Territorio
Discarica abusiva a Serra Pizzuta
La denuncia del Cai Matera “Falco Naumanni”
Matera - mercoledì 7 aprile 2021
18.47
Un luogo lontano dal caos della città dove fare delle belle passeggiate a piedi o in bicicletta. Si presenta così Serra Pizzuta, una delle aree verdi piacevoli e poco frequentate alla periferia di Matera, meta di camminatori che però negli ultimi tempi hanno dovuto fare i conti con l'inciviltà di alcuni che hanno deciso di rendere l'area una vera e propria discarica a cielo aperto. Ricettacolo di immondizia di ogni genere, figlia della mancanza più elementare delle regole del rispetto del territorio e del senso di civiltà, Serra Pizzuta è stata letteralmente presa d'assalto da chi non ha trovato un posto migliore per smaltire i propri rifiuti, in maniera abusiva e lontano da occhi indiscreti. Un luogo tutto sommato non propriamente nascosto (spiegano dalla sottosezione Cai di Matera "Falco Naumanni" che ha denunciato la presenza della discarica abusiva), visto che "si trova a margine di una strada sterrata, frequentata anche da visitatori che giungono da lontano al termine di un cammino durato diversi giorni". Serra Pizzuta, infatti, si trova sul Cammino Materano, calcato da numerosi appassionati camminatori. Purtroppo per loro "incredibilmente, ad accoglierli alle porte della città non trovano che un mucchio rifiuti".
Una situazione vergognosa a cui dover porre rimedio. Anche se non è l'unica. Dall'associazione escursionistica, infatti, si denuncia nei dintorni della Città dei Sassi una serie di discariche abusive dove si trova di tutto: dai rifiuti domestici ingombranti ad arredi d'ufficio, a damigiane e lattine, a materiali di risulta. "Il fenomeno non è nuovo, ma negli ultimi tempi sembra in preoccupante espansione. Tutto ciò è l'effetto non solo dell'inciviltà di pochi, ma anche della mancanza di lungimiranza e di programmazione dell'Amministrazione comunale che ha scelto di eliminare i cassonetti, dove finiva di tutto, senza prevedere che quel tutto sarebbe stato in parte sversato in altri punti di raccolta estemporanei"- sottolineano dal Cai Falco Naumanni, dal quale fanno notare come la presenza dei rifiuti per lungo tempo, induce diverse persone a sversarne abusivamente altri, sentendosi quasi legittimate a scaricarli, recando un danno ambientale e paesaggistico non di poco conto.
Tutte queste ragioni hanno spinto il Cai a rivolgersi all'amministrazione comunale affinché provveda a rimuovere quanto prima i rifiuti ed a smantellare queste discariche abusive sparse per l'intero territorio comunale, perché- spiegano- "non vorremmo che diventasse un biglietto da visita della città decisamente sgradevole, considerato che la viabilità lenta è in forte crescita in Italia e offre anche a Matera l'opportunità di sviluppare un turismo ecosostenibile, che certamente potrà contribuire a rilanciare l'economia della città una volta che la l'emergenza sanitaria sarà finita". Una richiesta alla quale se ne accompagna un'altra: ovvero l'associazione, alla luce della recrudescenza del fenomeno, ha rivolto alla pubblica amministrazione l'invito ad affrontare con impegno e serietà la questione riguardante il deposito incontrollato di rifiuti, affinché si addivenga ad una soluzione efficace che scoraggi "tali comportamenti ed eviti la formazione di altre discariche abusive".
Una situazione vergognosa a cui dover porre rimedio. Anche se non è l'unica. Dall'associazione escursionistica, infatti, si denuncia nei dintorni della Città dei Sassi una serie di discariche abusive dove si trova di tutto: dai rifiuti domestici ingombranti ad arredi d'ufficio, a damigiane e lattine, a materiali di risulta. "Il fenomeno non è nuovo, ma negli ultimi tempi sembra in preoccupante espansione. Tutto ciò è l'effetto non solo dell'inciviltà di pochi, ma anche della mancanza di lungimiranza e di programmazione dell'Amministrazione comunale che ha scelto di eliminare i cassonetti, dove finiva di tutto, senza prevedere che quel tutto sarebbe stato in parte sversato in altri punti di raccolta estemporanei"- sottolineano dal Cai Falco Naumanni, dal quale fanno notare come la presenza dei rifiuti per lungo tempo, induce diverse persone a sversarne abusivamente altri, sentendosi quasi legittimate a scaricarli, recando un danno ambientale e paesaggistico non di poco conto.
Tutte queste ragioni hanno spinto il Cai a rivolgersi all'amministrazione comunale affinché provveda a rimuovere quanto prima i rifiuti ed a smantellare queste discariche abusive sparse per l'intero territorio comunale, perché- spiegano- "non vorremmo che diventasse un biglietto da visita della città decisamente sgradevole, considerato che la viabilità lenta è in forte crescita in Italia e offre anche a Matera l'opportunità di sviluppare un turismo ecosostenibile, che certamente potrà contribuire a rilanciare l'economia della città una volta che la l'emergenza sanitaria sarà finita". Una richiesta alla quale se ne accompagna un'altra: ovvero l'associazione, alla luce della recrudescenza del fenomeno, ha rivolto alla pubblica amministrazione l'invito ad affrontare con impegno e serietà la questione riguardante il deposito incontrollato di rifiuti, affinché si addivenga ad una soluzione efficace che scoraggi "tali comportamenti ed eviti la formazione di altre discariche abusive".