Ospedale e sanità
Al via la vaccinazione antinfluenzale stagionale ed antipneumococcica
L'importanza di chiamarsi prevenzione
Matera - mercoledì 9 novembre 2016
17.07
E' iniziata oggi in tutti gli Uffici Sanitari dell'Asm e presso i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera scelta, la vaccinazione antinfluenzale stagionale ed antipneumococcica (per la prevenzione della malattia invasiva da pneumococco).
L'offerta della vaccinazione antinfluenzale stagionale - spiega una nota dell'Asm - è prioritaria da parte dei servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati, quali i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta per i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni e per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (incluso l'asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva), malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite: diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari).
Inoltre devono vaccinarsi con priorità bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all'inizio della stagione epidemica (influenza stagionale) si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, individui di qualunque età ricoverati presso strutture di lungodegenza, medici e personale sanitario di assistenza, familiari a contatto di soggetti ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici).
Una informativa in tal senso è stata inviata ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta che rappresentano i referenti sanitari più vicini ai cittadini ed alle famiglie.
L'offerta della vaccinazione antinfluenzale stagionale - spiega una nota dell'Asm - è prioritaria da parte dei servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati, quali i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta per i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni e per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (incluso l'asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva), malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite: diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari).
Inoltre devono vaccinarsi con priorità bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all'inizio della stagione epidemica (influenza stagionale) si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, individui di qualunque età ricoverati presso strutture di lungodegenza, medici e personale sanitario di assistenza, familiari a contatto di soggetti ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici).
Una informativa in tal senso è stata inviata ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta che rappresentano i referenti sanitari più vicini ai cittadini ed alle famiglie.