Vita di città
Detenuti impiegati come volontari per Matera 2019
Firmato un protocollo di intesa tra fondazione e Ulepe per l’impiego di soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi dall’autorità giudiziaria
Matera - sabato 28 settembre 2019
Il recupero dei detenuti passa anche attraverso il reintegro nella società con le attività di volontariato.
A Matera per loro dopo l'accordo tra l'Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Matera, ci sarà una chance in più.
E' stato infatti sottoscritto un accordo tra l'autorità carceraria e l'ente morale della città europea della cultura per consentire ai soggetti "messi alla prova" di poter essere impiegati in attività di volontariato nell'ambito delle iniziative facenti parte del programma di Matera 2019.
La firma sull'accordo tra le due istituzioni è stata posta nella sede della Fondazione dal presidente dell'ente morale Salvatore Adduce e dal direttore responsabile dell'Ufficio locale per l'esecuzione penale esterna Annarita Di Gregorio.
Il protocollo della durata di cinque mesi prevede un percorso individualizzato che comprende la promozione dei legami tra le persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e i cittadini così da favorire una maggiore inclusione sociale, da un lato e attivare percorsi di autonomia e responsabilizzazione dall'altro. Inoltre si intende stimolare nei soggetti coinvolti nel progetto di messa alla prova forme di cittadinanza attiva migliorando la qualità delle relazioni di prossimità e la partecipazione alla vita della Comunità.
Nello specifico i cittadini che si sono resi protagonisti di episodi criminosi dovranno svolgere attività di accoglienza agli artisti e partecipanti agli eventi, delegazioni, studenti e visitatori; dovranno effettuare lavori mirati alla pubblicizzazione degli eventi attraverso il volantinaggio e distribuire informazioni in luoghi strategici della città; saranno impiegati in attività di supporto alla logistica, agli uffici, ai progetti di comunità e dovranno partecipare ai laboratori insieme ai cittadini.
Insomma, una intesa che ben di contestualizza con il ruolo di Matera, capitale europea della cultura e in questo caso anche della inclusione sociale.
A Matera per loro dopo l'accordo tra l'Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Matera, ci sarà una chance in più.
E' stato infatti sottoscritto un accordo tra l'autorità carceraria e l'ente morale della città europea della cultura per consentire ai soggetti "messi alla prova" di poter essere impiegati in attività di volontariato nell'ambito delle iniziative facenti parte del programma di Matera 2019.
La firma sull'accordo tra le due istituzioni è stata posta nella sede della Fondazione dal presidente dell'ente morale Salvatore Adduce e dal direttore responsabile dell'Ufficio locale per l'esecuzione penale esterna Annarita Di Gregorio.
Il protocollo della durata di cinque mesi prevede un percorso individualizzato che comprende la promozione dei legami tra le persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e i cittadini così da favorire una maggiore inclusione sociale, da un lato e attivare percorsi di autonomia e responsabilizzazione dall'altro. Inoltre si intende stimolare nei soggetti coinvolti nel progetto di messa alla prova forme di cittadinanza attiva migliorando la qualità delle relazioni di prossimità e la partecipazione alla vita della Comunità.
Nello specifico i cittadini che si sono resi protagonisti di episodi criminosi dovranno svolgere attività di accoglienza agli artisti e partecipanti agli eventi, delegazioni, studenti e visitatori; dovranno effettuare lavori mirati alla pubblicizzazione degli eventi attraverso il volantinaggio e distribuire informazioni in luoghi strategici della città; saranno impiegati in attività di supporto alla logistica, agli uffici, ai progetti di comunità e dovranno partecipare ai laboratori insieme ai cittadini.
Insomma, una intesa che ben di contestualizza con il ruolo di Matera, capitale europea della cultura e in questo caso anche della inclusione sociale.