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Enti locali

Deposito nucleare, è pronta la carta nazionale delle aree idonee

Incertezza per i 5 siti scelti a Matera. La Regione Basilicata conferma il "no"

La Sogin (società di gestione degli impianti nucleari) ha redatto la Cnai, la carta nazionale delle aree idonee per la localizzazione del deposito nucleare e del parco tecnologico e scientifico. Si tratta del passo successivo rispetto alla Cnapi, la carta delle aree "potenzialmente" idonee in cui erano stati scelti 67 siti in tutta Italia. Di questi 17 sono nell'area appulo-lucana: cinque nel territorio di Matera. Le Regioni Basilicata e Puglia hanno chiesto di escludere tutti i siti che ricadono nei rispettivi territori.

La Regione Basilicata conferma il suo "no" anche con il nuovo assessore all'ambiente Vincenzo Acito.

I contenuti della Cnai sono riservati, quindi non si sa ancora nulla. La "patata bollente" è passata al Ministero della transizione ecologica.

"Sogin - si legge in un comunciato - ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, nel rispetto dei tempi previsti dall'art. 27, comma 5, del D. Lgs. 31/2010, ossia nei 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica. La CNAI è stata elaborata da Sogin sulla base degli esiti della più grande consultazione pubblica finora svolta in Italia su un'infrastruttura strategica per il Paese, avviata il 5 gennaio 2021 con la pubblicazione della proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) e conclusa il 14 gennaio scorso. La consultazione, gestita da Sogin nella massima trasparenza e completezza informativa, a cui hanno partecipato centinaia di soggetti direttamente interessati al progetto del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, si è articolata in tre fasi. Nella prima, durata sei mesi fino al 5 luglio 2021, Sogin ha raccolto oltre 300 osservazioni e proposte tecniche pervenute sulla CNAPI e sul progetto del Deposito Nazionale, da parte dei diversi soggetti interessati. A questa fase è seguito il Seminario Nazionale, svolto dal 7 settembre al 24 novembre 2021 e concluso il 15 dicembre 2021 con la pubblicazione degli Atti conclusivi".

Le regioni coinvolte sono Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna. Oltre 160 i partecipanti al Seminario, che ha visto gli interventi dei rappresentanti di Istituzioni ed Enti nazionali e locali, associazioni, comitati e singoli cittadini. Concluso il Seminario si è, quindi, tenuta nei 30 giorni successivi, come previsto dal D. Lgs. 31/2010, una seconda fase di consultazione pubblica durante la quale i soggetti portatori di interesse hanno potuto presentare ulteriori osservazioni e proposte tecniche anche alla luce dei lavori svolti durante il Seminario Nazionale.

"La proposta di Cnai che Sogin ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica - si legge ancora nel comunicato - è stata dunque predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno a seguito della pubblicazione della CNAPI. La norma prevede ora che il Ministero della Transizione Ecologica, acquisito il parere tecnico dell'Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), approvi con proprio decreto la Carta, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell'ISIN. La pubblicazione della CNAI avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l'obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito Nazionale".
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