
Cronaca
Denuncia e daspo per 26 tifosi del Matera
Per gli scontri nella gara casalinga contro il Casarano
Matera - venerdì 18 aprile 2025
15.11
La Polizia di Stato di Matera ha denunciato in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria 26 persone, tutte aderenti al gruppo della tifoseria organizzata materana, denominato "CURVA SUD MATERA", per essersi rese responsabili dei violenti scontri a seguito dell'incontro di calcio tra le società sportive "F.C. Matera e SSD Casarano Calcio", svoltosi domenica 20 ottobre 2024, presso lo Stadio "XXI Settembre - Franco Salerno" di Matera.
Al termine dell'incontro, un gruppo di ultras materani, alcuni dei quali con il volto travisato ed armati di pietre, bottiglie e cinture con fibbie, riuscivano a raggiungere velocemente il quartiere Piccianello, tentando di entrare in contatto con i tifosi ospiti provenienti da via Cererie e diretti all'area di parcheggio. Solo il pronto intervento della Forza Pubblica impediva che ciò accadesse ed i tifosi del Casarano riuscivano ad allontanarsi indenni dal centro abitato, a bordo di automezzi privati.
La ricostruzione particolareggiata degli eventi, effettuata dalla D.I.G.O.S. e rafforzata dalle videoriprese della Polizia Scientifica, permetteva di identificare 26 persone, ritenute responsabili, in concorso ed a vario titolo, dei reati di lancio di materiale pericoloso, possesso di artifizi pirotecnici ed oggetti atti ad offendere, travisamento in occasione di manifestazioni sportive, di cui agli artt. 6bis, comma 1, e 6ter legge 401/1989, nonché dell'articolo 5 della legge 152/1975.
Parallelamente, con il nulla osta all'utilizzo degli atti di indagine da parte della Procura della Repubblica di Matera, il Questore, nell'ambito di un'articolata attività istruttoria compiuta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso 26 provvedimenti di D.A.SPO. nei confronti dei 26 indagati, i quali non potranno accedere, per un periodo da 1 a 5 anni, alle manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale.
Un ventisettesimo D.A.SPO. è stato emesso nei confronti di un tifoso materano che, pur non avendo commesso fatti penalmente rilevanti, nella stessa circostanza, è stato ripreso in atteggiamenti tali da indurre, incitare ed inneggiare alla violenza. In quest'ultimo caso, trattandosi peraltro di soggetto già destinatario di D.A.SPO., il divieto di accesso a manifestazioni sportive, secondo quanto imposto dalla norma di legge, è pari a 5 anni con prescrizioni, quale l'obbligo di presentarsi in Questura in occasione delle partite casalinghe del Matera.
Al termine dell'incontro, un gruppo di ultras materani, alcuni dei quali con il volto travisato ed armati di pietre, bottiglie e cinture con fibbie, riuscivano a raggiungere velocemente il quartiere Piccianello, tentando di entrare in contatto con i tifosi ospiti provenienti da via Cererie e diretti all'area di parcheggio. Solo il pronto intervento della Forza Pubblica impediva che ciò accadesse ed i tifosi del Casarano riuscivano ad allontanarsi indenni dal centro abitato, a bordo di automezzi privati.
La ricostruzione particolareggiata degli eventi, effettuata dalla D.I.G.O.S. e rafforzata dalle videoriprese della Polizia Scientifica, permetteva di identificare 26 persone, ritenute responsabili, in concorso ed a vario titolo, dei reati di lancio di materiale pericoloso, possesso di artifizi pirotecnici ed oggetti atti ad offendere, travisamento in occasione di manifestazioni sportive, di cui agli artt. 6bis, comma 1, e 6ter legge 401/1989, nonché dell'articolo 5 della legge 152/1975.
Parallelamente, con il nulla osta all'utilizzo degli atti di indagine da parte della Procura della Repubblica di Matera, il Questore, nell'ambito di un'articolata attività istruttoria compiuta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso 26 provvedimenti di D.A.SPO. nei confronti dei 26 indagati, i quali non potranno accedere, per un periodo da 1 a 5 anni, alle manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale.
Un ventisettesimo D.A.SPO. è stato emesso nei confronti di un tifoso materano che, pur non avendo commesso fatti penalmente rilevanti, nella stessa circostanza, è stato ripreso in atteggiamenti tali da indurre, incitare ed inneggiare alla violenza. In quest'ultimo caso, trattandosi peraltro di soggetto già destinatario di D.A.SPO., il divieto di accesso a manifestazioni sportive, secondo quanto imposto dalla norma di legge, è pari a 5 anni con prescrizioni, quale l'obbligo di presentarsi in Questura in occasione delle partite casalinghe del Matera.