Vita di città
Dopo il 2019, più 100 milioni di euro Pil per Matera
Dati e prospettive economiche in un rapporto del Gruppo Intesa Sanpaolo
Matera - giovedì 2 luglio 2015
9.05
Matera, Capitale europea della cultura per il 2019, si appresta ad affrontare un periodo roseo di crescita economica. E' quanto appreso dal rapporto di 'Studi e Ricerche Mezzogiorno', il centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo, in merito al potenziale economico di Matera2019, in cui emerge una previsione importante: è stimato in 100 milioni di euro l'impatto aggiuntivo sul Pil cittadino nei 5 anni successivi al 2019, come effetto delle maggiori presenze turistiche.
L'analisi, prima di valutare le prospettive, si sofferma sul quadro attuale economico della città partendo dall'occupazione. Nell'ultimo decennio, il tasso di disoccupazione materano è aumentato di 5 punti percentuali, portandosi ad un valore del 17%, superiore al dato regionale (14,7%) e nazionale (12,7%), ma inferiore a quello del Mezzogiorno (20,7%). In riferimento alla sola componente giovanile (15-29anni), invece, il tasso di disoccupazione è pari a 37,7%, in linea con quello della regione (37,5%), ma migliore rispetto al Mezzogiorno 45,9% (Italia 31,6%).
La produttività del tessuto imprenditoriale materano è pari a 44.159 euro, valore inferiore sia al dato regionale sia a quello della macro area e della media nazionale, mentre il reddito pro capite comunale è ancora superiore a quello regionale. Il tessuto economico materano si caratterizza, tra l'altro, per un reddito pro capite (pari a 12.267 euro) superiore sia al dato provinciale sia a quello regionale.
Invece in riferimento agli scambi commerciali, al I trimestre 2015, l'export materano è stato pari a 70,4 milioni di euro (il 13,6% del totale regionale) con una crescita del 4,4% rispetto al I trimestre 2014. Considerando l'intero anno 2014, l'export è di 470,6 milioni di euro (22% della regione), con una crescita del 6,9% sul 2013. Rispetto al dato nazionale, la provincia di Matera presenta una maggiore specializzazione nell'export agricolo: 15,3% contro l'1,8% dell'Italia. In riferimento ai prodotti manifatturieri, circa un quarto del totale è coperto dal comparto tessile, seguito dal farmaceutico che assorbe una quota del 14,8%.
Sempre secondo il centro studi, cogliendo l'occasione della designazione europea di Matera, il turismo potrà essere una leva importante per lo sviluppo. Se gli arrivi turistici a Matera saranno in linea con l'andamento di quelli riscontrati nella media delle altre città che sono state "Capitali europee della cultura" nei cinque anni successivi all'evento - e con l'aggiunta del potenziale aumento della produttività dei servizi turistici - si potrebbe produrre una crescita del Pil derivante da turismo di 100 milioni di euro complessivi.
I settori produttivi maggiormente colpiti dalla crescita, dai dati di previsione del Gruppo Intesa Sanpaolo, saranno: turismo e servizi con un incremento di oltre l'1% media annua; l'agroalimentare con +0,4%; il manifatturiero con +1%; costruzioni con +2,4%. Ed infine aumentare l'occupazione giovanile, di tipo temporaneo.
L'analisi, prima di valutare le prospettive, si sofferma sul quadro attuale economico della città partendo dall'occupazione. Nell'ultimo decennio, il tasso di disoccupazione materano è aumentato di 5 punti percentuali, portandosi ad un valore del 17%, superiore al dato regionale (14,7%) e nazionale (12,7%), ma inferiore a quello del Mezzogiorno (20,7%). In riferimento alla sola componente giovanile (15-29anni), invece, il tasso di disoccupazione è pari a 37,7%, in linea con quello della regione (37,5%), ma migliore rispetto al Mezzogiorno 45,9% (Italia 31,6%).
La produttività del tessuto imprenditoriale materano è pari a 44.159 euro, valore inferiore sia al dato regionale sia a quello della macro area e della media nazionale, mentre il reddito pro capite comunale è ancora superiore a quello regionale. Il tessuto economico materano si caratterizza, tra l'altro, per un reddito pro capite (pari a 12.267 euro) superiore sia al dato provinciale sia a quello regionale.
Invece in riferimento agli scambi commerciali, al I trimestre 2015, l'export materano è stato pari a 70,4 milioni di euro (il 13,6% del totale regionale) con una crescita del 4,4% rispetto al I trimestre 2014. Considerando l'intero anno 2014, l'export è di 470,6 milioni di euro (22% della regione), con una crescita del 6,9% sul 2013. Rispetto al dato nazionale, la provincia di Matera presenta una maggiore specializzazione nell'export agricolo: 15,3% contro l'1,8% dell'Italia. In riferimento ai prodotti manifatturieri, circa un quarto del totale è coperto dal comparto tessile, seguito dal farmaceutico che assorbe una quota del 14,8%.
Sempre secondo il centro studi, cogliendo l'occasione della designazione europea di Matera, il turismo potrà essere una leva importante per lo sviluppo. Se gli arrivi turistici a Matera saranno in linea con l'andamento di quelli riscontrati nella media delle altre città che sono state "Capitali europee della cultura" nei cinque anni successivi all'evento - e con l'aggiunta del potenziale aumento della produttività dei servizi turistici - si potrebbe produrre una crescita del Pil derivante da turismo di 100 milioni di euro complessivi.
I settori produttivi maggiormente colpiti dalla crescita, dai dati di previsione del Gruppo Intesa Sanpaolo, saranno: turismo e servizi con un incremento di oltre l'1% media annua; l'agroalimentare con +0,4%; il manifatturiero con +1%; costruzioni con +2,4%. Ed infine aumentare l'occupazione giovanile, di tipo temporaneo.