approvare le modifiche necessarie alla legge sull'impiantistica delle fonti rinnovabili dopo la sonora bocciatura del TAR. Dopo solo dieci minuti, la seduta è stata aggiornata.
La motivazione del rinvio è nella inconcludenza e nel pressapochismo della Giunta e dei suoi Uffici.
Pensavamo che dopo la pausa estiva, ci sarebbe stato un cambio di passo. Pensavamo che gli errori del passato, sarebbero stati superati. Pensavamo che le legittime protese dei cittadini, invasi dall'eolico selvaggio, avrebbero fatto da stimolo alla classe politica di centrosinistra. Nulla di tutto ciò.
L'8 Agosto, la Giunta approva, su proposta dell'Assessore all'Ambiente, e, dunque, dei suoi Uffici, un disegno di legge con le modifiche alla legge n. 8/2012 "Disposizioni in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili", abrogando gli articoli 4, 5, 6 e 7 e cercando di porre rimedio al vuoto che si è creato dopo la sentenza del TAR che ha cassato le linee guida per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti da fonti rinnovabili con potenza non superiore a 1MW.
Bene. Oggi, 22 Agosto, convocazione urgente della Commissione competente per l'approvazione. E poi? Poi, arrivano degli emendamenti, senza una data di protocollo, senza intestazione, senza relazione di accompagnamento, che ci dicono essere stati approntati dagli Uffici del Dipartimento ambiente, quindi, dagli stessi Uffici che hanno elaborato la proposta della Giunta quindici giorni fa, che ripristinano, modificandoli, gli articoli 4, 5 e 6 della legge regionale n. 8/2012, modificano una norma della legge regionale 54/2015 e l'appendice A della legge regionale 1/2010.
Commissione rinviata per approfondimenti. In pratica, la Giunta approva una cosa e gli Uffici la ribaltano. In mezzo, i Consiglieri convocati d'urgenza per l'ennesimo buco nell'acqua.
Ora, a parte l'ennesima delusione per comportamenti che travalicano il rispetto istituzionale dovuto al Consiglio, ovvero la presentazione di emendamenti la mattina della seduta della Commissione, è nostro dovere sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, il pressapochismo del Governo regionale.
Pressapochismo che diventa odioso menefreghismo nei confronti di tutti quei Lucani che si aspettavano, dopo la magra figura che il Governo regionale ha fatto a seguito della sentenza del TAR, una sicura e certa regolamentazione della materia.
Ancora una volta, l'incompetenza, la sciatteria e il totale abbandono in cui versa la Regione si ripercuoteranno sui cittadini.
Non sappiamo se qualcuno che siede sulle profumatamente pagate poltrone della Giunta si rende conto che degli aggiustamenti 'politici' del massimo organo decisionale della Regione, ai Lucani, poco importano.
Dei cambi di guardia dettati da meri posizionamenti, ai cittadini che convivono con il disagio dell'inquinamento acustico ed elettromagnetico dell'eolico selvaggio, non interessa. Probabilmente avrebbero gradito, una soluzione concreta ed in tempi brevi dei loro problemi.
Soprattutto, quando quei problemi sono stati causati dalla stessa classe politica che adesso perde tempo. O forse perde tempo, di proposito.
La Basilicata è oramai una Regione allo sbando, senza un guida seria. La rivoluzione di Pittella è diventata l'anarchia delle correnti del Pd e del centrosinistra".