Eventi e cultura
Domani, al Cinema Piccolo, "La libertà della luna"
Un film di Alessandro Scillitani
Matera - martedì 13 marzo 2018
Comunicato Stampa
Mercoledì 14 marzo alle 21 al Cinema Il Piccolo un'occasione da non perdere, la proiezione del film La Libertà della Luna alla presenza del regista Alessandro Scillitani. Tra le pieghe delle pietre e delle gravine, si può trovare la luna. Basta guardare negli anfratti, negli specchi d'acqua. La magia è ovunque, basta mettersi a cercarla.
"Quello che tendiamo a fare è dare credito a chi è già noto" dice il regista Alessandro Scillitani, "attraversiamo vie sicure, consuete, eppure basterebbe girare l'angolo, dietro casa, e mettersi in ascolto, per trovare meraviglie".
Lo spirito del film, dunque, è quello di raccogliere storie di persone non comuni, che vivono in modo originale, fuori dagli schemi. Sono poeti, artisti, collezionisti, persone semplici, che spesso ignoriamo. Sono portatori di racconti straordinari, lontani eppure vicinissimi, perché la luna, volendo, possiamo raccoglierla specchiata in un bicchiere.
Raccontava Tonino Guerra che il grande Maestro Federico Fellini gli aveva insegnato ad amare questo tipo di persone, portatrici di una saggezza straordinaria.
Ricorda di una vecchia che la sera stava seduta davanti alla finestra ad aspettare che passasse la luna piena, per applaudire al suo arrivo.
Le storie sono state raccolte in varie parti della penisola, con una particolare attenzione al territorio emiliano e alle terre basse intorno al Grande Fiume.
Ma nella costruzione del film, le distanze geografiche sono state eliminate, costruendo un montaggio alternato in cui si viene a costituire una sorta di comunità immaginaria, una specie di luogo magico, in cui sia possibile gioire e godere di una vita unica e inimitabile.
Il film è una festa, in cui i protagonisti si incontrano e brindano alla luna.
Conosceremo Chiara Vigo, maestro del bisso, che custodisce memorie antichissime e millenarie, consacrando il mare alla luna. Oppure Gloria, che canta storie poetiche fatte di animali immaginari che però diventano abitanti reali, solo a sentirla parlare. O Ilaria che racconta di come sia possibile catturare la luna. O anche Alberta Baglione, che la luna l'ha catturata nei suoi quadri. E poi Lopez con le sue creazioni oniriche, Lilluccio che ha portato i suoi sogni e le sue fantasie nelle pareti e nell'arredo della sua casa. E il Conte Michelangelo Moretti con le sue vulcaniche storie, la saggezza di Armando Checchi con il suo rifugio degli artisti, i racconti e le poesie di Donato Laborante, il mondo blu del Principe di Carzaghetto.
Il progetto è anche stato sostenuto da un crowdfunding, che ha visto tra gli altri il sostegno del Teatro dell'Orsa, di Donna Gnora e Associazione Humus.
scritto e diretto da Alessandro Scillitani
ricerche e interviste Alessandro Scillitani, Paolo Simonazzi, Guido Rumiz
con Donato Laborante, Ilaria Cristofaro, Alberta Baglione, Armando Checchi,
Gabriele Vescovi, Pipeo, Gloria Forghieri
musiche originali Alessandro Scillitani
"Quello che tendiamo a fare è dare credito a chi è già noto" dice il regista Alessandro Scillitani, "attraversiamo vie sicure, consuete, eppure basterebbe girare l'angolo, dietro casa, e mettersi in ascolto, per trovare meraviglie".
Lo spirito del film, dunque, è quello di raccogliere storie di persone non comuni, che vivono in modo originale, fuori dagli schemi. Sono poeti, artisti, collezionisti, persone semplici, che spesso ignoriamo. Sono portatori di racconti straordinari, lontani eppure vicinissimi, perché la luna, volendo, possiamo raccoglierla specchiata in un bicchiere.
Raccontava Tonino Guerra che il grande Maestro Federico Fellini gli aveva insegnato ad amare questo tipo di persone, portatrici di una saggezza straordinaria.
Ricorda di una vecchia che la sera stava seduta davanti alla finestra ad aspettare che passasse la luna piena, per applaudire al suo arrivo.
Le storie sono state raccolte in varie parti della penisola, con una particolare attenzione al territorio emiliano e alle terre basse intorno al Grande Fiume.
Ma nella costruzione del film, le distanze geografiche sono state eliminate, costruendo un montaggio alternato in cui si viene a costituire una sorta di comunità immaginaria, una specie di luogo magico, in cui sia possibile gioire e godere di una vita unica e inimitabile.
Il film è una festa, in cui i protagonisti si incontrano e brindano alla luna.
Conosceremo Chiara Vigo, maestro del bisso, che custodisce memorie antichissime e millenarie, consacrando il mare alla luna. Oppure Gloria, che canta storie poetiche fatte di animali immaginari che però diventano abitanti reali, solo a sentirla parlare. O Ilaria che racconta di come sia possibile catturare la luna. O anche Alberta Baglione, che la luna l'ha catturata nei suoi quadri. E poi Lopez con le sue creazioni oniriche, Lilluccio che ha portato i suoi sogni e le sue fantasie nelle pareti e nell'arredo della sua casa. E il Conte Michelangelo Moretti con le sue vulcaniche storie, la saggezza di Armando Checchi con il suo rifugio degli artisti, i racconti e le poesie di Donato Laborante, il mondo blu del Principe di Carzaghetto.
Il progetto è anche stato sostenuto da un crowdfunding, che ha visto tra gli altri il sostegno del Teatro dell'Orsa, di Donna Gnora e Associazione Humus.
scritto e diretto da Alessandro Scillitani
ricerche e interviste Alessandro Scillitani, Paolo Simonazzi, Guido Rumiz
con Donato Laborante, Ilaria Cristofaro, Alberta Baglione, Armando Checchi,
Gabriele Vescovi, Pipeo, Gloria Forghieri
musiche originali Alessandro Scillitani